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Bonaventura Pinna: grande figura antifascista

di admin Letto 7.313 volte7

di Paolo Casti

Bonaventura Pinna nacque ad Arbus l’11 Novembre 1893.
A poco più di vent’anni partecipa alla prima guerra mondiale, nelle fila della Brigata Sassari, e nel primo dopoguerra lavora come operaio nella miniera di Gennamari ad Ingurtosu, ma dopo un certo lasso di tempo viene licenziato perché sospettato di essere
un pericoloso sovversivo.

 

Bonaventura Pinna
Bonaventura Pinna

Da questo momento, iniziano i soprusi e le angherie ai danni del Pinna; in Sardegna, come in tutta Italia il fascismo si spargeva indisturbato. Bonaventura prendendo coscienza della sua situazione personale e collettiva, inizialmente aderì al Partito Socialista, e
successivamente al Partito comunista d’Italia, creando ad Arbus, la prima sezione del Partito Comunista.
Nel frattempo si sposò e si trasferì a Serramanna, grazie al supporto economico dei suoceri. Anche a Serramanna la situazione economica non era delle più rosee. Grazie al suo impegno e al suo marcato spirito antifascista si fece promotore di alcune lotte operaie, esponendosi troppo alle autorità di polizia fascista, che lo avevano indicato come un pericoloso sovversivo e sobillatore di pericolose rivolte sociali.

 

Bonaventura continuò nonostante tutto ad occuparsi della gravosa situazione operaia, creando anche Serramanna una sede del Partito comunista, divenendone segretario politico; partecipò, in qualità di delegato, al primo Congresso regionale dei comunisti sardi, che ebbe luogo a Quartu Sant’Elena in località Is Arenas, il 26 Ottobre 1924, assieme ad Antonio Gramsci.

Nell’estate del 1943, il 25 luglio, fu arrestato, mentre ascoltava Radio Londra; minacciato di fucilazione senza processo, come spia, perché gli inquirenti del controspionaggio scoprirono  che l’apparecchio era anche trasmittente, e l’8 settembre 1943 fu liberato senza conseguenze.

Dal 1946 al 1970, per ben 5 legislature, ricoprì la carica di consigliere comunale al Comune di Serramanna.

Bonaventura Pinna, straordinaria figura di generosità e altruismo, morì nel 1972, e dovrebbe essere preso ad esempio dalle giovane generazioni come esempio di rettitudine e impegno sociale.

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Commenti (7)

  1. Interessante come sempre Paolo! Grazie mille 😉

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  2. grazie Samuele

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  3. Mio bisnonno…..orgoglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  4. bravo Ignazio, fai bene ad esserne orgoglioso 🙂

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  5. doveroso omaggio nel libro 'Serramanna insolita vol. 2'

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  6. Ieri il curatore della biblioteca gramsciana ha raccontato di lui e dell'episodio in cui ha conosciuto Gramsci. Da Serramanna a Cagliari travestito da ciclista per non farsi riconoscere .poi l'incontro in un campo in mezzo alle "crasure" di fichi d'india .Tutti schedati !!!

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