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Chiusa Via Eleonora d’Arborea

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da L’Unione Sarda del 24 febbraio 2011, di Ignazio Pillosu.

Una strada chiusa al traffico, via Eleonora d’Arborea, e una mezza dozzina di edifici sottoposti ad ordinanza di ripristino e messa in sicurezza. A Serramanna, dopo i crolli che hanno interessato alcune vecchie abitazioni nel centro storico, si corre ai ripari. Chiaro l’obiettivo: tutelare l’incolumità pubblica in primis, e salvaguardare il patrimonio architettonico del nucleo storico del centro abitato, costituito dalle caratteristiche case in ladiri.

Il sindaco Alessandro Marongiu ha così emesso sette diverse ordinanze che obbligano i proprietari a risanare gli edifici per evitare altri crolli.
Da via Albania a via Cagliari, passando per via Vittorio Veneto, via Beatrice, via Grandi e via Roma: gli atti del primo cittadino, dietro il freddo linguaggio tecnico che obbliga «a chiunque ne abbia titolo, proprietario o inquilino, alla conservazione o alla vigilanza dell’edificio e ad effettuare i lavori necessari per rimuovere gli eventuali pericoli per la pubblica incolumità derivanti da possibili crolli», si cela il timore che possa davvero scapparci la tragedia.

A Serramanna, solo per restare agli ultimi mesi, i crolli nel centro storico erano stati due. Il 24 dicembre dello scorso anno era crollata una vecchia palazzina in mattoni crudi in piazza Matteotti. Il tetto in ladiri della costruzione era venuta giù per effetto delle infiltrazioni dovute alle piogge copiose e all’incuria. La stessa ragione del crollo, il 15 gennaio scorso, avvenuto tra via Serra e via D’Arborea. A venire giù, in quella circostanza, era stata ancora una casa agricola in ladiri. Entrambi gli edifici erano disabitati e la caduta non aveva per fortuna fatto danni alle persone, ma se nel primo caso le macerie erano finite nel piccolo giardino interno, nel secondo (la casa era costruita a fronte strada) le tonnellate di legname e terra avevano invaso parte della carreggiata. Nel momento del crollo, in pieno giorno, nessuno transitava la sotto e solo per caso non fu tragedia. Lo scampato pericolo deve avere messo in allarme il sindaco Marongiu che ha diramato le ordinanze. «Questi edifici», scrive il sindaco nelle ordinanze, «oltre ad essere disabitati, versano in uno stato precario tale da causare pericolo per la pubblica e privata incolumità».

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Commenti (2)

  1. e giusto cosa ha fatto il sindaco , ed vero tante case a serramanna stanno cadendo ed giusto renderel piu forti continua cosi signor sindaco

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  2. è giusto che vengano messe in sicurezza ma…..i mezzi economici per farlo?purtroppo sono spese ingenti che molti di noi nn possono affrontare….vorrei attirare l'attenzione di chi ha offeso e criticato l'operato dei proprietari della casa crollata,forse qualcuno di voi ora si trova ad dover affrontare delle spese nn preventivate,forse nn ne avete i mezzi economici….ora fate quello che vi è stato chiesto senza batter ciglio!

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