Alla ricerca di peculiarità naturalistiche
di 30 Marzo 2010 19:22 Letto 6.644 volte7
Alla Regione
Martedì 16 marzo io, Lionello, Giovanni Maccioni e Carlo Zucca, ci siamo recati alla Regione per parlare con chi di dovere per valutare le possibilità di realizzazione di un parco fluviale nella zona del fiume Leni. Abbiamo quindi incontrato la dottoressa Caschili e la dottoressa Mossa.
Per quanto riguarda il parco la strada è parsa difficile: si sarebbe però potuto tentare la realizzazione di un’area di rilevante interesse naturalistico.
Premessa di ciò vi era la stesura di una relazione atta ad individuare peculiarità naturalistiche dell’area, un qualcosa che né io né tantomeno il buon Lello avevamo la competenza per fare.
Carlo ci avrebbe potuto dare una mano per la parte sulla cartografia ma chi avrebbe fatto la relazione?
Fortunatamente conoscevo due ragazzi che avrebbero potuto darci una mano: Rosy Picciau e Marco Porceddu, laureati in Scienze naturali, entrambi con 110 e lode.
Ed infatti parlai loro dell’iniziativa ed essi accettarono con molto entusiasmo ma anche con tanta umiltà, sperando vivamente di poter essere davvero d’aiuto alla nostra causa.
Al fiume
Domenica 28 li ho fatti incontrare con Lello ed insieme ci siamo recati nell’area del Rio Leni. Il tempo è stato dalla nostra parte, gli aironi osservavano attenti i nostri spostamenti. Lello decantava la bellezza dell’area, raccontava della cicogna avvistata e della scommessa vinta con la moglie e rammentava le tante avventure giovanili nell’area.
Marco e Rosy, nel frattempo, iniziavano a guardarsi attorno, armati di macchina fotografica. E subito si attivarono, al fine di compiere una prima rilevazione delle specie esistenti nell’area.
“Guarda lì, Marco, ti ricordi questo?” – diceva Rosy indicando una pianta da me invece completamente snobbata. E via con una valanga di nomi in latino.
Sapete, è così bello poter vedere due giovani così appassionati al proprio lavoro,
talmente appassionati che mentre io e Lello discutevamo sul consumismo sfrenato della società odierna (insomma, eravamo persi nei nostri lunghi discorsi), Marco e Rosy si infilavano in ogni dove. E così trascorsero un paio d’ore.
Ora i nostri due amici si prenderanno un po’di tempo per tornare sul luogo, rilevare attentamente le specie esistenti e fare la relazione.
Prima di salutarli ho cercato di strappar loro una piccola intervista ma, nella loro modestia, mi hanno “minacciato” obbligandomi a non scriver nulla. Una cosa non posso non riportarla.
Alla domanda: “perché avete prontamente accettato di fare questa relazione” mi sono sentito rispondere “Semplice! Perché amiamo Serramanna”…
lio 52 31 Marzo 2010 alle 17:15
Grande lavoro Andrea, come sempre del resto è grazie al lavoro di gente come, Rosy e Marco e tanti altri realmente appassionati dell’ambiente in qui viviamo e che svolgono il loro lavoro gratuitamente che sarà possibile portare avanti questa iniziativa,ora bisogna coinvolgere la giunta continuando il dialogo che ha permesso di ripulire la prima parte di rifiuti, ciao e grazie a tutti lio52
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dave btz 31 Marzo 2010 alle 17:33
😀
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Michela Niki Medda 1 Aprile 2010 alle 22:38
grandiiii!! complimenti a tutti! e grazie a Marco e Rosy! =)
bell’articolo Andre!
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Elisabetta 3 Aprile 2010 alle 17:31
B R A V I ! Complimenti, avanti tutta!
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Graziano 5 Aprile 2010 alle 15:45
Sono convinto che la zona del fiume Leni merita di diventare zona di interesse naturalistico, in giro per l’Italia ci sono percorsi naturalistici ben più poveri delle nostre campagne.
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Michele Pili 9 Aprile 2010 alle 12:52
Bravi ragazzi! =)
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giusy 9 Aprile 2010 alle 13:48
grandissimi!!! grazie ragazzi !!!
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