Parla il sindaco dopo il decreto di Napolitano sul ricorso dell’opposizione
di 24 Dicembre 2010 00:16 Letto 6.074 volte7
Da L’Unione Sarda del 22 dicembre 2010, articolo di Ignazio Pillosu.
«Commissioni allargate? Vedremo»
Marongiu: dalla minoranza solo atteggiamenti strumentali

Il decreto del presidente della Repubblica che “cancella” le commissioni consiliari comunali non cambia la posizione, e l’opinione, della maggioranza di centrosinistra di Serramanna. All’indomani del pronunciamento del presidente Napolitano, che ha accolto il ricorso della minoranza consiliare sulla composizione numerica delle commissioni, la Giunta in carica boccia ancora «l’atteggiamento strumentale dei gruppi d’opposizione, tendente a moltiplicare la rappresentanza assegnata dall’elettorato».
IL SINDACO Sandro Marongiu, sindaco di Serramanna, fa una premessa: «Rispettiamo il parere del Consiglio di Stato e del presidente della Repubblica». Il chiarimento: «Il nostro obiettivo era di creare commissioni snelle, che potessero funzionare e quello della minoranza è solo un artificio che non aiuta l’operato dell’amministrazione». In riferimento alla decisone della minoranza di creare tre gruppi diversi: «È solo un modo per ostacolare il lavoro delle commissioni. Tutti sanno che i cinque dei sei consiglieri provengono dalla medesima lista, con un candidato a sindaco che ha perso le elezioni e un medesimo programma elettorale: ora sono frazionati in tre gruppi ma nei fatti sono un solo gruppo».
L’ASSESSORE Salvatore Cadau, assessore alla Cultura: «Non si deve dimenticare che uno di loro, Mattia Pani, è stato eletto nella nostra lista, è uscito dalla maggioranza solo perché non ha avuto la poltrona che cercava».
IL DECRETO Il decreto del presidente della Repubblica, su parere del Consiglio di Stato, è arrivato a due anni mezzo dal ricorso straordinario presentato dai consiglieri di minoranza (Mattia Pani, Barbara Steri, Sandro Buccoli, Sandro Pillitu, Vincenzo Carboni e Giorgio Caboni) che lamentavano la presenza di soli due consiglieri nelle commissioni invece di tre: uno per ogni gruppo. «L’esclusione di rappresentanti dei tre gruppi di minoranza a tutte le tre commissioni permanenti, è contraria al rispetto del criterio di proporzionalità nella composizione delle Commissioni, fissato dal Regolamento comunale che stabilisce che deve essere assicurata la presenza di tutti i gruppi in ogni commissione», si legge nel parere del Consiglio di Stato allegato al decreto emesso da Napolitano. Ricorso accolto e commissioni da rifare. «Commissioni allargate a nove consiglieri? Questo si vedrà, dobbiamo ancora valutare se questa è la soluzione», conclude Marongiu. Una dichiarazione che denota una certa resistenza ad allargare le commissioni.

samuele pinna 24 Dicembre 2010 alle 15:53
"L’ASSESSORE Salvatore Cadau, assessore alla Cultura: «Non si deve dimenticare che uno di loro, Mattia Pani, è stato eletto nella nostra lista, è uscito dalla maggioranza solo perché non ha avuto la poltrona che cercava»"
Ce ne fossero di più di persone preparate come Pani… non ci ritroveremo con certi assessorati dalle assegnazioni alquanto discutibili e senza senso…
Fabio Onnis 26 Dicembre 2010 alle 22:10
Ogni riferimento a persone reali è PURAMENTE casuale.
Carmen 18 Gennaio 2011 alle 21:10
Come al solito il Sindaco in carica, ma soprattutto il potere che egli rappresenta, è restio ad onorare e rispettare le pronunce di chi è al di sopra di lui per legge non per puro protagonismo nell'emettere sentenze e decreti! Ancora una volta di fronte a un decreto del PdR risponde:" si vedrà", non ha capito che la soluzione la impone chi ha emesso il decreto non di certo lui e la maggioranza. Gli è proprio difficile rispettare le regole. Ma anche questa volta ci sarà il miracolo o la magia!
A Serramanna 30 Marzo 2011 alle 15:36
Articolo dell'Unione Sarda, di Ignazio Pillosu:
Consiglio, svolta in Commissione
Elena Fadda: pronti a nominare i consiglieri
Il Consiglio di Stato aveva rilevato che «l'esclusione di rappresentanti dei tre gruppi di minoranza da tutte le tre commissioni permanenti è contraria al rispetto del criterio di proporzionalità fissato dal regolamento comunale».
Nelle nuove commissioni consiliari di Serramanna – sciolte qualche mese fa dal presidente della Repubblica dopo il ricorso dell'opposizione – mancano solo i nomi. «Sono già in agenda e giovedì prossimo provvederemo alla nomina ufficiale», anticipa Elena Fadda, dopo il consiglio comunale che ha deliberato l'adeguamento del numero dei componenti delle commissioni, così come prescritto dal decreto del Presidente Giorgio Napolitano.
IL RICORSO A portare l'attenzione del capo dello Stato sulla vicenda della composizione numerica delle commissioni era stata la minoranza di centro destra in consiglio comunale, un anno fa. «Lo statuto prevede che tutti i gruppi di minoranza siano rappresentati nelle commissioni», era la richiesta dei sei consiglieri, divisi in tre gruppi distinti, che lamentavano la presenza «di soli due rappresentanti in ogni commissione». Il ricorso al presidente della Repubblica aveva portato al clamoroso scioglimento. «L'esclusione di rappresentanti dei tre gruppi di minoranza da tutte le tre commissioni permanenti è contraria al rispetto del criterio di proporzionalità nella composizione delle commissioni fissato dal regolamento comunale che stabilisce che deve essere assicurata la presenza di tutti i gruppi in ogni commissione». Il parere del Consiglio di Stato era stato, a novembre 2010, il caposaldo del decreto emesso da Napolitano.
LA SVOLTA Qualche giorno fa il consiglio comunale ha dato esecuzione al decreto, portando il numero dei componenti le commissioni da 6 (4 della maggioranza e due della minoranza) a 9 (6 a 3). Ma nella maggioranza c'è chi non ha digerito la presa di posizione di Mattia Pani e soci. «Nonostante la nostra volontà di confronto e partecipazione, di fatto la minoranza ha ostacolato il lavoro delle commissioni», dice Alberto Palmas, assessore dei Servizi sociali (Prc). E aggiunge: «La maggioranza ha sempre dato piena disponibilità a collaborare, con questa modifica ci auguriamo che finalmente tutti possano dare il loro contributo».
IL PRESIDENTE Elena Fadda, presidente del Consiglio e garante dei diritti di tutti i consiglieri: «Abbiamo preso atto del parere del Consiglio di stato modificando la delibera impugnata. Il Consiglio comunale già dalla prossima seduta potrà avere operative le sue commissioni. «Dopo questo passaggio in Consiglio è necessario che i nominativi dei consiglieri da inserire nelle commissioni pervengano al più presto», interviene Gianfranco Farris, capogruppo di maggioranza, «da parte nostra siamo pronti a nominare i nostri rappresentanti». Il varo delle commissioni giovedì prossimo.
SANDRO PILLITU 31 Marzo 2011 alle 00:54
GIA' TROPPE VOLTE FINO A ORA HO POTUTO CONSTATARE COME SINDACO, ASSESSORI E CONSIGLIERI DELLA MAGGIORANZA CONTINUINO A SOSTENERE CHE FINO AD ORA LE COMMISSIONI NON ABBIANO POTUTO FUNZIONARE PER VIA DELL'OSTRUZIONISMO DEI CONSIGLIERI D'OPPOSIZIONE, MA CIO' E' UNA COLOSSALE BUGIA E FA PARTE DELLA SOLITA STRATEGIA VOLTA A SCREDITARE GLI ALTRI E NASCONDERE LA MANIFESTA INCAPACITA' DI GOVERNARE ANCHE UN PICCOLO PAESE QUALE E' SERRAMANNA. LA REALTA' E' CHE LE COMMISSIONI ISTITUITE NEL FEBBRAIO 2008, OPERATIVE FINO AL PRONUNCIAMENTO DEL CAPO DELLO STATO, QUINDI PER QUASI TRE ANNI, COMPOSTE DA 4 ELEMENTI DELLA MAGGIORANZA, PERCIO' SNELLISSIME E EVIDENTEMENTE ANCHE SENZA CONTRASTI, NON HANNO MAI FUNZIONATO, E NON PERCHE' SIANO STATE OSTACOLATE DALLE MINORANZE, MA SEMPLICEMENTE PERCHE' NON FREGAVA A NESSUNO FUNZIONASSERO, PROVA NE SIA LE VOLTE CHE LE TRE COMMISSIONI PERMANENTI SI SONO RIUNITE. HO CHIESTO E AVUTO COPIA DELLE SEDUTE DELLE COMMISSIONI, E CON GRANDE STUPORE HO CONSTATATO CHE LE TRE COMMISSIONI SI SONO RIUNITE UNA VOLTA PER ELEGGERE PRESIDENTE E VICE, ALCUNE VOLTE CONVOCATE E ANDATE DESERTE PER MANCANZA DEL NUMERO LEGALE, ALLA FACCIA DELLA SNELLEZZA (NON SONO RIUSCITI NEPPURE AD AUTOCONVOCARSI), IN ALTRE 2 O 3 OCCASIONI SONO RIUSCITE A RIUNIRSI SENZA DECIDERE NIENTE DI IMPORTANTE SE NON PRENDERE ATTO DI SITUAZIONI SCONTATE, E ADDIRITURA UNA, QUELLA PRESIEDUTA DALLA CONS. MEDDA SI E' RIUNITA SOLTANTO PER L'ELEZIONE DI PRESIDENTE E VICE, SE AGGIUNGIAMO IL FATTO CHE UNA HA PERSO IL PRESIDENTE PER DIMISSIONI FORZATE (CONS FADDA), IL QUADRO E' COMPLETO. INSOMMA SI SONO RIUNITE IN TOTALE 10 VOLTE IN 3 ANNI!. MI CHIEDO PERCIO' COME SI POSSA ACCUSARE CHI NON ERA PRESENTE, LE MINORANZE, DI AVERE OSTACOLATO IL LAVORO DELLE COMMISSIONI. CREDO SEMPLICEMENTE CHE NON CI SIA NESSUNO NELLA MAGGIORANZA CHE AVESSE QUALCOSA DA PROPORRE O DA PORTARE IN DISCUSSIONE, COME DEL RESTO AVVIENE IN CONSIGLIO, DOVE SE NON INTERVENGONO I CONSIGLIERI DEI GRUPPI D'OPPOSIZIONE, NESSUNO SEMBRA ABBIA UN OPINIONE.
A Serramanna via Fac 2 Maggio 2011 alle 15:19
Vedasi deliberazione 6 / 2011, con la quale si riconfermano i punti 1. e 3. della parte dispositiva della deliberazione del
Consiglio comunale n. 5 del 21/2/2008 e si fissa la composizione massima delle Commissioni Consiliari permanenti nel numero di 9 (nove) Consiglieri Comunali, dei quali n.6 (sei) designati dal/dai Capo Gruppo della maggioranza e n.3 (tre) designati dal/dai Capo Gruppo della
minoranza. Cfr. http://www.comune.serramanna.ca.it/uploads/Delibe…
A Serramanna via Fac 2 Maggio 2011 alle 15:20
Vedasi inoltre la deliberazione 12 / 2011, con la quale sono stati nominati i componenti delle Commissioni Consiliari. Cfr. http://www.comune.serramanna.ca.it/uploads/Delibe…