Recupero della casa campidanese Mancosu – Maccioni a Serramanna
di 20 Febbraio 2011 09:50 Letto 13.019 volte6
La casa oggetto del recupero, ascrivibile al tipo edilizio di casa campidanese a doppia corte, è situata nel centro storico di Serramanna in via Serra n. 55 cui si affaccia caratterizzata da un portale ad arco “a tutto sesto” di mattoni in terra cruda, la cui larghezza corrisponde, esattamente, in quel punto, a quella del lotto, che si espande all’interno lungo il cortile; cortile lungo una quarantina di metri, che si allarga in prossimità del corpo principale dell’abitazione. A ridosso del muro di recinzione, orientato a nord-ovest vi erano i ruderi di piccole stalle e del pagliaio, mentre in direzione est si accedeva al magazzino del vino appoggiato al corpo principale.
L’abitazione su due livelli si articola in un loggiato, composto da tre piccoli archi in mattoni cotti a sesto ribassato (costruiti intorno al 1920) e il corpo principale articolato su due stecche e collocato in posizione retrostante; la cantina ed alcune stalle erano raggiungibili dal cortile posteriore. La costruzione è costruita in mattoni di terra cruda, i solai in legno, il tetto in coppi sardi sull’incannicciato; i pavimenti del piano terra, per lo più sostituiti intorno al 1920, erano di mattonelle cementizie a motivi decorativi; il pavimento del loggiato in cemento. Il cortile anteriore conserva ancora l’acciottolato.
L’intervento di recupero, opera dei progettisti Lucio Ortu e Carlo Pillola, non è stato semplice, in quanto la costruzione prima dell’intervento si presentava in uno stato fatiscente, infatti la parte posteriore era completamente crollata mentre il corpo comprendente il loggiato e le prime due stanze retrostanti si mostrava ancora integro nelle sue forme, nonostante presentasse pesanti degradi strutturali. Si è intervenuti sull’edificio con un approccio di restauro conservativo limitatamente alle parti che non presentavano problemi di staticità, mentre per le altre si è provveduto alla ricostruzione nel rispetto delle tecniche e dei materiali tradizionali, con l’utilizzo di tecnologie innovative e compatibili.
Il programma conservativo, ha previsto il consolidamento delle opere murarie, al completo rifacimento del vespaio e delle pavimentazioni, e della copertura, con una soluzione a tetto ligneo ventilato. Particolare interesse ha assunto la soluzione adottata per il rifacimento del vespaio, secondo i principi della bio-architettura, caratterizzato da una serie di cunicoli di aerazione realizzati con la posa di blocchi in laterizio (opportunamente distanziati tra loro di uno o due centimetri per agevolare la ventilazione dei canali e la continuità tra questi e l’aria presente tra il pietrame) su un magrone in calcestruzzo, previa stesura di guaina per evitare la risalita dell’acqua dal terreno.
Innovativa anche la soluzione adottata per il rifacimento della copertura, completamente ricostruita con strutture in legno nuove e di recupero trattate con soluzioni di sali di boro (aventi funzione fungicida, antitarlo, antimuffa e ignifuga).
Fonti:
(Collana: I manuali del recupero dei centri storici della Sardegna)
Il manuale tematico della terra cruda
Ed. Dei
di Achenza Maddalena, Sanna Ulrico
Paolo Casti 7 Marzo 2011 alle 20:12
che strano non leggere neppure un commento…
eppure se l'avesse scritto una qualsiasi Svetlana dell'Institut Polytechnique nazionale de Nancy quale esmpio di recupero edilizio son sicuro che questo articolo avrebbe trovato ben altra accoglienza… come quello scritto da Karolina Nowakowska (alias "deu attottu")… e vabbè…
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Anna 7 Marzo 2011 alle 21:47
Vabbè che con il senno di poi……però un pensierino l'ho fatto mi sembrava di leggere il tuo libro….in effetti ho creduto che avesse scopiazzato dal tuo libro!!!
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davide btz 8 Marzo 2011 alle 02:54
praticamente te la suoni e te la canti =D
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giorgia mascia 8 Marzo 2011 alle 20:14
sai cos'è Paolo…? Che dovresti smetterla di fare il sarcastico, perchè te l'abbiamo detto in tutte le salse in tutti i modi, in tutti i laghi che ci piacciono i tuoi articoli,cosa dobbiamo fare di più? L'articolo firmato
karolina Nowaetcc ci ha incuriosito ,e se l'avessi firmato tu ci sarebbe piaciuto lo stesso. Con l'umorismo sei più simpatico, con il sarcasmo stai allontanando le persone . Ti stimo Giorgia
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Anna 8 Marzo 2011 alle 23:39
Sono d'accodo con Giorgia, ho letto l'articolo e confesso che stavo per fare un intervento sui miei sospetti in quanto intuivo l'impronta dell'autore. Credo che tante persone anche se non si esprimono leggono volentieri i tuoi articoli e allora ti chiedo do sorprenderci con le tue ricerche e i tuoi approfondimenti.
Mi piace anche la proposta sui personaggi illustri di Serramanna. Io ho inviato una mail che spero abbia avuto consenso anche se un tiepido:chissà potrebbe essere un buon inizio….
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Paolo Casti 9 Marzo 2011 alle 09:51
Grazie Giorgia, prendo e porto a casa. Grazie per la stima, cercherò di far parlare solo i miei articola da ora in poi. A presto
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