Concerto della Banda Musicale “Giuseppe Verdi” all’Exmà Jazz Festival 2010
di 24 Marzo 2010 16:43 Letto 4.881 volte0
L’Associazione Musicale “Giuseppe Verdi” di Serramanna è lieta di invitarvi al Concerto conclusivo dell‘Exmà Jazz Festival, organizzato dall’associazione F.R.A.D.E.S., con il patrocinio del Comune di Serramanna. Esso si terrà il 27 Marzo 2010 presso i nuovi locali dell’Ex Mattatoio di via Parrocchia alle ore 19.00.
La Banda Musicale si esibirà in 5 brani: Reflections (Johan Nijs), Summertime (George Gershwin), Dakota (Jacob de Haan), Menhir (Filippo Ledda) e The Second Waltz (Dimitri Shostakovich). Sarà diretta dal Maestro Fabrizio Pittau.
Sarà presente il compositore del brano Menhir, Filippo Ledda, come direttore ospite e come trombettista. Egli dal 2002 dirige l’Associazione Musicale Alerese Junior Band di Ales (Or) e dal 2008 è il direttore artistico della banda del Circolo Musicale Parteollese di Dolianova (Ca).
Riguardo al brano Menhir, esso prende ispirazione dal sito archeologico Cuili Piras, che si trova in una piccola valle nella costa sud-orientale della Sardegna: da alcuni decenni attira l’attenzione di studiosi e di semplici appassionati. E’ un complesso megalitico di epoca pre-nuragica composto da 53 menhir di granito. Un aspetto sorprendente riguarda le numerose similitudini che il sito sardo ha con altri insediamenti megalitica della Francia e della Gran Bretagna, in particolare con i menhir del famoso complesso di Stonehenge. Il brano, suddiviso in una serie di episodi, si apre con un’introduzione energetica che sfocia in un Antico Rituale, con ritmiche e melodie arcaiche che vogliono riprodurre l’atmosfera di un antico culto tribale. Al di là del tempo è un momento interlocutorio dell’opera, che rappresenta il passaggio temporale tra l’epoca pre-nuragica e i giorni nostri, e viceversa. Una nuova alba, l’adagio centrale, è ambientato nel presente e rappresenta l’alba che ogni giorno, da migliaia di anni, si ripete nell’immutato paesaggio di Cuili Piras. Per concludere, Echi di Stonehenge ci riporta alla preistoria e, conseguentemente, alle atmosfere iniziali del brano, ponendoci affascinanti interrogativi su quale incredibile cultura possa aver costruito un complesso megalitico dalle caratteristiche così stupefacenti.
L’organico sarà composto dai seguenti musicisti:
Flauti:
Silvia Pezza, Maria Cristina Batzella
Clarinetti:
Elisa Lasio, Davide Pintus,
Antonella Pitzalis, Doriana Montis,
Giorgia Atzeni, Carolina Durzu,
Mariella Cossu
Clarinetto Basso:
Francesca Sanna
Sax Contralto:
Simone Lasio, Valeria Cossu
Sax Tenore:
Tiziana Caboni
Corno:
Alessandro Cossu
Tromba:
Maristella Pisano, Simone Caredda,
Alessio Medda, Cristina Mancosu
Baritono:
Pietro Piras, Eros Masuri, Mauro Lisci
Trombone:
Davide Caboni, Gianmarco Serra
Basso Tuba:
Davide Batzella, Marco Farris