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Sa justitia de Serramanna: il Parco delle Rimembranze

di admin Letto 11.590 volte3

di Paolo Casti

Piazza Matteotti di Serramanna come è Oggi.

Nel “Vocabolario sardo-italiano e italiano-sardo coll’aggiunta dei proverbi sardi” di Giovanni Spano dell’anno 1852, alla pagina 43 troviamo il proverbio: «Sa justitia de Serramanna» con relativa spiegazione: La giustizia di Serramanna. Cioè severa e terribile, si ha per tradizione che in questo villaggio ne appicarono in una volta 35.

Il Parco della Rimembranza
Il Parco della Rimembranza

Alla confluenza tra la Via Roma, Via Serra e la Via Rinascita, dove attualmente c’è la parte di Piazza Matteotti con la fontana, un tempo era chiamato Parco delle Rimembranze; era un piccolo appezzamento di terreno di forma triangolare, alberato, che ospitava un eucalipto per ogni serramannese caduto nella prima guerra mondiale. Sessantuno alberi erano stati piantati dagli scolari per la festa degli alberi, ognuno dei quali testimoniava ai vivi il sacrificio di un compaesano morto per la patria. Ad onor del vero, gli alberi erano solo sessanta perché uno, nonostante i ripetuti tentativi, non si riuscì mai a farlo attecchire, pare il punto fosse proprio quello in cui si ergeva il palo del patibolo.

Leggenda e proverbi a parte, la verità è che fino a circa la metà del secolo scorso, nel 1890 è stata abolita in Italia la pena di morte, venivano eseguite qui le pene capitali; ed i criminali, fossero serramannesi o dei paesi vicini, saldavano qui i loro conti con la giustizia.

Il 27 luglio 1854, in nome di Sua Maestà Vittorio Emanuele II Re di Sardegna, la Corte d’Appello di Cagliari, ha emanato quella che si ritiene sia stata l’ultima condanna a morte eseguita a Serramanna.

Con sentenza del 29 settembre 1854 (che si può vedere nell’immagine in basso), la stessa Corte rigettava il ricorso dei condannati rendendo esecutiva la pena capitale “condanna i predetti…. alla pena di morte da eseguirsi nel luogo del reato, colla perdita dei diritti civili, indennità verso gli eredi della grassata e nelle spese, mandando restituirsi ai medesimi i denari sequestrati e stamparsi, pubblicare ed affiggersi la presente nei modi e luoghi soliti“, pare però che l’esecuzione venne eseguita nella casa degli stessi condannati, dato che si stava già abbandonando l’esecuzione esibita in pubblico.

Sentenza del 29 settembre 1854

L’ombra della morte tuttavia per molto tempo ha sovrastato questo luogo e le vecchiette passando facevano il segno della Croce, fino agli anni ’60, quando tagliati gli alberi e asfaltate le strade quel luogo fece spazio ad un distributore di benzina.

Anni '60
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Commenti (3)

  1. che storia agghiacciante!!

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