La "sindrome di Quirra"
di 3 Novembre 2009 22:47 Letto 11.091 volte10
La base militare di Quirra si trova a circa un’ora e mezza da Serramanna.
Nata nei territori di Perdasdefogu e Quirra si è allargata a dismisura nel corso degli anni…
(maggiori info sull’art. Occupazione militare in Sardegna)
I video qua riportati sono abbastanza eloquenti…
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Michela Niki Medda 3 Novembre 2009 alle 23:12
OddioOoOoOo O.o
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Andrea Mura 30 Gennaio 2011 alle 12:20
Stop ai bombardamenti. Da una settimana non si spara più nel poligono interforze Salto di Quirra, la più importante base europea di sperimentazione di armi belliche, a nord est di Cagliari. Ora si indaga per omicidio plurimo, omissione di atti di ufficio e inquinamento ambientale. Ma soprattutto si sta cercando finalmente la verità sul reale impatto per la popolazione e l’ambiente legati alla presenza del centro militare dove esercito italiano e aziende private collaudano armamenti, mezzi e dispositivi utilizzati in diverse guerre del pianeta. Alla base dell’inchiesta della magistratura, un fascicolo aperto contro ignoti dal procuratore capo di Lanusei, Domenico Fiordalisi, in seguito alla pubblicazione, lo scorso 13 gennaio, di una relazione della Asl di Cagliari sullo sproporzionato aumento di casi di tumore fra gli allevatori della zona e sulle gravi malformazioni che hanno colpito i loro animali.
“Il 65% del personale, impegnato con la conduzione degli animali negli allevamenti ubicati entro il raggio di 2,7 km dalla base militare di Capo San Lorenzo a Quirra, risulta colpito da gravi malattie tumorali” si legge nella relazione dell’azienda sanitaria locale, la prima che ha monitorato tutti gli allevamenti della zona. “Nel decennio 2000-2010, sono dieci le persone che risultano colpite da neoplasie tumorali su un totale di diciotto. Si evidenzia una tendenza all’incremento, negli ultimi due anni sono quattro i nuovi casi di neoplasie”. La “sindrome di Quirra”, come ormai è stata ribattezzata da cittadini e comitati locali che da anni si battono per sapere quale è il reale prezzo da pagare per ospitare la struttura nella loro terra.
Agnelli che nascono con sei zampe o senza occhi, malformazioni fetali, e un numero anomalo di casi di tumori e leucemie fra gli abitanti dei piccoli centri a ridosso del poligono che si estende per 120 chilometri quadrati in aree naturali aperte al pascolo oltre che sul mare. A Quirra, frazione di appena centocinquanta residenti, dal 2001 gli abitanti hanno contato più di 30 casi mentre almeno la metà sono stati registrati nei limitrofi centri di Villaputzu, Muravera e San Vito. Emblematico secondo la Asl, il caso di una famiglia di allevatori nella zona di Tintinau, tre dei quali hanno sviluppato un tumore nell’arco di pochi anni, mentre a Escalaplano, paese di 2.500 anime nell’entroterra, ci si interroga ancora sulla causa della nascita, nel corso degli anni ottanta, di nove bambini con gravi malformazioni.
Una sindrome che colpisce indistintamente giovani e anziani e che presenterebbe somiglianze con le patologie contratte dai militari di ritorno dai Balcani, dall’Afghanistan o dall’Iraq, alimentando il sospetto che l’alto tasso di malattie fra la popolazione possa essere riconducibile all’utilizzo, all’interno della base, di munizioni contenenti uranio impoverito o alla presenza di nano particelle di metalli pesanti, depositate nell’ambiente in seguito alle sperimentazioni di razzi, missili e altri dispositivi sulle quali la base garantisce il segreto militare e industriale.
Un sospetto su cui la Procura di Lanusei sembra ora voler andare a fondo. Dopo aver disposto il sequestro di tutti i bersagli utilizzati durante le esercitazioni e l’acquisizione di documenti sulle attività del poligono, è stata ufficializzato mercoledì a Roma l’ingresso all’interno del pool di ricerca sulla “sindrome di Quirra” di Maria Antonietta Gatti, esperta di nano particelle ed ex consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, che nei suoi studi ha messo in evidenza similitudini fra i microresidui pericolosi ritrovati negli agnelli malati nati nei dintorni di Salto di Quirra e quelli presenti nei tessuti di soldati colpiti da tumore al ritorno dalle missioni di guerra.
Prossima tappa dell’inchiesta un grande monitoraggio con il coinvolgimento della popolazione, riguardo al quale la dottoressa avrà l’incarico di “analizzare tutti i reperti relativi a soggetti residenti o operanti nell’area del poligono che abbiano contratto tumori o linfomi negli ultimi anni”, e ciò al fine di verificare la presenza di correlazioni fra le sostanze ritrovate nei tessuti e quelle presenti sui bersagli e nell’ambiente dell’area militare.
“Accogliamo in modo estremamente positivo questa nuova inchiesta– dichiara a ilfattoquotidiano.it Mariella Cao del comitato Gettiamo le Basi, che da anni si batte contro le attività del poligono. “Finalmente si vede che c’è una strage in corso, finalmente qualcuno prende atto dei morti e dei malati che nessuno ha mai voluto vedere. Abbiamo molte speranze, ma non dimentichiamo che non è la prima volta che si aprono inchieste poi finite nel porto delle nebbie. In questo momento il controllo dal basso rimane fondamentale”.
Mentre in Sardegna si aspetta la verità, l’elenco delle morti sospette continua a crescere. L’ultima vittima si chiamava Alessandro Bellisai, militare deceduto per tumore a 28 anni il 14 gennaio a Cagliari, dopo essere rientrato nell’aprile scorso dall’Afghanistan. In passato aveva anche trascorso un periodo di addestramento al poligono interforze Salto di Quirra.
di Clara Gibellini, Il Fatto Quotidiano, 29 gennaio 2011
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Franco Lilliu via Fa 1 Marzo 2011 alle 20:02
e cancerogena alla fine li quella zona
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Marina Caminiti via 2 Marzo 2011 alle 21:07
Non lo si vuole capire…quando moriranno tutti forse…
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Andrea Mura 30 Marzo 2011 alle 10:46
Il procuratore della Repubblica di Lanusei Domenico Fiordalisi ha ordinato la riesumazione di venti allevatori morti fra il 1995 ed il 2010 a causa di tumori al sistema linfo-emopoietico. Tutti, secondo quanto è stato possibile apprendere, avrebbero condotto al pascolo le loro greggi sui terreni del Poligono sperimentale interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra. Cfr. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2…
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Paola Medda 30 Marzo 2011 alle 15:25
CIAO RAGAZZI CHE TRISTEZZA….MA ANCHE A SERRAMANNA SI MUORE DI CANCRO!!!! NEL 2010 SONO DECEDUTE CIRCA 90 PERSONE DI CUI 70/75 DI CANCRO COMPRESO MIO PADRE..CON REFERTI CERTIFICATI …. PER NON PARLARE DEI RAGAZZI/E CON LA SCLEROSI MULTIPLA..MA PENSO K SIA L'ARIA K RESPIRIAMO PASSANO TROPPI AEREI SOPRA LA NOSTRA TESTA K RILASCIANO SCORIE INQUINANTI COME PASSANO …
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Davide Btz 30 Marzo 2011 alle 16:51
Paola, non so se siano gli aerei, acqua inquinata, cose strane o altro, io sono convinto che qualcosa di negativo ci sia sicuramente…
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giorgia mascia 30 Marzo 2011 alle 21:11
potrebbero essere i pesticidi…..
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Alessandro 28 Settembre 2011 alle 22:49
Carissimi lettori, vorrei portare la vostra attenzione sui dati trascritti da Paola Medda. Ho 33 anni e sinceramente ho sentito parlare negli ultimi anni di svariati casi di tumori riferiti a persone che hanno lavorato o che risiedono nelle aree militari sedi di Poligoni. Penso che nel paese di Serramanna come in tutti i paesi della Sardegna e dell'Italia c'e un aumento vertiginoso di persone che contraggono tumori. Così come vi potrà spiegare un medico, tutto ciò è dovuto allo stile di vita che ciascuno di noi conduce. Generalmente ogniuno di noi è abituato a mangiare delle classiche patatine fritte in busta, oppure un panino al mac, ma vi siete mai chiesti "da dove arrivano tutti gli alimenti che ingerisco giornalmente?". Non diamo la colpa ad aerei che sorvolano il paese, mi sembra esagerato, penso che fare una passeggiata nella via principale del paese durante il passaggio di automobili sia peggio. Non ci si deve lamentare se ci si ammala di tumore alle vie respiratorie dopo aver fumato un pacchetto di marlboro al giorno per 20 anni. Nel vostro paese esiste un Poligono militare dove vengono sperimentate armi??? Con questo non dico che non ci può essere un influenza dei poligoni sulla popolazione locale, ma preciso che la magistratura stà effettuando i dovuti controlli e mi sembra doveroso attendere la conclusione dell' inchiesta ancor prima di sputare sentenze su chi è il colpevole degli innumerevoli casi di tumore.
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elvio incani 1 Ottobre 2011 alle 20:56
ci lamentiamo perchè molte persone muoiono di cancro, purtroppo si deve morire. se per le altre malattie hanno trovato cure, e quindi non si muore, di cancro si. quando si troverà una cura per il cancro si morirà d'altro.intanto, non ostante tutto si vive più a lungo.
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