Ritorna l’orologio nel campanile della Chiesa di San Leonardo
di 15 Marzo 2010 18:48 Letto 17.557 volte25
di Davide Batzella
Dopo svariati anni è possibile rivedere l‘orologio del campanile della Chiesa di San Leonardo.
Sono stati installati, dopo un lungo iter burocratico, due quadranti dell’orologio che fino all’inizio del secolo scorso scandiva l’orario del paese di Serramanna. Infatti, secondo alcune fonti, risale al 1918 l’eliminazione dell’orologio dal campanile insieme all’abbassamento dello stesso per evitare possibili cedimenti. Successivamente, nel 1954, l’alta torre campanaria fu ricostruita con delle modifiche rispetto al primo progetto: fu eliminato il quarto piano e non fu reinserito l’orologio.
Come ha già detto Don Giuseppe Pes, parroco della Parrocchia, “I quadranti sono pilotati elettricamente dall’orologio radiocontrollato che fino ad ora faceva suonare le ore con i rintocchi delle campane. Saranno visibili anche di notte, in quanto retroilluminati. La notevole spesa per poter realizzare tutto il progetto è stata interamente sostenuta dal Signor Cherubino Scintu“.
I lavori di installazione sono iniziati sabato 6 marzo 2010 e gli orologi hanno iniziato a funzionare il 9 Marzo 2010 alle ore 12.00.
Don Pes non è nuovo a questi “progetti”, infatti già quando era parroco di Monastir si preoccupò di riportare gli antichi orologi nella sommità del campanile della Chiesa principale. In quel caso, a causa dell’assenza di un parafulmine, una saetta mando in frantumi i 4 quadranti di cristallo del campanile. Dopo aver fatto richiesta alla Curia e grazie all’impegno di un benefattore che ha finanziato il tutto, nella Chiesa di San Pietro in Monastir furono ripristinati gli orologi.
A Serramanna la storia si è ripetuta: durante una passeggiata, verso la fine del 2008, Don Pes incontrò casualmente il signor Cherubino Scintu, il quale gli disse che aveva un sogno, il sogno di non dover più guardare l’orologio da polso quando si udivano i rintocchi delle campane. Fece dunque la proposta dell’installazione dell’orologio. Il parroco rivelò che questo era anche un suo obiettivo e allora il Sig. Scintu rispose di adoperarsi per la costruzione in quanto, qualunque sia la spesa, questa sarebbe stata coperta dal nostro compaesano.
Il sacerdote si attivò subito ed iniziò a chiedere i permessi prima alla Curia e poi alla Soprintendenza dei monumenti. Dopo una serie di contatti telefonici, la prima richiesta scritta è stata spedita al Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 26 marzo 2009, corredata di progetto, ricostruzione prima-dopo della facciata e fotografia dei meccanismi.
E’ doveroso ricordare che la Chiesa è stata dichiarata di interesse culturale storico e artistico ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), è quindi tutelata secondo le disposizioni di detto Codice. Il decreto di tutela è il n. 24 del 21.05.2008, e quindi è sottoposto alla tutela della Soprintendenza per i Beni Archittetonici e Paesaggistici della Sardegna. (fonte: Wikipedia)
La risposta, datata 8 aprile 2009, non fu incoraggiante e venne richiesto un progetto, anche se era già stato allegato alla prima richiesta. Don Pes spedì un’altra richiesta corredata di ulteriori informazioni. Passano i mesi ma non arriva una risposta e dobbiamo ringraziare la caparbietà del parroco se alla fine le cose sono andate come dovevano andare. La Soprintendenza dei monumenti continuava a sostenere il mancato arrivo della lettera, per questo motivo nella prima settimana di dicembre 2009 la richiesta venne consegnata a mano e finalmente, il 18 gennaio 2010, si ottenne il consenso per l’inizio dei lavori.
Da qui alla realizzazione sono passati quasi due mesi, dovuti alla realizzazione pratica delle varie componenti: i due quadranti da 1,25m di diametro sono stati realizzati in plexiglas, corredati con lancette in acciaio nelle rispettive proporzioni. Come già scritto, i quadranti sono retroilluminati.
Un doveroso ringraziamente va al parroco Don Giuseppe Pes per l’impegno dimostrato e al Signor Cherubino Scintu per il grande regalo che ha offerto a tutta la comunità serramannese.
Paolo 11 Marzo 2010 alle 12:23
bravo Davide, bellissimo articolo e foto
PS: un ringraziamento a Don Pes e al Sig. Scintu per la loro generosità e disponibilità
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Graziella P. 11 Marzo 2010 alle 12:30
bello..finalmente..!!!
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Paolo Casti 11 Marzo 2010 alle 12:33
Piccole aggiunte, non me ne voglia Davide:
Cherubino Scintu serramannese da più di cinquant’anni, ma nativo di Setzu, dedito da giovanissimo all’agricoltura (trattorista con Ennio Mannias) e poi usciere al comune di Cagliari.
I quadranti sono stati prodotti dalla ditta specializzata dei maestri orologiai Trebino, fornitori della Città del Vaticano (Basilica di S. Pietro, Basilica di S. Maria Maggiore, Basilica di S. Giovanni Laterano, Basilica di S. Paolo fuori le Mura)
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Francesco Scintu 23 Aprile 2010 alle 21:50
Una piccola precisazione: mio zio Cherubino si trasferì a Serramanna da Setzu a 3 anni, pertanto, visto che ha quasi 88 anni, è Serramannese da 85 anni. Serramanna è il suo paese ed è felice di aver donato alla comunità l’orologio.
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Andrea Mura 24 Aprile 2010 alle 10:42
Serramannese a pieno titolo! 🙂
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Marino Carcangiu 11 Marzo 2010 alle 12:34
non si vedeva proprio……l’ora!!! e bravo il signor cherubino!!! complimenti a don pes per la sua caparbietà!!!
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Andrea Mura 11 Marzo 2010 alle 12:50
Idem come sopra. Grazie Davi per aver trovato il tempo, tra un impegno e l’altro, per elaborare quest’articolo. Solo chi ti conosce di persona come me sa quanto tempo e quanta passione stai mettendo in questo sito.
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Cinzia Congiu 11 Marzo 2010 alle 13:15
Complimenti al caro Don Pes che come sempre si adopera senza risparmiarsi per progredire in ogni campo! Una persona meravigliosa che ha davvero arricchito la mia vita!
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Don Pes 11 Marzo 2010 alle 15:05
Una doverosa precisazione. I quadranti sono stati progettati e realizzati ed installati dalla Ditta SZ di Guspini, concessionaria per la Sardegna della Ditta Trebino di Uscio.
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Linda 11 Marzo 2010 alle 17:05
Un caloroso ringraziamento da parte di tutti i serramannesi.
GRAZIE!!!!!
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Giacomo Porcu 11 Marzo 2010 alle 22:22
Che bello rivedere serramanna un po moderna, saluti da pordenone
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Pietro 13 Marzo 2010 alle 00:41
ma la madonnina che era nell’angolo non la rimettono piu. o stanno facendo delle ristruturazioni
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Don Pes 13 Marzo 2010 alle 08:35
La statua della Madonna, che ora si trova conservata nell’Ufficio Parrocchiale, verrà riposizionata nello stesso spazio dove era ubicata prima. Non verrà ricostruita la nicchia, che è stata demolita perché, secondo i tecnici, causava umidità alla struttura muraria della Chiesa. In attesa di ottenere i finanziamenti, si sta avviando l’iter burocratico per ottenere tutte le autorizzazioni prescritte dalla Legge.
Non sono in grado di rispondere alla seconda parte della domanda. Cioè non so se il rappezzo di cemento che è stato fatto sia da considerare provvisorio o definitivo.
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Bruno Garau 13 Marzo 2010 alle 14:00
Un sentito ringraziamento al signor Scintu per la sua disinteressata generosità, e i complimenti a don Pes per la sua intelligenza e lungimiranza. Rammarica solo notare come l’eccezionalità dell’evento non si stata affatto preceduta, e fin’ora neppure seguita, da alcun articolo o commento sui quotidiani principali, nè da alcuna cerimonia celebrativa pubblica da parte delle autorità locali.
Ormai da troppo tempo, ci stanno abituando al solito silenzio minimizzante su tante questioni, che meriterebbero ben’altra risonanza: d’altronde c’è voluto quasi un secolo, e la caparbietà di due persone solo apparentemente “comuni”, per arrivare a un simile risultato, più che l’insipienza di generazioni di politici!
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Davide Batzella 13 Marzo 2010 alle 14:06
riguardo ai giornali, dovrebbe uscire il 15 di questo mese sul Provinciale, poi ho inviato personalmente una richiesta all’Unione Sarda…
ciao bruno!
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Bruno Garau 13 Marzo 2010 alle 20:37
In effetti, proprio oggi è stato pubblicato un articolo sulla cronaca del medio campidano de L’Unione Sarda. Rimane, comunque, il silenzio assordante della politica, che sempre meno riesce ad essere aderente ai sentimenti e ai bisogni effettivi dei cittadini che dovrebbe rappresentare…. Complimenti, Davide, per il tuo bell’articolo che colma una lacuna informativa e culturale, anche con l’aiuto di una piacevole iconografia. E grazie per questo sito, che ancora non conoscevo, senz’altro utile a formare una coscienza comune e a rinforzare, con la conoscenza, il senso di appartenenza e di peculiarità in noi cittadini serramannesi. Auguri!
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Davide Batzella 14 Marzo 2010 alle 04:54
Grazie per i complimenti… speriamo di continuare!
cmq linko l’articolo scritto dall’unione sarda sabato 13 marzo: http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20100313&Categ=20&Voce=2&IdArticolo=2440345
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Mauro Ecca 15 Marzo 2010 alle 14:07
Veramente un’ottima iniziativa! Grazie a Don Pes e al Sig. Scintu per quanto offerto alla comunità.
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Paolo Piras 10 Maggio 2010 alle 17:36
Il signor Cherubino Scintu è morto dieci giorni fa . L’ho avuto come vicino di casa per quindici anni e posso testimoniare quanto fosse persona mite , gentile , un vero signore d’altri tempi . Ed ora che continuo a passare davanti alla sua casa chiusa mi manca la sua presenza discreta , quel ‘buongiorno’ o ‘buonasera’ appena sussurrato cosi’ come il suo sguardo timido nascosto dietro una montatura di occhiali quasi antica…Persona di poche parole che non ha esitato a mettere a disposizione i suoi risparmi per qualcosa che rimarrà alla comunità di Serramanna . A noi il compito di tramandare ai nostri figli la storia di signor Scintu che ha pagato per rimettere l’orologio sul campanile del nostro paese .
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Davide Batz 10 Maggio 2010 alle 18:54
Pienamente d’accordo con Paolo.
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rosa 12 Maggio 2010 alle 15:35
io ricordo molto bene “zio”cherubino(lo chiamavo cosi x la confidenza che avevo) sono cresciuta in quel vicinato e mia mamma prima di me ( zio cherubino aveva aquistato la casa che era di mia nonna confinante con la sua x ampliare la sua casa) ero di casa fino a che non ci siamo trasferiti ,con la sorella (amica di mamma) si aveva confidenza tanto che ricordo tante merende a casa sua,sono venuti anche al mio matrimonio…e tengo caro sempre il loro regalo….abbiamo sempre tenuto contatti e spesso quando ci si incontrava ci scambiavamo i ricordi condivisi…..lo ricordo con tanto affetto…una bella persona
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Andrea Mura 11 Maggio 2010 alle 18:44
Grazie, signor Scintu, per questo bel regalo che ha fatto a tutti noi
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Dino Caboni 6 Settembre 2011 alle 01:19
Non posso che ringraziare anch'io per il dono del signor Scintu…E ,ringrazierò anche Don Pes…Non' appena però,una"nicchia" sarà nuovamente il "sito"naturale ove la statua della MADONNINA verrà riposizionata!
Scrivo ciò, perchè ho provato vera tristezza, quando…Durante una passeggiata,consueta ogni qulvolta che torno a serramanna a far visita ai miei parenti,e, anche "la madonnina era per me (e non solo) consettudine di un'ave".Vi chiedete perchè? Presto detto….IO ,e GIGi Pani,tutte! dico tutte,le pietre(PERDA DE SERRENTI) ci sono passate per le mani.almeno due volte ,una per caricarle e un'altra per scaricarle..Allora (forse nel 1953/4)non si usavano ancora i "muletti",ma se fosse possibile…Le stesse pietre le farei passare nelle mie mani…Una terza ,e,una quarta volta ancora.
Quanto è stato fatto è costata tanta fatica,ed'è servita tanta…FEDE!!
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Mimmi Argiolas 1 Luglio 2014 alle 08:01
anche la cappella con la madonnina dovrebbe tornare al suo posto……
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