Serramanna: città d’arte?
di 17 Marzo 2012 12:19 Letto 4.414 volte7
Su questo sito sono stati pubblicati diversi articoli riguardanti luoghi e monumenti d’interesse artistico-culturale a Serramanna, come ad esempio:
- Serramanna: un paese da scoprire – scritto il 9 maggio 2010
- Restauro di statue e arredi sacri della Chiesa di Santa Maria – scritto il 2 luglio 2010
- La necropoli punico-romana di Su Fraigu – scritto il 18 gennaio 2011
- L’ex Chiesa di San Sebastiano – scritto il 25 gennaio 2011
- Turisti a Serramanna – scritto il 13 febbraio 2011
- Gita turistico-culturale a Serramanna – scritto il 3 marzo 2011
- A proposito della chiesa di San Leonardo: cosa è stata per il nostro paese e per la nostra comunità? – scritto il 21 gennaio 2012
L’Unione Sarda del 5 marzo u.s., a pag. 17, pubblica:
“Nel Medio Campidano nasce l’elenco delle località turistiche e delle città d’arte”, ben 22 paesi sui 28 totali facenti parte della provincia. Scorro velocemente i nomi andando alla ricerca di Serramanna, sicura di trovarla. Ma non ce n’è traccia. Certo, la nostra non è proprio una località “turistica” ma, in quanto ad “arte” e beni storici non siamo secondi a nessuno di molti dei comuni citati. Ma i nostri amministratori lo sanno? Sorge legittimo il dubbio.
Sicuramente non è stata la carenza di elementi artistici a determinare l’esclusione del nostro paese dal suddetto elenco.
Un’altra occasione persa per il nostro paese è la mancata partecipazione al bando pubblico per la richiesta di “Contributi agli enti locali per interventi di restauro di beni culturali di rilevante interesse artistico, storico, archeologico ed etno-antropologico della Sardegna”, previsti dalla legge regionale 14/2006: nell’elenco dei comuni ammessi figurano i nostri vicini Villasor e Samassi, con l’assegnazione di 200.000 euro ciascuno.
Che c’entri l’insipienza o il lassismo di chi dovrebbe tutelare e promuovere la nostra identità?
giorgia mascia 17 Marzo 2012 alle 13:55
che tristezza……….
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davide btz 17 Marzo 2012 alle 14:40
alcune raccolte recenti sul nostro paese:
– “Serramanna insolita”, il libro su Serramanna
– Serramanna Insolita Vol. 2
– Serramanna: Piccole note sulla storia e su alcuni monumenti del paesone
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Elisa Lasio 17 Marzo 2012 alle 15:10
E' veramente un peccato, il primo articolo qua citato l'ho scritto due anni fa in riferimento ad una ricerca svolta per la realizzazione di un progetto intitolato "Serramanna: un paese da scoprire" volto alla promozione del nostro paese come destinazione turistica.
Tra i vari progetti realizzati dagli studenti di Scienze del Turismo quello di Serramanna è stato scelto per una presentazione pubblica (https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash2/38211_1484636486318_1546062574_1547080_8084739_n.jpg) a cui hanno partecipato vari rappresentanti del nostro territorio.
Il progetto è stato scelto perchè ritenuto realizzabile nel breve periodo, ci sono state tante belle parole ma a distanza di due anni nulla è stato fatto, mi chiedo se sia passato nel dimenticatoio…
… comunque quello che volevo dire è che Serramanna ha tutte le potenzialità come località turistica e nel mio piccolo penso di averlo dimostrato, sta poi a noi crederci e far sentire la nostra voce!
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Paolo 17 Marzo 2012 alle 19:50
sta poi a noi crederci e far sentire la nostra voce…. a noi, chi? NOI la nostra voce e i nostri scritti li abbiamo resi noti… io credo spetti a qualcun altro fare la voce grossa….
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Elisa Lasio 18 Marzo 2012 alle 13:46
Paolo sono d'accordo, senza ombra di dubbio spetta a qualcun'altro fare "la voce grossa", ma il fatto che poi questa venga a mancare non è una giustificazione per stare zitti e buoni a guardare..
In ogni caso quello a cui mi riferivo con quella frase era un altro concetto: per proporre a un esterno un territorio come prodotto turistico è necessario che prima lo si veda all'interno come tale; a Serramanna non tutti conoscono la storia del proprio paese, i suoi beni artistici e archeologici e la loro importanza e potenzialità.
E attenzione, questa non vuole essere un'offesa nei confronti di nessuno, io per prima ad esempio sin da bambina ho sempre visto Sant'Angelo come chiesa antica del nostro paese ma, fin quando la mia curiosità non mi ha portato a interessarmi in prima persona e a cercare di mia volontà più informazioni, non sapevo che all'interno fosse stato allestito un Museo delle Tradizioni Religiose!
Poi potrò sbagliarmi, però io su questa constatazione ho basato il mio progetto: ho proposto ad alcune classi delle scuole elementari un piccolo e semplice questionario sulla storia e le attrazioni del loro paese e sulla base di questi dati ho poi (ipoteticamente) realizzato un prodotto che, per cominciare, fosse destinato proprio a loro e quindi alla sensibilizzazione dei compaesani.
Comunque mi sono di nuovo dilungata troppo e mi sono allontanata da quello che volevo dire: altri prima di me hanno mostrato interesse per queste tematiche e spesso si sono arresi e/o hanno smesso di credere nelle loro idee, forse io per prima come nota la mia Professoressa ogni volta che mi chiede notizie sul progetto e vede il mio iniziale entusiamo ormai spento.. il "sta a noi" è sicuramente prima di tutto una critica personale ma rivolta anche a chi, come me, si è sentito o si potrà sentire scoraggiato.
Siamo tutti noi serramannesi i primi a dover credere nelle potenzialità del nostro paese sennò non è possibile comunicarle ad un esterno!!
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Paolo 17 Marzo 2012 alle 19:54
Manuela, hai dimenticato di citare l'articolo:
Monumento ai Caduti: forse non tutti sanno che… del 13 novembre 2010
non solo perchè l'ho scritto io, ma perchè credo sia un signor monumento 🙂
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Manuela Ortu 17 Marzo 2012 alle 22:37
Caro Paolo, non ho dimenticato niente nè volevo sminuire nessuno, ma ho semplicemente citato alcuni dei tanti articoli significativi sulle peculiarità storico-artistiche del nostro paese così ben conosciute da noi cittadini, ma evidentemente ignorate o non ritenute degne di considerazione da chi dovrebbe tutelarle. La tua precisazione non fa altro che allungare l'elenco delle motivazioni che renderebbero possibile questo importante riconoscimento, nonchè aggravare il peccato di omissione dei nostri rappresentanti.
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