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Serramanna: un paese da scoprire

di admin Letto 15.031 volte16

di Elisa Lasio

San Leonardo Serramanna

Noi tutti siamo molto affezionati al nostro paese e alle nostre tradizioni… ma quanto sono antiche, e soprattutto quanto è antico il nostro paese?

Quello che non tutti sanno è che il nostro paese ha origini molto antiche, probabilmente tutti conoscono la chiesetta campestre di Santa Maria: essa rientra tra le tradizioni del nostro paese da oltre mezzo millennio, con la festa in onore della Santa protettrice l’8 Settembre.

Questa chiesetta è forse l’edificio più antico che conosciamo del nostro paese e secondo le fonti risalirebbe a un periodo antecedente il 1089, anno in cui è documentato che la chiesa fu donata dal giudice Costantino ai monaci benedettini.

Eppure la chiesa di Santa Maria di Leni, così chiamata in antichità per la sua vicinanza al fiume Leni (il corso del quale è stato modificato in anni recenti), successivamente rinominata con l’arrivo degli aragonesi in Santa Maria di Monserrato, ha origini più antiche di quanto appaia: si dice che sia stata fondata sopra un antico sito nuragico, le cui fondamenta sono state scoperte nel 1843 e i cui resti (massi in arenaria) si trovano ancor oggi nei muretti che la circondano.

Ma le origini del nostro paese sarebbero ancora più antiche: i più lontani ritrovamenti ceramici testimoniano delle presenze nelle campagne adiacenti Serramanna sin dall’epoca prenuragica (Cultura di Ozieri – Cultura di Monte Claro), come l’insediamento preistorico di Cuccuru Ambudu sul quale fece la tesi di laurea la professoressa Marcella Frau a fine anni ’80. Un altro esempio, forse più noto, è il Menhir di Perda Fitta, un monolito granitico caratterizzato da 10 mammelle in rilievo negativo, oggetto di culto nelle cerimonie religiose dei primitivi.

Purtroppo tutte le ipotesi fatte sui vari villaggi prenuragici, nuragici, punici e romani che sorgevano nelle campagne di Serramanna e che successivamente avrebbero dato origine alla villa di Serra sono frutto di ritrovamenti di superficie o di fonti storiche scritte spesso indirette: eseguire scavi archeologici e ricerche più accurate permetterebbe di fare maggiore chiarezza.

Importanti sono infatti le indagini fatte nella necropoli punico-romana di Su Fraigu, dal cui sito, durante le 4 campagne di scavo svoltesi nel 1989/97/98/99, sono state portate alla luce ben 62 tombe in una superficie di soli 100 mq con ricchi corredi funebri (ceramiche, anfore e brocche decorate, monete, collane, braccialetti, orecchini, anelli e amuleti) che testimoniano l’usanza dell’area a scopo funerario tra il V sec a.C. e il III d.C.

Una sola mostra è stata fatta presso il Museo Archeologico di Cagliari nel 2002 intitolata “Tra Cartaginesi e Romani. Lo scavo della necropoli di Serramanna“, oggi tutti i manufatti sono ivi conservati e non visibili al pubblico.

Sant'Angelo SerramannaTanto è il materiale che potrebbe rendere Serramanna un luogo fruibile turisticamente:  con questi manufatti magari si potrebbe aprire un museo nel nostro stesso paese, o semplicemente si potrebbe cominciare col valorizzare il Museo delle “Memorie e Tradizioni Religiose Serramannesi” ubicato presso la Chiesa di Sant’Angelo non aperto al pubblico in questi ultimi anni per la mancanza di volontari. Se pensiamo a San Sperate, paese ormai notoriamente conosciuto come Paese-Museo per i murales, sculture e monumenti del paese (clicca per accedere al sito) e riflettiamo sulle innumerevoli risorse archeologiche e storico-artistiche presenti ci rendiamo conto di quale immagine si potrebbe costruire di Serramanna.

Bisogna però riflettere sul fatto che, prima di pianificare l’affluenza di eventuali turisti, è ben più importante che siano gli stessi residenti ad essere adeguatamente sensibilizzati sulla storia del proprio paese.

Fonti:

  • Serramanna – L. Muscas
  • Serramanna – F. Caboni
  • Serramanna, cenni di storia sugli insediamenti e il territorio – G. B. Melis

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Commenti (16)

  1. tr bello questo articolo! =)

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  2. Bravissima Eli!

    Ti ringrazio per aver voluto condividere sul sito queste importantissimi notizie su Serramanna.

    Sei stata bravissima anche per aver indicato le fonti a cui hai attinto.

    L’aspetto storico andrebbe approfondito e valorizzato, anche in un’ottica turistica, ma di questo io e te ne abbiamo parlato spesso…

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  3. Grazie! =)
    ovviamente ho riportato soltanto alcune delle notizie che si possono trovare nei libri citati, che ho trovato veramente interessanti..
    noi della generazione “giovani” non abbiamo la minima idea dell’importanza di certi luoghi in cui ogni giorno passiamo.. ad esempio sapevo ci fossero degli alberi nel piazzale di San Leonardo, ma non sapevo fossero legati al fatto che sotto l’attuale piazzale ci fosse il cimitero del nostro paese! questa è solo un’altra delle tante notizie storiche… anche nelle campagne è pieno di reperti di epoca romana in superficie a cui non abbiamo mai fatto caso, e il fatto che spesso le villae romane siano accompagnate da terme testimoniano il benessere delle popolazioni di quel periodo.

    Ma quello che realmente mi ha portato a scrivere questo articolo è il fatto di poter condividere queste informazioni con i miei campaesani, nella speranza che anche loro esprimessero la loro opinione in merito al loro paese…:)

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  4. Prima dell’attuale ubicazione il cimitero di Serramanna si trovava, certamente, nell’area alberata di pertinenza della chiesa dedicata a San Leonardo.
    Ma, come in tutti i centri abitati, prima dell’entrata in vigore del codice napoleonico, i cimiteri si trovavano nelle aree retrostanti le chiese. Serramanna non faceva eccezione. In quel tempo il sagrato di San Leonardo, si estendeva anche alla zona posteriore della chiesa, ed era lì che si trovava il cimitero.

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  5. E’ sempre affascinante rileggere la storia del paese dove sei nato, la storia dei nostri avi, di cui siamo i discendenti; ed è un po’ come ascoltare le vecchie storie di famiglia raccontate dai nonni, la sensazione e l’emozione è la stessa.

    Il museo che dovrebbe ospitare i famosi resti archeologici parcheggiati a Cagliari è aimè praticamente terminato, ma inevitabilmente ancora chiuso. Un briciolo di inerzia amministrativa, un pizzico di indifferenza concittadina, una certa abitudine a sottovalutare arte e cultura e bellezza a scapito di interessi particolari, hanno prodotto un rallentamento delle operazioni e uno stato attuale dell’edificio Ex Mattatoio totalmente da rivedere dal punto di vista dell’impatto estetico (tutto sembra fuorchè un edificio di arte e cultura).
    Ho recentemente esposto le immagini di architettura del restauro dell’edificio in occasione della mostra Concorso fotografico IERIEEOGGI al Montegranatico, e risalgono ormai a quasi dieci anni fa!!!

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  6. brava elisa, conoscere la nostra storia vuol dire conoscere meglio noi stessi . per la generazione “giovani” il vecchio cimitero si chiamava “su gimitoriu”

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  7. Brava complimenti per due motivi il primo per il lavoro che hai fatto che è notevole il secondo è per la tua appassionata curiosità e voglia di conoscere, senza la quale non saresti andata così lontani nel passato per capire come eravamo e da chi discendiamo e che vita si viveva in quei tempi,grazie del balzo nel passato

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  8. Molto interessante il tuo articolo, Elisa e… ancora di più il suo titolo (mi ricorda qualcosa!!!! :-))……
    Scherzi a parte, ho trovato tante notizie interessanti che potrò utilizzare a scuola con i miei alunni: anch’io desidero far nascere nei giovanissimi l’AMORE PER IL PROPRIO PAESE che…. spero…. potrebbe essere la molla che farebbe nascere in loro il desiderio di continuare le ricerche sulle sue origini e la necessità di salvaguardare le sue risorse. Chissà… magari un giorno non lontano (…spero!) anche Serramanna riuscirà a diventare un paese “turistico”…. l’importante è crederci e non stancarsi di cercare notizie, di chiedere alla Sovraintendenza ai Beni Artistici e Culturali che si riprendano gli scavi in modo però approfondito.

    Avevo letto e sentito in precedenza che Serramanna avesse origini tanto antiche, ma non immaginavo che la modesta, semplice chiesetta di Santa Maria fosse l’edificio più antico….

    Condivido l’articolo e ti faccio tanti auguri per i tuoi studi.

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  9. Sono felicissima ..c’è un gruppo di giovani che si stà interessando veramente al nostro paese..questi ragazzi/e sono curiosi, intelligenti ,caparbi e cosa più importante condividono la gioia della conoscenza con gli altri conpaesani!! Bravi, bravi , bravi!!

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  10. brava Elisa, è bello che i giovani si interessino anche del passato del proprio paese

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  11. Oggi ho riletto la tua relazione, come ti ho detto personalmente, brava, cerca di divulgare il più possibile questo tuo scritto, sono notizie importanti e attuabilissime. Coraggio insisti e non scoraggiarti mai.

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  12. Franco Lilliu, questo nome mi ricorda tante cose, specialmente il sorriso di un ragazzino sempre allegro e affettuoso. Credo di non sbagliare, sei il figlio di Lorenzo Lillui che abitava e aveva il laboratorio dietro la chiesa di San Leonardo?
    Io sono Sergio Abis ho un bellissimo ricordo di voi tutti credo che anche tu ti ricorderai di me, ti mando la mia mail se vuoi puoi confermare la mia sensazione e speriamo di non essermi sbagliato.
    Un caro saluto Sergio Abis
    mail: [email protected]

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  13. …Sono del parere che serramanna ha molto da " riscoprire" oltre che scoprire !!.

    Voglio sperare che SU PONTI 'E LINNA possiamo essere in tanti a ricordarlo ,fosse altro per il fascino che si provava nell'attraversarlo ,e . per vedere l'acqua che scorreva(non era di tutti i giorni),e, perchè allora , era il limite invalicabile per i" ragazzini", era pericoloso(così ci dicevano ) ,

    quindi attraversarlo per di più vestiti a festa per la riccorrenza di SANTA MARIA, era una vera gioia, ci contentavamo veramente di "poco" ….Allora !!..La processione , le …Bancarelle …L e giostre.. Sì, tutto come ….OGGI…!!! Mahhh…SU PONTI'E LINNA::??!!

    V i dico solo che l'ultimo carico é stato utilizzato per il restauro della chiesetta che…………

    N B Se volete saperne di più ….Alla prossima __ BONA FESTA !!

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  14. ….Eccola santa maria!!….Forse …Forse!!….Anche se necessitava di tanta manutenzione, non sarebbe crollata .

    Eranono in pieno svolgimento i lavori per creare gli argini a (FRUMIABEIe FRUMI MANNU),le ruspe enormi già avevano cominciato lo" Sbancamento" vicino a SU PONTE'LINNA.

    Il capo cantiere ci consigliava di far passare il camion carico del materiale per il restauro, nello sterrato e che se fosse servito ci avrebbero "trainato" ,NANDO PANI ci provò, il camion affondava ,

    si dovette desistere….Ma il materiale lo si doveva consegnare ….Non si potevano posticipare i restauri fino a che non fosse praticabile il NUOVO PONTE .

    Ricordo che Nando ci fece scendere dal camion e con una buona dose d'incoscienza e controllando io le tavole man mano che il camion(BIANCHI MILITS) avanzava,dopo" un'interminabile" scricchiolare l'attraversamento…..Riuscì…Il ponte ci lasciò poi tornare eeee…Finì così !!!

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