TRENITALIA e… scherzi a parte
di 18 Aprile 2012 18:34 Letto 5.076 volte4
Da alcuni anni mi capita di dover ricorrere spesso al treno come mezzo per spostarmi sul territorio, soprattutto per raggiungere Cagliari. Lo farei sempre volentieri se non fosse che, ahimé!, sono stata più volte costretta a rinunciare ai miei programmi o a modificarli, se non annullarli, per le improvvise soppressioni o modifiche degli orari stabiliti. E se accettiamo lo stravolgimento causato dagli scioperi (preannunciati, comunque, per tempo), non si riesce a capire i cambi d’orario o, peggio, la soppressione del servizio annunciati nell’imminenza della prevista partenza del treno.
Le proteste dei pendolari sono, ormai, un rituale scontato. Oltre il laconico, impersonale, impudente “Ci scusiamo per il ritardo”(o balle simili), vorremo che TRENITALIA ci dicesse, attraverso la Stampa o la TV, mettendoci anche la faccia, il perché e il percome sulle nostre giornate di pendolari sia costantemente in agguato il disservizio.
E, invece, che fa TRENITALIA? Imperterrita, continua a propinarci gli spot più provocatori, come “Trenitalia: la scelta più conveniente che c’è”.
Peccato che, per noi Sardi, ci sia poco da scegliere! E quando quel vecchio treno, spesso non proprio lindo, per il quale abbiamo pagato l’abbonamento o obliterato il biglietto, ti lascia a terra, che fai? Sorridi per lo scherzo e… via?
È vero, saremo “pocos, locos y mal unidos”, ma ci siamo, anche se, qualcuno, di tanto in tanto, ci prova a farci sparire dalla carta geografica. Perciò diciamo a TRENITALIA che, se dobbiamo ospitarla sul nostro isolotto, pretendiamo servizi efficienti, così come pretendiamo che il nome delle località toccate dal servizio (o disservizio) ferroviario sia scandito come si deve.
Perché, a qualcuno potrà apparire pretenziosa la protesta, se il treno è diretto a Carbonia-Serbarìu (accento tonico sulla
ì), non può essere che per ignoranza di chissachì debba arrivare a Carbonia-Serbàriu (accento tonico sulla à). Anche in queste, che non sono poi piccolezze, vogliamo essere rispettati.
E, se per questi disguidi linguistici, possiamo accusare TRENITALIA di ignoranza e superficialità, ben diversa è la nostra rimostranza verso quei Sardi (per esempio gli assessori regionali ai trasporti e al turismo) che dovrebbero pretendere il rispetto anche di queste “piccolezze”.
La storia millenaria della Sardegna è piena di piccole e grandi offese, non sempre riparate; ma, si sa, i Sardi sono molto pazienti…
Intanto, in attesa della doverosa rettifica del toponimo storpiato da TRENITALIA, sottolineo che per noi Sardi. “s’erbàriu” (questa è la grafia del nome pronunciato dagli speaker di Trenitalia) è un “lìburu chi contenit una regortat di erbas siccas”(dal Dizionariu sardu-italianu di V. Porru).

Daniela 18 Aprile 2012 alle 20:30
Concordando con le sacrosante proteste per soppressioni improvvise,disservizi ,ritardi ecc.ecc., per onestà vorrei precisare che l'errore di accento per Carbonia Serbarìu è dovuto ad un difetto od impossibilità del sistema degli annunci e sono stati fatti tanti tentativi e cercato di impostare l'annuncio in cento e più modi senza risultato ( infatti il tutto è regolato da un computer, non è la voce di uno speaker e tantomeno di Trenitalia ), per cui tutta la mia solidarietà ai pendolari, lo sono anch'io, ma quando facciamo una critica almeno facciamola con cognizione di causa…
marino carcangiu 18 Aprile 2012 alle 22:36
Io non so se la voce sia prodotta autonomamente da un ( automa ) computer, so che però possono essere registrate voci umane con accenti gravi acuti o circonflessi corretti ( come la buona prassi linguistica non solo francese insegna ) o che pronuncino Cagliari come Cagliari e non Cag- liari e Chilivani come tale e non Cilivani; il problema vero è che Trenitalia in Sardegna fa il bello e il cattivo tempo, sempre col ricatto di mollare il trasporto regionale, perchè la Regione Sardegna è IMBELLE e l'assessore regionale ne è la massima espressione ( flotta trenistica regionale? ) e non è capace di imporre un contratto di servizio che soddisfi le esigenze di mobilità dei cittadini sardi. A quando Serramannà?
lello mattei 19 Aprile 2012 alle 09:15
Non ho la sfortuna di utilizzare i servizi di" trenitaglia" che appunto ogni tanto sopprime un treno col quale dovrebbe viaggiare mia figlia, il motivo? semplicissimo risparmiare sulla corsa e prendere gli abbonamenti ed i biglietti di due treni con uno solo. questo a scapito del benessere dei passeggeri che possono viaggiare peggio di un animale in quanto la normativa europea indica un minimo di spazio da dedicare ad ogni animale che viene trasportato, ma non lo indica "dandolo per scontato" per gli esseri umani,che dire cari pendolari, provare con la protesta e qualche organizzazione che tuteli i consumatori
per accertare se il servizio è consono al prezzo pagato.
Simone 20 Aprile 2012 alle 15:07
…io lo uso spesso per questioni di lavoro, per raggiungere Sassari…e non vi dico e stò a raccontare quanto è "pesante" a livello mentale affrontare quella traversata con questi disagi che elencate qui..
Minimo sono sempre 4 ore di viaggio e almeno 3 cambi treno..nella speranza che la "coincidenza" ci sia sempre…aiuto…