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Ici, bilanci di previsione, rendiconti, società in house

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di Andrea Mura

Resoconto del Consiglio comunale 29 aprile 2010.

Nel momento in cui sono entrato nell’aula consiliare si stavano confermando le aliquote ICI dell’anno precedente. Confermate le aliquote pari al 6‰ per tutti i beni immobili, 4‰ per terreni agricoli, 5 ‰ per le seconde case (vedi art. 1 d.l.27/05/2008, n.93). Favorevole tutta la maggioranza, astenutasi l’opposizione.

  • Determinazione del prezzo di cessione delle aree del Piano degli insediamenti produttivi (P.I.P.)

Riguardo al punto all’ordine del giorno concernente la “determinazione del prezzo di cessione delle aree del Piano degli insediamenti produttivi (P.I.P.)” il prezzo di cessione è stato individuato in 25,67 (o 25,77???) euro al metro quadro.

Presentato emendamento a firma del Consiglier Pillitu, con cui si è chiesto di poter cambiare la valutazione del costo al fine di consentire l’insediamento non solo di attività commerciali ma anche di attività artigianali.

Il sindaco, in tutta risposta, ha ricordato che l’unico lotto disponibile è nel PIP n°1 perché nel PIP n°2 i lotti sono già stati concessi e, sostanzialmente, si è detto contrario alla proposta di aumentare il prezzo di cessione. Così ha replicato Pillitu: “non si possono fare solo gli interessi degli imprenditori” ma si dovrebbero perseguire “gli interessi dell’Amministrazione comunale”.

Si è votato l’emendamento a firma del Consiglier Pillitu, favorevole la sola opposizione.

Votata anche l’immediata esecutività.


  • Esame ed approvazione bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2010, relazione previsionale e programmatica per il triennio 2010/2012, bilancio pluriennale 2010/2012 e approvazione Rendiconto 2009.

Riguardo ai punti successivi è intervenuto il Sindaco Marongiu il quale si è lamentato del patto di stabilità, che lui chiamerebbe “patto di ingiustizia”, considerato il fatto che “costringe il Comune di Serramanna a bloccare le risorse economiche”. Il patto di stabilità, secondo Marongiu che cita un non precisato economista de Il Sole 24 ore, permette allo Stato di risparmiare sulle spese correnti.

“A Serramanna 1 milione di euro bloccato per fare in modo che le spese a livello nazionale superino certi parametri”, ha rimarcato il sindaco.

In seguito ha illustrato alcuni investimenti previsti:

Alienazione mercato civico;

azzeramento mutui;

-sciogliere la società in house;

-aggiornamento dell’inventario;

-messa a norma il cimitero comunale di Serramanna;

-mutuo di 800.000 euro per rendere fruibile la cittadella sportiva;

-Master & Back (la parte del Back);

-Implementazione spesa mense scolastiche;

-progetto di valorizzare la figura dell’architetto Vico Mossa: gli eredi vogliono donare l’archivio documentale di Vico Mossa;

-sezione sperimentale asilo nido: nel 2009 è stato finanziato dalla Regione, nel 2010 verrà finanziato dal Comune;

Il Sindaco ha concluso il suo primo intervento prendendo atto degli esiti positivi del piano di riduzione della spesa.

Ha poi parlato il componente del Collegio dei Revisori, il ragionier Alfredo Atzori. Una curiosità: durante il suo intervento si è sempre rivolto verso l’opposizione.

Atzori riassume la Relazione allegata al bilancio: si tratta di un bilancio di 13 milioni di euro, chiuso sostanzialmente in pareggio.
Atzori fa notare alcune mancanze che secondo lui costringeranno la Corte dei Conti a richiederle al Consiglio Comunale:

-mancanza di un piano triennale di contenimento delle spese;

-assenza di un limite massimo di spesa per incarichi di collaborazione.

Atzori ha parlato anche dell’avanzo di bilancio del 2009 che secondo lui sarebbe dovuto essere utilizzato per pagare i debiti.

Ha riflettuto altresì sul patto di stabilità, dichiarando che “abbiamo i soldi ma non li possiamo spendere” e ha espresso le sue preoccupazioni sul federalismo fiscale che se attuato così come si sta parlando a livello nazionale, comporterà una radicale diminuzione dei contributi nazionali e dei contributi regionali. Ha ricordato inoltre che il Comune non può aumentare le tasse, salvo la nettezza urbana.

È arrivato poi il turno del Consiglier Pani, il quale ha chiesto “quali investimenti si possono fare per la creazione di nuove imprese o incentivare le esistenti”. Pani ha dichiarato che assolutamente “non basta il Master & Back”.

C’è stato un miglioramento dei servizi? Lo si dovrebbe chiedere alla collettività”, ha detto il Consiglier-avvocato, facendo anche notare un’altra mancanza: l’elenco contenente i destinatari “di benefici natura economica” (“albo dove si dice chi prende i finanziamenti del Comune”, tra l’altro “obbligatorio per legge”). Quindi, secondo il Consigliere in questione, “manca totalmente la trasparenza”.

È intervenuto anche Pillitu, il quale ha rimarcato che per “il palazzo comunale e quello a fianco” non sono stati rispettati “i canoni di sicurezza”.

Ha riflettuto altresì sul turismo, “parola sconosciuta a questo Comune”: “Abbiamo un bellissimo duomo (???) ma non c’è neanche un pannello”. Ha concluso il Cons. Pillitu: “La società in house da quando è attiva ha portato solo costi”.

Per la maggioranza è intervenuto l’Assessore alla Cultura Tore Cadau con un discorso alquanto farraginoso. Dice infatti: “se giudizio politico sarei tentato di rispedirlo al mittente” (si riferiva alla relazione di Atzori?). E poi: “Serramanna fiore all’occhiello rispetto ai paesi limitrofi. Con questo bilancio si vuole portare Serramanna nel futuro (…). Do il voto favorevole anche se dissento nel giudizio politico.”

A ciascuno la propria interpretazione.

Successivamente ha riparlato il sindaco ma chi scrive ha dovuto abbandonare l’aula per impegni vari.

Assente alla seduta: Vincenzo Carboni

P.s.: capisco che a volte è difficile stare concentrati quando parla un collega ma vedere un consigliere comunale che abbandona l’aula per più di mezz’ora e che girovaga tra i corridoi non penso sia tanto corretto…

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Commenti (4)

  1. Il comune non può aumentare le tasse “salvo la nettezza urbana”……….si, certo, lo farà, ma sottolineo che sia una vergogna colossale continuare ad aumentare la nettezza urbana anche dopo la differenziata.

    Vorrei sottolineare che mi pare che la maggioranza approvi un pò troppo spesso le mozioni con una certa forzatura………va bene avere i numeri, altrimenti non saremmo in maggioranza, ma siamo davvero sicuri che questo sistema significhi essere anche in “democrazia”?
    Spesso pare che i pareri dell’opposizione non vengano nemmeno “sentiti”……..mah…….

    Per il resto io sono pienamente d’accordo con M.Pani nel chiedere al Comune di pubblicare l’elenco contentente i destinatari di benefici di natura economica……..è la base della trasparenza mi pare…..ma vabbè, basta guardare a quale periodo sono bloccate le pubblicazioni delle delibere sul sito istituzionale per capire di quale “trasparenza” godiamo!

    Come mai nessuno in consiglio parla della situazione di disagio vissuta dai ragazzi che hanno avuto problemi con l’Arst per i viaggi a Macchiareddu? Per cui, ricordiamoci, pagano anticipatamente un abbonamento annuale?
    Va bene anche sentir dire che il Comune da solo non può risolvere la situazione ma sarebbe gradito, dopo tutte le lettere spedite dai ragazzi, un minimo di interessamento!

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  2. Finalmente si completano gli impianti sportivi a serramanna. La società in house è un’opportunità grandissima per poter spendere risorse senza sforare il patto di stabilità, ma non si sa per quale motivo non è stata colta come fanno altri comuni (Torino ne ha 6 o 7).

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  3. Riguardo l’art sulle fermate dell’ Arst per i turnisti, ringrazio Giulio Cossu che ha risposto in modo dettagliato nell’art “quando i cittadini non contano nulla”……….almeno ci dimostra che qualcuno che ascolta le lamentele in comune c’è……….magari io non generalizzerei……..

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  4. Sono d’accordo con Pani sul fatto che non basta il Master and Back, anzi non c’entra proprio nulla, come incentivo alla creazione di nuove imprese o alla incentivazione delle esistenti.

    C’e anche poco da scervellarsi, basta applicare e svolgere i normali compiti delle amministrazioni nel modo miglore possibile, cioè curare la viabilità, mantenere il decoro del paese (rifiuti in giro e sciatterie varie), rendere il centro storico fruibile e bello (musei finalmente aperti?), evitare il senso di “cantiere perenne” con scavi e blocchetti a vista dovunque (incentiviamo il turismo cantieristico?), avere una connessione internet efficiente, in generale avere una gestione amministrativa agile e trasparente.
    In parole povere bisogna rendere il paese appetibile agli imprenditori, non dare agevolazioni per cercare di portarli in un “paese che non funziona”.
    La bellezza e la funzionalità sono due grandi opportunità, abbiamo anche la ferrovia ora col doppio binario, approfittiamone.
    Se un paese è bello, è piacevole viverci; se funziona bene tutto, le persone sono incentivate a rimanere e ci sarà richiesta di nuove residenze, che significa nuove case e nuove opportunità commerciali. Non dimentichiamoci che siamo un paese a vocazione agricola, quindi quella è la base di tutto. A livello di PIL regionale infatti l’agricoltura è una piccola percentuale che genera però un indotto esponenziale.
    Ricordiamoci che saremo il prossimo anello di Cagliari dopo San Sperate.

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