Raccolta differenziata: conveniente, ma per chi?
di 27 Marzo 2010 02:28 Letto 15.363 volte23
di Cinzia Congiu
L’ idea di questo nuovo articolo è nata stamattina, quando, appena mi sono alzata, ho visto mia madre che raccoglieva un mucchio di rifiuti dalla strada, rifiuti che noi avevamo già selezionato e appeso alle nostre ringhiere, per evitare che gatti e cani randagi ne facessero scempio.
Siamo infatti costretti, ormai da tempo, ad appendere le buste alle ringhiere la sera prima del ritiro dei rifiuti, proprio per evitare di ritrovarci tutto il loro contenuto sparso per la strada la mattina seguente; ma ciò che spesso non consideriamo è che non sono soltanto gli animali a fare certi disastri, in quanto coloro che sono addetti al ritiro dei rifiuti, invece che togliere con un minimo di grazia le buste che trovano appese, le strappano, rovesciando il loro contenuto sulla strada e non preoccupandosi certo di rimediare al danno causato.
Tempo fa, quando i nostri amati cassonetti sparirono dalle strade, ci fu detto che sarebbe finalmente iniziata anche per noi la “raccolta differenziata”: che gioia! che passo avanti!
E allora, via con le promesse! “Grazie alla raccolta avremo un ambiente più pulito!” (Ed infatti ci accorgiamo di questo grande dono ecologico ogni giorno, quando non riusciamo a respirare a causa della puzza che proviene dall’area nella quale vengono smaltiti i rifiuti umidi), addirittura ci fu detto che avremmo pagato una quota molto inferiore per la Tarsu (Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani), ma questo non ci sembra per nulla vero a giudicare dalla bella raccolta di bollettini che il comune molto gentilmente ci invia ogni anno!
Ora, perchè io scrivo queste cose?
Le scrivo perchè vorrei, da semplice abitante di Serramanna, chiedere alle istituzioni di provvedere perlomeno, visto che tutte le promesse si sono rivelate campate per aria, a reinserire i nostri cari vecchi cassonetti per le strade!
Infatti, in tanti paesi possiamo notare che, nonostante sia obbligatoria la raccolta differenziata, i cassonetti sono presenti per le strade, sono anche loro “differenziati” ma ci sono! Questo ci permetterebbe non solo di evitare di trascorrere le mattinate a raccogliere rifiuti che avevamo già smistato, ma anche di evitare sia gli odori nauseabondi che si diffondono per la strada la sera e sia quelli che invece si diffondono dentro le nostre case, nei garage o negli sgabuzzini nei quali siamo costretti a tenere i rifiuti che, come il secco, ci vengono ritirati solamente una volta a settimana! E questo ovviamente comporta tutta una serie di conseguenze, tra le quali la necessità di vivere a contatto continuo con pesticidi che si rendono necessari per far fronte alle invasioni di formiche e animali vari che nei sacchi dell’immondizia trovano una felice dimora!
Se poi consideriamo che i comuni percepiscono fior di quattrini per effettuare le raccolte differenziate mentre noi che siamo quelli che le applicano nella realtà dei fatti non ne stiamo traendo nessunissimo vantaggio. Credo che ognuno di noi abbia il diritto ma anche il dovere di esternare il proprio disaccordo.
Io lo faccio qui, attraverso questo articolo che spero che tutti voi vorrete appoggiare anche attraverso i vostri commenti.
Grazie a tutti voi che parteciperete.
dave btz 27 Marzo 2010 alle 02:47
Personalmente non condivido la proposta… reinserire i vecchi cassonetti nelle strade non sarebbe la soluzione e, per come è stato posto il problema, la soluzione al caos mattutino sarebbe da ricercare altrove: canile, buon senso ecc. La dispersione mattutina dei rifuti è sì presente in molti rioni, ma non in tantissimi: non trovo positivo l’attacco agli addetti ai rifiuti. Loro svolgono il proprio lavoro, per le varie critiche ci sono modi e modi e soprattutto non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.
Riguardo all’ambiente, teoricamente ne trae giovamento. L’introduzione della differenziata è stato inevitabile in quanto non si poteva più riempire le varie zone con delle discariche sempre più grandi, sempre più indifferenziate e sempre più inquinanti. E’ ovvio che in mezzo a questa filosofia ormai presente in tutti i paesi civilizzati ci sono i soliti magna magna, però non si più non sostenere il bene che fa per la natura. Non dimentichiamoci che entro il 2009 c’è stato l’obbligo di tutti i Comuni raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti (in origine tale percentuale era da raggiungere nel 2003); la nuova normativa prevede l’obbligo di raggiungere il 65% entro il 2012.
Ripeto che i cassonetti non sono, per me, la soluzione. Una soluzione può essere, come si diceva sempre qua tempo fa, la predisposizione di un centro di raccolta paesano, ma soprattutto cambiare alcune mentalità…
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Cinzia 27 Marzo 2010 alle 08:38
Permettimi di dissentire…….
Il problema è diffuso e non da poco, posso essere d’accordo sul fatto che esistano varie soluzioni al problema, a me sono venuti in mente soltanto i cassonetti, ma non sono d’accordo con la tua difesa a spada tratta degli addetti alla raccolta! Ti sei mai trovato a dover raccogliere alle 7 di mattina il contenuto delle tue buste dalla strada? Io si, varie volte…….
Si sta facendo tanto per salvare l’ambiente anche a livello di volontariato comunale e dovremmo sopportare in silenzio questo schifo quotidiano?
Io credo che non sia giusto……….
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Cinzia 27 Marzo 2010 alle 08:40
Poi tu dici che “teoricamente” l’ambiente ne trae giovamento…………… è un’affermazione opinabile a mio parere e se questo deve avvenire a scapito della nostra salute, bè, io non credo sia un grande vantaggio……..forse vivere da questa parte del paese cambierebbe la tua opinione!
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Andrea Mura 27 Marzo 2010 alle 08:50
A mio parere la soluzione migliore rimane l’isola ecologica.
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davide batz 27 Marzo 2010 alle 14:16
Non ho difeso a spada tratta gli addetti, ho solo detto, come ho già scritto, che loro fanno il proprio lavoro, che ci sono modi e modi di dire le cose e soprattutto di non fare di tutta l’erba un fascio. Sono accuse pesanti (oltre che a livello legale…).
Per l’ambiente intendevo che trae giovamento dalla raccolta differenziata a livello generale, è forse falso?
Non ho detto che non c’è caos, ho scritto che non c’è ovunque e che per risolverlo trovo poco utile l’inserimento dei cassonetti, molto meglio un centro di raccolta.
Poi si tenga conto che sono opinioni, che non si vuole attaccare nessuno ma solo far nascere un dialogo costruttivo 😉
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samuele pinna 27 Marzo 2010 alle 15:14
La raccolta differenziata è ovviamente conveniete in termini di costi/impatto ambientale. L’unica raccolta dove si spende più energia per riciclare che per produrre un nuovo prodotto è quella del vetro, infatti io sono favorevole alla reintrouzione del vuoto a rendere… Distruggere e ricostruire una bottiglia costa economicamente e energeticamente più di fabbricarla da zero.
il problema dei cani randagi invece non può far gettare nell’ombra i benefici della differenziata, bensi testimonia come (ahime un altra volta) il nostro comune sia più attento a problemi di poltrone, sedie e scanni da occupare piuttosto che occuparsi di cose serie. A riguardo della puzza che arriva in giornate di maestrale forse la scelta di un punto migliore di compostaggio risolverebbe il problema…
Per i cassonetti io sono contrario anche perchè poi si tornerebbe alle stupide guerre di vicinato dove si assisteva durante la notte alla migrazione del cassonetto ad opera di chi se lo ritrovava vicino alla finestra di casa propria… La raccolta porta a porta è la migliore se unita ad un isola per ingombranti. Con questo genere di raccolta non ci sono più scusanti di nessun tipo anche se Serramanna pullula di emerite teste di ca**o visto lo stato delle strade in periferiche (nailon, legno, plastiche varie).
Un altro rimprovero da rivolgere al comune (si mi lamento con il comune perchè anche se da le cose in gestione a terzi deve rappresentare il mio punto di contatto ed è anche colpa sua se accadono certe cose): spiegatemi come sia possibile il fatto che malgrado Serramanna aumenti anno dopo anno la propria quota di differenziata mi sia ritrovato una TARSU maggiore dell’anno precedente perdipiù senza ricevere nemmeno le buste dell’immondizia. E’ l’unico caso in cui una maggiore differenzaita corrisponde ad un aumento della spesa.
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Cinzia 28 Marzo 2010 alle 01:37
Pensavo che questo sito fosse un buono spazio per evidenziare problemi e lamentele comuni, pensavo che attraverso il sito potessimo parlare in rappresentanza anche di altre persone, mi sbagliavo.
L’idea dell’isola ecologica è buonissima, quella di scrivere l’articolo pessima.
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dave btz 28 Marzo 2010 alle 03:00
Non sono d’accordo, hai fatto bene a scrivere un articolo a riguardo… conta che i miei sono solo commenti, non voglio porre nulla avanti ad altre cose, sono semplici opinioni. E sono opinioni che mi sono venute in mente grazie al tuo articolo, un articolo che sta creando una discussione costruttiva.
Poi abbiamo risposto solo in 4 in questo post… serramanna è composta da 10mila abitanti! Hai fatto bene a scrivere, poi ognuno è libero di essere concorde o no, l’importante è sempre essere rispettosi verso il prossimo e dialogare, dialogare e dialogare!
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Andrea Mura 28 Marzo 2010 alle 13:29
No, Cinzia, assolutamente. Aserramanna, come ripeto sempre, è nato PER i serramannesi, quindi ognuno può scriver ciò che vuole, sia come articolo che come commento (nel rispetto del piccolo regolamento).
Questo dev’essere un ottimo “spazio per evidenziare problemi e lamentele comuni”, come dici tu.
Poi ognuno è libero di esprimere la propria opinione ma, come dice Davi (e come gli sto ricordando in particolar modo in questi giorni), sempre nel rispetto del proprio interlocutore.
Quindi ti ringrazio per l’articolo che ci hai inviato perché hai posto un’interessante riflessione.
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orietta 29 Marzo 2010 alle 17:41
Salve vorrei dire la mia per quanto riguarda questo argomento… Per come la vedo io non é sbagliata la differenziata… meno male che la si fà… forse è sbagliato l’attegiamento di alcune persone..c’è ancora chi nonostante ritirino a casa i rifiuti si ostina a gettarli in giro.. o addirittura nei cassonetti per la raccolta del vetro ecc.forse il comune non ha gestito al meglio la cosa, ma allora non per questo si deve reggredire, piuttosto ci si dovrebbe organizzare meglio, aggiungendo magari un altra giornata per il ritiro del secco…poi per quanto riguarda le buste che si rompono,.. io proporrei nel momento che succede di farlo presente alla ditta, cosicchè si possa riprendere chi può aver causato il disagio (succede) anche se non é che succede tutti i giorni, poi per l’umido le buste vengono messe dentro il secchio aposito quindi i cani non dovrebbero toccarla…Insomma solo perchè una buona cosa ha degli inconvenienti non trovo giusto che la si debba annullare.. daltronde se uno è malato mica lo si uccide…. lo si cura…Ciao
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Francesca Murgia 2 Aprile 2010 alle 13:39
Cinzia, hai scritto un bellissimo articolo, ed hai fatto bene a scriverlo!
Io sinceramente non saprei cosa proporre…
Io personalmente sono disperata perchè il giorno del secco
i cani si radunano davanti al mio bidone, che ha il coperchio rotto(e non l’ho rotto io…)
e sfasciano le buste perchè vogliono leccare piatti di plastica e barattolini di yogurt…
La soluzione al mio problema credo sia comprare a mie spese un bidone nuovo,
come hanno dovuto fare già molte altre persone…………………………………..
Qualcuno sa dove sono finiti i cassoneti per il vetro e l’alluminio e i cassonetti rosa???
NON DITEMI CHE ORA DOBBIAMO TENERCI IN CASA ANCHE ALTRI SACCHETTI…
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tiziano 2 Aprile 2010 alle 18:42
Condivido in pieno l’articolo di Cinzia, decisamente in disaccordo con Davide. Secondo me in paese la raccolta differenziata è impostata malissimo, con costi al quanto elevati, si è preferito effettuare la raccolta a mano piuttosto che meccanizzata, ciò dovuto, a mio giudizio, alla poca serietà dei serramannesi nel effettuare correttamente la differenziazione, perciò raccolta a mano, che garantisce maggiormente.
Ciò con la conseguenza, che, ci casta di più!, ci costringe ad effettuare dei sacrifici in tanti modi e termini.
Sono decisamente d’accordo, che gli operai che lavorano mancano di tatto, ovviamente sono consapevole che loro effettuano un lavoro secondo disposizioni, pero! Si a l’impressione del termine “ ma ita mi di potada “ mentre lavorano sia ricorrente, umanità zero..
Per quanto riguarda la puzza dell’impianto, mi giunge dritta dritta a casa, dovrò fare qualcosa, non sopporterò un altra estate con il profumo “odor du merd” .
Se dovesse verificarsi il ripetersi del anno scorso, dovrò comunicare il mio disaggio al comune, affinché intervenga, e far i modo chi gestisce l’impianto si attivi per porre gli opportuni rimedi al problema, ovviamente auspico che la soluzione non sia la chiusura.
Qualche suggerimento per migliorare il tutto, ripristinare i cassonetti, effettuare un ordinanza che disciplini l’uso dei cassonetti, far lavorare un po di più i vigli, cosi verificano che l’ordinanza venga rispettata.
Cosi ci rimane qualche operaio libero che puo essere benissimo inserito nella manutenzione e cura delle zone verdi di Serramanna.
E perché no! Speriamo che i bollettini siano meno onerosi.
Un saluto…
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Beniamino Pillitu 4 Aprile 2010 alle 18:08
ricordo a tutti che esiste una pagina su face book UN RIFIUTO NON SI RIFIUTA MAI che affronta da un po di tempo queste problematiche.
Invito tutti a iscriversi e proporre una soluzione, una idea, un pensiero, poichè il centro di raccolta riteniamo sia indispensabile, e sono molti i comuni del circondario ad averlo capito.
Ho consegnato in amministrazione un estratto delle problematiche affrontate nelle discussioni e alcune proposte dei cittadini, direttamente all’assessorato all’ambiente.
Abbiamo 84 iscritti, ma più siamo e maggiore sarà il peso delle nostre proposte.
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luciana 11 Aprile 2010 alle 14:22
ciao a tutti ho letto i due articoli a cui si fa riferimento, a dire il vero c’è del giusto in entrambi sono convinta della necessità di differenziare i rifiuti, e la cosa non mi pesa affatto, ciò che mi disturba è la modalità del ritiro dei rifiuti sopratutto del secco, un ritiro del secco a settimana è assolutamente insufficiente specie per chi vive in piccoli spazi e non ha posto per “conservare” i rifiuti quindi in questo caso il cassonetto sarebbe utile anche se non mi piacciono molto! l’isola per la raccolta dovrebbe essere invece obbligatoria in ogni comune e risolverebbe moltissimi problemi , ho avuto modo di vederne qualcuna nell’oristanese e nel nuorese e vi assicuro che sono utilizzate quotidianamente dai cittadini nonostante il servizio porta porta. per quanto riguarda gli addetti al ritiro concordo con silvia spesso sono maldestri e lasciano cadere i contenitori che si spaccano cadendo, però…..avete visto che spesso sono soli? scendono dal motocarro ritirano i rifiuti e ripartono di corsa, non si può!
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luciana 11 Aprile 2010 alle 14:36
scusatemi sono sempre io….vogliamo parlare dei costi? il comune anni fa mi ha consegnato la compostiera( dietro mia richiesta), con la promessa che l’utilizzo della stessa avrebbe comportato uno sconto sulla tassa….. a distanza di anni non ho mai avuto nemmeno una minima riduzione e nonostante da anni non conferisca una sola bustina di umido, col quale realizzo il compost per le mie aiuole, pago oltre 14 euro di tassa settimanale (non vi dico l’importo annuale per non spaventarvi!) 7 euro ogni volta che metto fuori i sacchetti( secco,carta, plastica), non vi sembra una follia?
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Cosimo Sale 16 Aprile 2010 alle 10:27
Vi rispiego perchè aumenta la TARSU nonostante la differenziata, più gente lo sa, più gente è sensibile al problema.
La Tarsu, PER LEGGE NAZIONALE, deve autofinanziarsi completamente.
Spiego meglio: tutte le spese sostenute per la raccolta dei rifiuti devono OBBLIGATORIAMENTE (non lo decide il Comune, ripeto, è una legge dello Stato) andare SUDDIVISE TRA TUTTI GLI UTENTI.
Quindi succede che, mentre la bolletta diminuirebbe per i costi più bassi della differenziata, torna a galla il problema delle discariche abusive.
Eh sì perchè mentre la raccolta normale ha un prezzo prestabilito, le raccolte straordinarie (ovvero tutto quello che non è porta a porta, quindi anche il casino intorno ai cassonetti del vetro) viene fatto pagare dalla ditta a prezzi astronomici (ne hanno la facoltà, quindi non prendiamocela con loro).
Quindi, mentre la tariffa normale diminuisce, CI STIAMO ACCOLLANDO IL PREZZO DELLA RACCOLTA DEL CASINO CHE LASCIA CERTA GENTE PER STRADA. TUTTI NOI.
Quindi, invece di dire come ho letto “vabbè tanto il comune passa a pulire” iniziamo a dare fastidio a queste persone quando le vediamo buttare buste in giro, perchè LE STIAMO PAGANDO TUTTI NOI.
Ciò non toglie che il Comune dovrebbe fare come fanno già in altri Comuni sardi, e cioè mandando qualcuno a verificare cosa e stato buttato, tanto le prove si trovano sempre, e multando i responsabili.
Capito ora perchè aumenta?
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luciana 19 Aprile 2010 alle 16:44
ciao, be questo credo sia chiaro per tutti, ciò che invece non è chiaro per nulla è il criterio in base al quale questo costo è stato addebitato a noi tutti, anzi a dire il vero osservando le bollette è chiaro anche questo, però è incredibile e assurdo, perchè anche in questo caso è stato suddiviso non tra utenze ma per mq. infatti c’è chi si è ritrovato una bolletta con un aumento di dieci euro, chi con oltre 100 euro e più!Forse è il caso di ricordare a chi di competenza che i rifiuti sono prodotti dalle persone e non dalle abitazioni, tanto è vero che per le case sfitte non è dovuta alcuna tassa, o sbaglio?chi vigila poi sulla veridicità dei
mq delle abitazioni dichiarati dalle famiglie?
Per quanto riguarda invece la vigilanza sui rifiuti abbandonati, se è vero che manca completamente o quasi, è anche vero che non è così semplice, non sempre ci sono tracce e per accusare qualcuno occorre poterlo provare o….beccarlo!ciao a tutti
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Beniamino Pillitu 11 Maggio 2010 alle 20:47
Mi sono permesso di informarmi su questi argomenti sia al CISA che al comune di Serramanna, e sia chiaro che gli amministratori non hanno nessuna intenzione di scendere a patti o di coinvolgere la popolazione.
A loro sta bene così, ritengono che in quanto eletti possano operare come meglio credono, a loro personale giudizio.
Spesso ritengono di avere acquisito automaticamente con il voto tutte le capacità necessarie a risolvere qualsiasi problema, senza interpellare nessuno, dimenticando di essere al servizio delle collettività.
E la mancanza di indignazione pubblica di fronte a certe situazioni, anzi un certo menefreghismo, favorisce la situazione.
L’unico modo che abbiamo in quanto cittadini elettori, è quello di costitutirci in comitati e fare proposte ufficiali firmate, sottoforma di petizione. E’ quello che cerco di fare con la pagina UN RIFIUTO NON SI RIFIUTA MAI. Anche se devo dire pochissimi osano esprimere pubblicamente una opinione.
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Gianluca Vitrano 28 Luglio 2010 alle 12:48
Un saluto a tutti!
Mi sono imbattuto casualmente su questo articolo.. Nel nostro comune stiamo lavorando alla raccolta differenziata. Leggendo quello espresso nel giustissimo articolo (vox populi, vox dei.. non dovrebbe essere solo un modo di dire ma una relatà!) ho tratto due considerazioni:
isola ecologica: non è utile, ma necessaria. Non solo per la pulizia del posto, ma anche per una comodità maggiore nello smaltire i rifiuti! Si può sfruttare un criterio premiante per chi la utilizza conferendo dei bonus, in modo tale da indurre gli abitanti a sfruttarla.
cassonetti: sinceramente, nell'attuazione di una raccolta differenziata, credo che l'utilizzo di bidoni sia da mettere in preventivo per i motivi da voi elencati. Fornire le attività di cassonetti rigidi ermetici da porre all'esterno al momento del ritiro e predisporre zone di recupero (stile cestini differenziati)
ritiro: non so la vostra realtà quale sia, ma un ritiro a settimana è, a mio dire, improponibile! Il cittadino deve essere invogliato a fare la raccolta differenziata. Personalmente, con un ritiro a settimana, non ci penserei nemmeno a tenere i rifiuti in un ambiente familiare. Vuol dire sconvolgere la vita di chi deve portare avanti il progetto in prima persona. Noi, vero che siamo paese turistico sul lago di Garda, però abbiamo in mente di fare 7 ritiri a settimana in situazione turistica..
Premere su queste tre cose migliorerebbe di certo la vostra situazione. I miei sono solo consigli, non punti inattaccabili.. ogni comune ha la sua politica. Poi, come in tutte le cose, ci vuole chiarezza e impegno vero..!
Spero di essere stato in qualche modo d'aiuto mostrandovi la realtà nella quale ci apprestiamo a vivere noi altri. Detto questo, in caso di scontento generale, non posso far altro che essere pienamente d'accordo con Beniamino Pillitu poichè credo che le persone che ci governano (almeno nelle realtà più piccole) devono essere scelte dagli abitanti del posto e rappresentare le idee dei propri elettori (e non le proprie, come purtroppo può accadere..)
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Beniamino Pillitu 28 Luglio 2010 alle 20:57
mi fa piacere che anche qualcun'altro condivida il mio pensiero "ecologico" e le ragioni per cui da noi a Serramanna funziona poco il senso estetico e la decenza, mi fa meno piacere che sia un lettore casuale, e tra l'altro "continentale" a indignarsi con me, e nessuno o quasi dei cittadini coinvolti nella situazione attuale!!!
Valutare lo stato dei cassonetti nelle strade del paese, è sempre peggio, e intanto l'oasi ecologica non arriva….UN RIFIUTO NON SI RIFIUTA MAI
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giorgia mascia 29 Luglio 2010 alle 01:25
Caro Beniamino ,sai bene che molte persone ,me compresa , la pensano come te.L'oasi ecologica è l'unica soluzione valida allo smaltimento sensato dei rifiuti…ma sai anche che le parole non servono a tanto …forse a nulla. Facciamo una petizione!
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franco noci 29 Luglio 2010 alle 17:24
ho letto la lunga sequenza degli articoli pubblicati e trovo decisamente interessante e costruttiva questa forma di scambio di opinioni e pareri ; peccato che i nostri amministratori si interessino poco a questi dialoghi fra cittadini se non durante le campagne elettorali….! Volevo solo aggiungere un argomento in più rispetto a quelli già evidenziati : a prescindere dal metodo scelto per lo svolgimento del servizio di raccolta rifiuti ( più o meno valido o redditizio ), chi si preoccupa seriamente del collocamento nonchè del lavaggio e disinfezione dei contenitori impiegati ? I cassonetti stradali dovrebbero essere lavati e disinfettati dal gestore del servizio di raccolta con frequenza…..??? (specialmente per la frazione organica nel periodo estivo …), ma cosa avviene per i contenitori di piccola e media cubatura affidati alla singola utenza familiare ? Nella stragrande maggioranza delle realtà urbane italiane la gente vive in appartamenti mai sufficientemente spaziosi (e con vani di servizio sempre più sacrificati in cui collocare 5 o 6 contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti). Inoltre dove finisce la brodaglia ottenuta dal lavaggio di questi contenitori se non nella rete fognaria quasi sempre precaria di suo per la grande quantità di liquami da depurare ?
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Alessandro F. 21 Agosto 2011 alle 18:12
A distanza di più di un anno dall'ultimo commento di questo articolo, esprimo una rapida mia personale opinione sul tema.
Parlando di ritiro porta a porta dei rifiuti, credo ci sia ancora difficoltà da parte di alcuni cittadini nel selezionarli correttamente. Non so esattamente su quale sito internet ho letto la notizia tempo fa, ma in un paese del nord Italia, la società comunale incaricata del ritiro passava in ogni casa e faceva una sorta di lezione sul giusto modo di differenziare!
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Altro tema, superato quello precedente, sarebbe di poter fare delle micro-zone, da individuare esattamente con giusti criteri, dove installare i raccoglitori per ogni tipo di rifiuto (carta, plastica, umido, secco). Serramanna ha poco meno di 10.000 abitanti, servirebbe fare una stima di quante micro-zone poter organizzare. Il ritiro potrebbe esser effettuato anche giornalmente. I rifiuti ingombranti, pericolosi, etc., potrebbero essere conferiti in un apposito spazio (isola ecologica) o magari ritirati a domicilio con anche un piccolo contributo alla società incaricata. Bisogna ricordarsi che molti utenti non hanno la possibilità di poterli conferire a distanza.
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Il tema sollevato da "Tiziano" credo sia lo stesso che affligge la parte sud-ovest dell'abitato dove io risiedo.
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Per le micro-discariche abusive credo bisogna prima avere il buon senso, poi effettuare dei controlli da parte dei preposti. Solo dopo sanzionare a dovere il colpevole e non l'intera collettività.
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Come mai certi argomenti non vengono trattati con continuità dai lettori di ASerramanna?
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Saluti.
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