AUMENTO TASSA RIFIUTI? ecco come evitarla
di 29 Settembre 2010 12:50 Letto 10.782 volte18
La situazione discariche miste nel paese in prossimità dei cassonetti per il vetro peggiora giorno dopo giorno. Ci siamo casualmente imbattuti nelle operazioni di raccolta, che avvengono due volte a settimana.
In occasione della realizzazione di questo piccolo supporto visivo abbiamo potuto constatare che il tempo necessario per i due addetti alla raccolta è di circa due ore, per un’operazione che doveva richiedere al massimo qualche minuto.
Posso capire il loro disagio, il tanfo è insopportabile, e il rischio di beccarsi un’infezione non è da escludere. La società che gestisce l’appalto si è lamentata più volte ed è stato richiesto l’intervento dei vigili o di un sistema di controllo.
La mancanza di un ecocentro, come sappiamo, genera questo tipo di problemi, oltre l’aumento esponenziale delle discariche abusive nelle campagne e sul greto del fiume Leni.
Anche questi giorni Lionello Mattei ci conferma che è arrivata al fiume una bellissima discarica di eternit che è stata addirittura bruciata, propagando le pericolosissime scorie nell’aria.
E proprio questi giorni qualcuno ha visto un noto personaggio con trattore e rimorchio carico di eternit recarsi in campagna per rientrare dopo poco tempo vuoto.
E’ facilmente intuibile che tutto ciò comporta costi aggiuntivi per la raccolta, e indovinate un po chi dovrà sostenerli? Senza mezzi termini ho avuto la quasi conferma che entro il prossimo anno la società che gestisce il servizio chiederà un aumento causato dalla nostra inciviltà, e ci troveremo quindi una tassa più salata. Siamo tutti corresponsabili, quindi è nostro interesse vigilare e denunciare subito eventuali irregolarità, immeritati privilegi e abusi vari.
PROGETTO DI SOLUZIONE DEFINITIVA DEL PROBLEMA fase 1
Mettere immediatamente dei cartelli con poche e chiare indicazioni ai cittadini, sotto forma di slogan:
cartello 1 INCIVILTA’ = AUMENTO TASSA RIFIUTI
cartello 2 USA IL RITIRO A DOMICILIO ecocentro in progettazione
cartello 3 SE HAI DIFFICOLTA’ CONTATTACI sito web e telefono
cartello 4 CENTRO DI RACCOLTA IN FASE PROGETTUALE , ESPRIMI UN TUO PARERE sul sito web o presso la biblioteca comunale
e quì vogliamo vedere un rendering del progetto esposto al pubblico (come si fa nei posti civili) prima che si formalizzi l’aquisto delle aree destinate, in modo da permettere ai cittadini di esprimere un eventuale e motivato parere, sempre utile per migliorare i servizi. Questo tipo di comunicazione serve a coinvolgere i cittadini e a renderli responsabili, consapevoli dei diritti e rispettosi dei doveri, estendendo il concetto di “cortile privato da rispettare” a tutto il paese.
Sotto forma di sito web o pagina facebook e praticamente a costo zero!!!! Si dice che non tutti vanno su internet, bene, un’occasione per recarsi alla biblioteca comunale dove esistono delle postazioni ed eventualmente delle copie cartecee su richiesta per chi non ha dimestichezza con il web.
Da fare subito: una consulta delle associazioni e dei comitati interessati, pubblica e libera, sotto forma di simposio, da tenersi nei locali comunali e con la presenza delle istituzioni locali e delle professionalità competenti eventualmente disponibili. Per discutere, definire insieme e far partire il progetto. Giovani e meno giovani sono invitati, è necessario l’apporto di tutti.
Il presente documento verrà UFFICIALMENTE sottoposto all’attenzione delle istituzioni locali e provinciali, per un necessario coinvolgimento dei paesi limitrofi.
Riteniamo ad esempio il problema dei rifiuti lungo il fiume Leni, risolvibile con l’istituzione e la realizzazione di centri di raccolta nelle strade d’accesso al fiume, controllati e gestiti dai comuni interessati, applicando le stesse modalità di comunicazione citate prima.
E’ una esigenza sentita anche dalle associazioni di cacciatori, direttamente operanti nel territorio, vigili naturali dell’ambiente (evito luoghi comuni sull’esercizio della caccia), che più volte hanno segnalato abusi, e si sono anche offerti di raccogliere personalmente i rifiuti incontrati chiedendo espressamente che venisse istituita un’area per la raccolta dove poterli depositare. Ovviamente è finita nel dimenticatoio.
E’ ora di cominciare. Basta cavalcare i problemi senza risolverli. Basta con la questua personale al politico di turno in cambio del piccolo favore, che poi crea una rete di immobilità del sistema legato da debito di riconoscenza.
Facciamo in modo che il politico possa essere valorizzato per il suo ruolo sociale effettivo, con trasparenza, grazie alla partecipazione dei cittadini.
Come dice Gaber, LA LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE.
fonte: UN RIFIUTO NON SI RIFIUTA MAI comitato di cittadini

Alessia 30 Settembre 2010 alle 13:39
Francamente trovo l'aumento della tassa rifiuti uno scandalo bell'e buono!
Serramanna è stato SEMPRE uno dei pochi paesi del medio campidano a distinguersi per la raccolta differenziata e sinceramente ritengo che l'inciviltà di cui parla questo articolo sia imputabile a pochi individui.
inoltre, da contribuente che paga le tasse, posso affermare che la tassa dei rifiuti dal 2009 al 2010 è già aumentata di quasi 40€ inspiegabilmente!!
in media ogni famiglia a Serramanna paga dai 350 ai 450€ di tasse per la spazzatura all'anno!! un ulteriore aumento sarebbe assolutamente ingiustificato, anche al di là dell'inciviltà.
il problema della tassa rifiuti è serio, perchè per una famiglia media, sborsare cifre simili a quelle riportate sopra, ogni anno, è decisamente oneroso e considerata la crisi e la difficoltà di impiego, un aumento, farebbe scattare immediatamente una protesta popolare senza precedenti e direi anche assolutamente legittima.
ma entriamo nello specifico. Domanda:
come mai la tassa rifiuti è aumentata di quasi 40€ in un anno?
forse hanno aggiunto il ritiro del vetro a domicilio? no.
forse hanno aggiunto cassonetti per il vetro? no.
hanno migliorato il servizio in generale? no.
allora come mai è aumentata? mistero…
adesso si prospetta un ulteriore aumento, il base a questa ipotetica inciviltà, che ripeto, non è generale. la maggior parte dei cittadini serramannesi è ligia al rispetto delle norme vigenti e PAGA A CARO PREZZO QUESTO SERVIZIO, che diciamocelo, non è esattamente trasparente.
io personalemte, mi opporrò con forza ad un altro aumento, perchè è vergognoso!
la raccolta differenziata, è stata concepita per il riutilizzo della maggior parte dei rifiuti ( in termini di materiali). noi produciamo i rifiuti, questi vengono raccolti GIA' SELEZIONATI, e dovrebbero essere poi rivenduti alle fabbriche che li reimmettono nel ciclo di produzione, abbattendo di parecchio o addirittura del tutto la famosa tassa.
parlo del vetro, della plastica, della carta e dell'umido.
questo in teoria. perchè invece, la spazzatura che noi selezioniamo, in realtà finisce tuttta o quasi nel secco e bruciata!
perchè?
perchè riguardo la plastica e il vetro ad esempio, non esiste fabbrica che ricicla in Sardegna, quindi questi materiali devono essere esportati fuori.
il trasporto costa (pare) più della vendita. ecco perchè la raccolta differenziata è in realtà una bufala ( almeno da noi) e come contribuente, sono arcistufa di dover pagare per l'incompetenza ed i comportamenti truffaldini di certi individui.
per concludere, penso che l'accumulo della spazzatura vicino ai cassonetti del vetro, sia una provocazione. riguardo le discariche in campagna è un altro discorso che a mio avviso nulla ha a che fare con quanto descritto prima.
saluti
Alessia
lionello 30 Settembre 2010 alle 15:38
saluto ai lettori di aserramanna, devo che l'unico aumento che auguro ad una piccola ma invadente parte dei miei concittadini,sia quella della sensibilita' e della cocsienza ecologica,il fatto che ci sia bisogno di un'associazione per ribadire che pulito e' meglio di sporco indica il grave stato di involuzione sociale in cui siamo precipitati,le tenebre che invadono la mente ed il cuore degli incendiari del greto del rio leni si propagano anche in questi comportamenti, in spregio di qulsiasi comunita' civile. l'apertura dell'area ecologica spostera' l'ultimo dito dietro al quale si nascondono problemi ben piu' comlessi,per quanto riguarda l'aumento mi auguro che venga recuperato con le multe oppure con lavori socialmente utili da parte dei responsabili di questi gesti (pene contestuali) saluti lio
Beniamino Pillitu 1 Ottobre 2010 alle 10:46
Quanto descritto dall'articolo non è solo una mia opinione, ma la conclusione alla quale sono arrivati tutti i comuni italiani ed europei che sono riusciti a risolvere la situazione. C'e una direttiva di legge che obbliga l'apertura dei centri di raccolta. C'e la constatazione provata che bisogna pulire le strade regolarmente, e tenere in ordine e puliti tutti gli spazi pubblici, non appena si renda necessario, per evitare che i passanti si abituino al degrado e lo ritengano normale. E' una legge di sociologia e psicologia derivata dal nostro innato "comportamento imitativo". Siamo fragili, e ci adeguiamo facilmente a tutto, anche ai vizi e ai malcostumi. Bisogna far funzionare i servizi, i controlli, eccetera eccetera.
Ma sopratutto dobbiamo imparare a controllare e vigilare come cittadini, denunciando subito un abuso o un disservizio.
Senza omertà. Ci autocontrolliamo a vicenda, il comune spende meno per i servizi, e i cittadini pagano meno tasse. Guardate che funziona così nei paesi civili da sempre.
Beniamino Pillitu 1 Ottobre 2010 alle 11:04
Alessia, non hai spiegato perchè dici che i rifiuti nelle campagne sono un altro discorso.
In che senso? E come si può risolvere?
Lello, quali sono i problemi complessi che generano i rifiuti nelle campagne?
Se tu risolvi al cittadino il problema di liberarsi di un rifiuto, qualsiasi, anche l'eternit, facendoti carico delle spese di smaltimento se il cittadino ha un reddito medio basso, in qualità di comune, regione o provincia, perchè il cittadino dovrebbe rischiare multe e gogna mediatica se beccato in fallo durante uno sversamento illegale dell'eternit sul fiume Leni? Disonesti per necessità o per stupidità? Parliamone.
Tieni presente che la provincia concede i contributi per lo smaltimento eternit su domanda a numero chiuso, e solo per il 50% circa. Che io sappia, qualsiasi reddito tu abbia. Non mi sembra inteligente. Il ricco ha più probabilità di presentare domanda con successo, dalle nostre parti, e i poveri si tengono l'eternit, o purtroppo per noi, lo abbandonano sul fiume. Considerando che chi ha molti soldi non ha certo problemi a sostenere i costi dello smaltimento per intero.
Quindi smaltimento a spese dei comuni interamente, per i redditi medio bassi.
Risultato, minori costi ambientali a carico di provincie e comuni per le bonifiche. E' matematica, non facciamoci fregare. Si risparmia tempo e denaro nel medio termine.
Alessia 1 Ottobre 2010 alle 18:06
Il discorso dei rifiuti in campagna ritengo sia un'altra cosa, in quanto ribadisco il concetto, mentre l'inciviltà all'interno del paese a me pare circostanziata, e sottolineo, a mio avviso una provocazione verso le istituzioni comunali( immagino), il discorso dei rifiuti in campagna è una forma di inciviltà "diversa". diversa perchè come è noto ai più, ci sono dei rifiuti che la ditta appaltatrice incaricata della raccolta, non ritira, anche se avvisati per tempo ( mi riferisco alla raccolta del mercoledì: ingombranti)
faccio un esempio: i calcinacci e gli scarti di lavorazione nella costruzione di edifici.
è capitato giustappunto a me quando ho costruito casa.
come ho risolto? non sono andata a gettare questi scarti nelle campagne, ma ho chiesto ad una persona che lavora nel settore rifiuti, il FAVORE di farli ritirare e gettare nell'apposita discarica.
non mi invento nulla, immagino sia capitato a molte altre persone.
Perchè deve essere un favore??
come risolvere il problema?
innanzi tutto facendo sì che il comune OBBLIGHI la ditta appaltatrice a ritirare TUTTI i rifiuti e nel caso di sostanze altamente tossiche ( tu hai fatto l'esempio dell'eternit, ma ce ne sono altri più "comuni" e altrettanto nocivi, come le latte del diluente, delle vernici o di altre sostanze simili, che sono in commercio, alla portata di tutti e che VENGONO ATTUALMENTE SMALTITE NEL SECCO! NEL SECCO !) costringere la ditta a utilizzare un metodo di raccolta serio.
L'idea del centro raccolta è sicuramente utile, ma solo se gestito in maniera intelligente e da persone veramente competenti e professionali.
Riporto l'esperienza che ho vissuto in Germania non più tardi di due mesi fà.
Sono andata in gita a Mannheim per una settimana e lì ho assistito ad una raccolta rifiuti non solo intelligente, ma utile, tanto utile che molte persone l'han fatta diventare un vero e proprio lavoro.
Parlo della raccolta delle bottiglie in plastica.
Molte di queste, infatti, ( birra, acqua e altre) avevano nell'etichetta un simbolo particolare che permetteva alle persone di riportarle negli stessi supermercati, versarle in apposite macchine- contenitori e ricevere in cambio moneta contante.
ad esempio: una confezione di birre da 6, costava in media 2.60€. le stesse bottiglie, restituite in un qualunque supermercato, fruttavano alla persona 1.40€ circa. così, sull'unghia. nessun addetto al ritiro. solo una macchina all'ingresso del supermercato.
Ora, c'erano persone che oltre a portare le prorpie bottiglie, andavano a raccogliere quelle dei cestini ( ben diversi dai nostri, divisi in vetro, lattine, carta e secco), ricerca facile in quanto i rifiuti, anche per strada venivano regolarmente smistati.
Metodo facile, economicamente vantaggioso per tutti( realmente, non a parole) e tutti son contenti.
Perchè non applicare lo stesso metodo da noi?
Perchè non prendere esempio da quest'iniziativa ed estendere questo business anche ad altri rifiuti, come il vetro e la carta?
insomma parliamoci chiaro: i rifiuti che noi produciamo, per alcune ditte di reciclaggio, sono materia prima da riconvertire. Questi materiali, vengono acquistati. quindi perchè noi cittadini dobbiamo pagare per farci ritirare la spazzatura smistata? e se potessimo vendere direttamente noi le materie da riconvertire?
certo, non illudiamoci, non sarebbe cosa facile, nè di immediata attuazione, perchè in Sardegna mi pare ci sia solo la cartiera di Macchiareddu che ritira la carta e la riconverte, altri materiali… non sò… vetro e plastica sicuramente no.
che te ne pare come idea? secondo me, la gente, arriverebbe a "rubarsela" la spazzatura! come un bene prezioso!…
Beniamino Pillitu 1 Ottobre 2010 alle 11:20
Piuttosto è fondamentale conoscere il progetto del centro di raccolta, prima che sia esecutivo.
Non vorrei che fosse realizzato in aree troppo vincolate dagli spazi e impedisca un agile utilizzo da parte dei cittadini e dei pesanti mezzi di raccolta che periodicamente ritirano i container. Ho visto il centro di Decimomannu, operativo da qualche anno, che si estende su un area di circa 4.000 metri quadrati, con doppio ingresso carrabile e vari accessi per servizi sul retro. Si entra in auto e si gettano i rifiuti differenziati negli appositi container da un area sopraelevata. Veloce e pratico.
Consuelo 1 Ottobre 2010 alle 15:16
Ringrazio Beniamino per aver presentato in questa sede l'ennesima denuncia della situazione, mi pare comunque che ci sia una totale incompetenza degli organi istituzionali che dovrebbero affrontare questa situazione. Mi capita spesso di trovarmi di fronte il cittadino incivile che butta di tutto nella strada, è possibile che non capiti mai davanti agli occhi di qualche organo di controllo??? Strano! Purtroppo ho provato sulla mia pelle cosa significhi esporsi contro un cittadino incivile…dopo aver ricevuto minacce e intimidazioni ho concluso che non si possa assolutamente pretendere che ognuno di noi "cittadini civili" sensibilizzi gli incivili, sarebbe solo mettere a rischio la nostra incolumità! Ritengo che l'unico modo per "sensibilizzare" sia il controllo del territorio e soprattutto l'applicazione delle sanzioni. Purtroppo penso che attualmente chi ha il coraggio di lasciare i rifiuti per strada non faccia neanche un metro in più per portarli all'ecocentro, considerando anche che spesso il cittadino si sente persino autorizzato a lasciare la busta con le bottiglie di vetro per terra vicino all'apposito cassonetto. Quindi rimane solo da toccare il portafogli di questi incivili…MULTE! P.S. Se fossero necessarie, dispongo di foto che testimoniano la situazione dell'area in prossimità della cantina, anche riferite allo scorso anno.
Saluti, Consuelo
Beniamino Pillitu 1 Ottobre 2010 alle 17:57
E' vero purtroppo, come dice Consuelo, che non è nostro compito, si potrebbe rischiare l'incolumità, ma spero non come a Napoli denunciando un'estorsione. Effettivamente basterebbe mettere una telecamera, come è già stato fatto su tutta la via Roma o in altri punti, dove tra l'altro ci sono pure cassonetti stracolmi di rifiuti, tipo sul muro laterale dell'Ex Mattatoio.
Nel caso basterebbe fotografare e inviare la foto anomimamente. Oppure semplicemente segnalare ai vigili chiedendo l'anonimato per motivi di temute ritorsioni.
Io personalmente non esito a riprendere civilmente chi lascia i rifiuti in giro, spiegando che tanto le strade sono nostre e l'aumento della tassa sarà inevitabile se continua così. Ma sopratutto, come ho detto prima, bisogna rendere la maleducazione poco conveniente, e posso testimoniare che con l'apertura dei centri di raccolta comunali e l'informazione, la maleducazione si abbatte dell'80%. Il restante cronico 20% va comunque punito con multe salate. L'informazione e i cartelli come proposti nell'articolo, sono utili a scoraggiare i maleducati occasionali e a informare chi non aveva pensato alle conseguenze, e sopratutto i giovani, che affrontano questi problemi la prima volta. Sembrano cose marziane per noi, ma questi metodi sono efficacemente utilizzati da decenni.
Ma avete visto i centri interrati nelle città del nord Europa e ora anche Trieste? Box tecnologico e digitale tipo bancomat, inserisci la carta, scegli il tipo di rifiuto, svuoti e lo sportello si richiude. Quando sono pieni, arriva un segnale direttamente alla centrale che provvede a svuotare il relativo megacontenitore.
Costo? 100 e rotti euro all'anno. Un quarto di quello che paghiamo mediamente noi.
Che il problema sia la programmazione e i progetti delle amministrazioni? Speriamo, non voglio credere che ci marcino per fare cassa con la scusa dell'inciviltà! Bisognerebbe verificare i rapporti tra comuni e municipalizzate, ma ci vorrebbe una trasmissione di Report.
Ti ringrazio Consuelo per avermi a tua volta ringraziato, ma questa non è l'ennesima denuncia, perchè il documento integrale e tutti i commenti saranno presentati a breve in consiglio provinciale e per conoscenza agli organi comunali e di informazione, e verranno chieste spiegazioni sulla situazione reale e sui progetti futuri.
Beniamino Pillitu 2 Ottobre 2010 alle 07:37
Alessia, grazie per aver specificato meglio la tua opinione, ed effettivamente alcune cause della maleducazione potrebbero essere di protesta, anche se personalmente non lo credo. E non mi sembra neanche che il problema sia circoscritto, perchè non ho mai visto da nessun'altra parte una situazione simile alle immagini del video. A parte Napoli, e qualche campeggio sovraffollato in agosto.
La soluzione comunque è già inclusa nelle disposizioni di legge in materia di rifiuti: la raccolta differenziata porta a porta deve essere affiancata da appositi centri di raccolta controllati e assistiti. Non è una mia simpatica idea, è legge. Che come al solito è stata male interpretata da molti comuni.
Ed è sempre il centro di raccolta che deve ospitare i rifiuti speciali che hai citato, vedere il centro di Decimomannu attivo da parecchio tempo. Togliendo ogni scusa e ogni possibile lamentela a chichessia. Potranno sparire allora anche i cassonetti, ma vanno effettuati i controlli e applicate le sanzioni se la situazione persiste. Nei paesi dove le leggi sono rispettate, non sono migliori i cittadini, sono migliori gli amministratori. Un italiano in Svizzera non butta in terra neanche le cicche, e in Inghilterra rispetta diligentemente le file agli sportelli.
L'obiettivo è quello di limitare al minimo indispensabile la raccolta porta a porta, che sicuramente "porta" in tasca al comune 400 euro a famiglia di media, a differenza della città di Trieste dove si parla di 100 e rotti euro circa per ogni tessera. Come fanno lo descrivo nel post precedente. Si può fare molto, ma ci vuole volontà politica, saper coinvolgere le giuste competenze, e rinunciare dell'arricchimento personale tramite appalti e favori ad amici compiacenti ma incompetenti. A Serramanna qualcuno tempo fa aveva addirittura la sfrontatezza di organizzare la festa del primo miliardo!
Per quanto riguarda il giochino interessante del vuoto a rendere, è una soluzione che dipende dalle realtà locali e dalle problematiche specifiche; come hai citato anche tu, si presta però a giochini perversi che esaltano l'interesse monetario, a discapito dell'etica e del buon servizio. Come ogni altra soluzione, va progettata, discussa ed eventualmente adattata. Mi sembra di aver sentito proposte simili per certe tipologie di rifiuti anche da noi, ne sai qualcosa?
Alessia 2 Ottobre 2010 alle 14:47
Sinceramente non ne ho sentito parlare, però secondo me sarebbe un'ottimo incentivo per fare una vera raccolta differenziata e per eliminare il problema dell'inciviltà, sia questa opera di maleducazione o di protesta.
D'altra parte, cosa c'è di meglio del rimborso in denaro per i nostri rifiuti? sottolineo che a me sembra la soluzione migliore e direi che non è nemmeno una questione locale, in quanto la maggior parte dei prodotti che consumiamo sono nazionali.
La strada da percorrere non sarebbe breve e di sicuro non priva di intoppi o di trappole poste ad arte da chi ovviamente non avrebbe più niente da guadagnarci.
Però è un nostro problema e noi dobbiamo e possiamo risolverlo, costringendo le istituzioni a svolgere al meglio il proprio ruolo di amministrazione e coordinazione di tutte le risorse in campo e facendoci portavoce di idee innovative e valide. Non è una causa persa, si può portare avanti e io sono sicura che tutti(compresi gli incivili) sarebbero ben felici di partecipare.
I cartelli.
Francamente non credo siano un valido deterrente per gli eventuali trasgressori, ma ulteriori spese per il comune. L'Italia è uno dei pochi paesi in Europa dove le leggi ci sono ma non vengono fatte rispettare. Pensi sinceramente che leggendo gli avvisi, le persone si guarderebbero dal gettare per strada i rifiuti? andiamo, sarebbe da ingenui e tu ingenuo non lo sei. Le telecamere invece, potrebbero portare all'identificazione immediata del trasgressore e se c'è una cosa che funziona bene come spauracchio è la possibilità tangibile di essere multati. nel momento che si sparge la voce che qualcuno si è beccato una multa salata, ecco che magicamente gli animi diventano sensibilissimi…
Beniamino Pillitu 2 Ottobre 2010 alle 18:34
Senz'altro la multa e le telecamere sono la soluzione migliore, ma sono punitivi.
La fase precedente, secondo studi specifici sulle tecniche pubblicitarie e di comunicazione, è proprio quella di utilizzare l'informazione con slogan e cartelli di senzibilizzazione. Serve a coinvolgere la cittadinanza, a dare un segnale di civiltà, a ricordarci che ci sono delle regole mentre distrattamente viviamo la città o il territorio.
Prove pratiche hanno evidenziato che solo con i cartelli si riscontra un 40% in meno di recidiva, cioè si convincono gli indecisi. E' chiaro che l'incivile di nascita non lo correggi, e bisogna applicare sanzioni e fare i controlli.
Sui prati e nei parchi nord europei ci sono sempre i cartelli che ti ricordano le regole, semplici, discreti e anche simpatici, e distrattamente e inconsciamente il tuo comportamento si adegua.
Lo so, da noi c'e un'avversione per i cartelli, visti come regola imposta, sono carenti addirittura i cartelli di indicazione delle località, figurati un po'! E' una questione di cultura….latitante.
Il costo poi, per una ventina di cartelli in tutto, qualche centinaio di euro, nulla a confronto del risparmio in extra lavoro di raccolta rifiuti. Vuoi mettere il peso educativo di una informazione ben fatta? E' sufficiente progettarla con le dovute precauzioni, certamente non la può decidere l'assessore di turno da solo, ma in concertazione con le associazioni e gli esperti, tenendo conto di altre realtà esistenti dove il sistema funziona.
Beniamino Pillitu 6 Ottobre 2010 alle 21:04
RESCONTO DEll'INCONTRO DI IERI IN COMMISSIONE PROVINCIALE
Sono stato invitato dagli amici dell'iniziativa SALVIAMO IL FIUME LENI, Lionello e Marino, che hanno presentato alla commissione il progetto e lo stato attuale dei lavori, con il riassunto dello studio ambientale portato avanti dai naturalisti Marco e Giusy, raccontato dalla stessa ricercatrice serramannese. Tra le fila della nostra delegazione anche Carmen, attivamente interessata alle iniziative ambientali.
Presente l'assessore all'ambiente del comune di Serramanna Giulio Cossu, e i consiglieri provinciali di Serramanna Andrea Mura e Elena Fadda, oltre ai membri della commissione e l'assessore provinciale all'ambiente.
La presentazione è stata molto interessante, accolta con interesse dalla commissione, e commentata dettagliatamente da tutti i presenti, che hanno avuto modo di esprimersi a riguardo.
Ho colto l'occasione per presentare la problematica sollevata tramite il comitato UN RIFIUTO NON SI RIFIUTA MAI, che come sapete è nato per sensibilizzare amministrazioni e cittadini sul completamento dell'operazione rifiuti differenziati, che vede molti comuni, tra cui Serramanna, ancora sprovvisto del centro di raccolta.
Qualcuno ancora non li ritiene necessari, ma ho fatto notare che sono obbligatori per legge, e la loro mancata attuazione e dovuta a carenze amministrative e malgoverno. Infatti un rappresentante della commissione ha fatto presente che il comune di Guspini ha effettivamente aperto il centro di raccolta nel momento in cui cominciava a fare la raccolta differenziata, uno dei pochi comuni virtuosi, e i risultati si vedono, perchè sia il paese che le campagne circostanti si trovano in decorosissimo stato!!!
Ho evidenziato anche la necessità, sentita anche da altri comuni e supportata da studi e ricerche, di aprire centri di raccolta anche nelle zone industriali e di traffico tra i paesi, per scoraggiare l'abbandono di rifiuti industriali e sversamenti vari da parte delle aziende, che in presenza di un centro apposito nelle vicinanze non avrebbero più motivo di sbarazzarsi irregolarmente dei rifiuti. Servizi attivi e efficenti
sono la risposta primaria per combattere l'illegalità. Poi certamente controlli e sanzioni per eventuali criminali cronici.
Ho evidenziato la necessità di fare informazione, precisa, economica e mirata, nelle scuole e nelle famiglie, per stimolare la conoscenza corretta delle normative, delle modalità, dei diritti e dei doveri in materia di raccolta differenziata.
Nonchè la nuova proposta, che mi è venuta spontanea durante la riunione, a causa della ostinazione di alcuni sul fatto che la colpa è sopratutto dei cittadini maleducati. Siccome non lo ritengo vero, ma credo che la maleducazione sia provocata da cattiva amministrazione maldestre programmazioni, ho citato un esempio pratico da utilizzare subito: CENTRI DI RACCOLTA OBBLIGATORI NEI CENTRI COMMERCIALI, E A CARICO DEGLI STESSI, INCLUSI NEI PERMESSI COMUNALI DI DESTINAZIONE D'USO DELLE AREE.
Quale soluzione migliore? Tutti noi li frequentiamo assiduamente per necessità, e diventa una comodità per tutti, cittadini, aziende appaltatrici, comuni, e lo stesso centro commerciale che ha una occasione in più di attirare clienti. Occasione molto comoda per riportare il vuoto e gli scarti nei luoghi d'acquisto, in un viaggio unico! Sopratutto per i rifiuti speciali quali batterie, copertoni, olii usati ecc.
Magari potrebbero essere realizzati in collaborazione con i comuni che potrebbero così risparmiare parecchio visto che lo stato e la regione non riecono a trasferire le competenze finanziarie in tempi di crisi!
Beniamino Pillitu 7 Ottobre 2010 alle 17:16
Ovviamente attendersi un commento scritto da parte delle amministrazioni è pura utopia, per cui nella prossima tappa cercheremo di incontrare la giunta comunale per sapere quale è il loro progetto nel lungo termine, è cosa vogliono fare per risolvere subito la situazione in attesa che la regione finanzi il centro di raccolta per cui il comune afferma di aver presentato richiesta tramite il bando di aprile 2010, che per anni non si è mai filato nessuno. Finchè la situazione non è degenerata allo stato attuale.
Ci piacerebbe sapere anche perchè non è stato previsto, come da normativa, il centro di raccolta al momento dell'avvio della raccolta differenziata, e di chi è stata la geniale idea. Se non altro per evitare di ritrovarsi amministratori poco sagaci anche in futuro. Chi sbaglia dovrebbe pagare.
Gianluca Marongiu 16 Ottobre 2010 alle 01:15
Fra i cartelli da esporre, propongo anche un modello presente in una cittadina del nord Italia riportante il seguente testo:
Chi abbandona i rifiuti oltre ad essere incivile è
TRE VOLTE COGLIONE
1) Perché li potrebbe depositare comodamente nel cassonetto all'uscita di casa.
2) Perché comunque paga la tassa sui rifiuti percui è un'ulteriore spreco.
3) Perché per quel poco che gli resta ancora da vivere potrebbe godersi un'ambiente più salutare.
Chiaramente dopo l'attivazione dell'isola ecologica…senò…
SANDRO 20 Ottobre 2010 alle 18:51
Ragazzi ho sentito che laditta che ha avuto in gestione x altri 3 mesi il lavoro di racolta rifiutti ha vinto l'appalto con un ribasso di circa il 6%. Ora io dico ma he possibile fare tutti i lavori che comprende il capitolato di appalto e garantendo il perfetto svolgimento del servizio + garanzie dei posti di lavoro e mensilita' regolari x gli operai che ci lavorano????
Gianluca Marongiu 21 Ottobre 2010 alle 15:07
E' chiaro che non è possibile… E questo lo sa pure chi fa l'appalto!
SANDRO 21 Ottobre 2010 alle 15:39
Per cui chi publica un appalto gia'" BASSO" di partenza nel prezzo, piu' ci si mette chi partecipa al bando facendo ribassi, non ci dobbiamo scandalizare se i lavori non vengono svolti in parte o i servizi che devono essere svolti quotidianamanter, non vengono garantiti perche la ditta che vince l'appalto non puo garantire il normale svolgimento dei lavori per causa importo basso dell'appalto o cosa piu' grave per ribasso da parte della ditta per poterssi aggiuducare il lavori. E cosa ancora piu' grave se le mensilita' dei lavoratori non vengono pagate puntuali, o peggio qualche lavoratore rischia di rimanene senza lavoro perche la ditta non puo garantirle la sua mensilita'.
SANDRO 25 Ottobre 2010 alle 17:12
Oggi ho saputo che la s.am sardinia ambiente la ditta che si occupa del ritiro dei rifiuti, non ha fatto lavorare 5 operai " non li ha assunti" che stanno lavorando da piu' anni nel comune di Serramanna perche' non hanno firmato "giustamente" il contrato di lavoro perche' …. non conforme con importi e spettanza varie….. in base al contrato nazionale . Ora io dico il ribasso dell'appalto da parte dalla ditta era gia' preventivato x non assumere questi operai???? e il comune cosa fa'?????