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Raccolta fondi Ant per i malati in fase terminale: sabato 12 maggio 2012 presso la Pineta

di Davide Batzella Letto 2.368 volte0

di Federica Assorgia

Nel caso delle malattie terminali, quando la morte  si configura come esito unico e finale, l’obiettivo non è più quello di curare ma di prendersi cura del paziente, cercando di migliorare la qualità di vita rimasta e assicurandogli una morte dignitosa.

L’attenzione in questa circostanza  si sposta dalla malattia al paziente, inteso come persona che necessita di bisogni diversi e maggiori di quelli strettamente sanitari.

Nel caso di malattie in fase terminale si parla di Cure Palliative.

La stessa etimologia del termine palliativo, deriva dal latino PALLIUM (mantello) teso ad indicare il mantello con il quale i pellegrini venivano protetti durante i loro lunghi viaggi.

Il compito che gli assistenti socio-sanitari ricoprono, nei casi di malattia terminale, è proprio quello di “coprire” e proteggere il paziente, accompagnandolo durante il suo ultimo viaggio .

L’ assistenza socio-sanitaria “personalizzata” potrebbe facilitare il contatto con i malati soprattutto nel periodo di fine-vita.

Tutti, purtroppo, oggi giorno viviamo direttamente cosa significa soffrire per un nostro caro sapendo che l’unica cosa che possiamo fare per lui è accompagnarlo e guardarlo andare via senza poter fermare questo ingrato destino.

Ma ciò che possiamo fare per attenuare il suo dolore, la sua paura di lasciare la vita, i suoi familiari, i suoi parenti e tutto gli affetti che ha costruito negli anni, è garantirgli un’assistenza socio-sanitaria adeguata, un apporto specialistico che aiuti lui ma anche noi a lasciarlo andare nel modo più sereno possibile.

L’assistenza domiciliare garantisce  al malato un’adeguata alternativa al ricovero, come quello all’interno dell’Hospice, una  struttura  che ha in parte le caratteristiche di una casa ma che rimane comunque un ospedale.

L’assurdità è che spesso il paziente in fase terminale viene inserito in liste d’attesa molto lunghe per poter accedere all’Hospice e questa doppia attesa contribuisce ad incrementare la sua sofferenza e quella della sua famiglia.

La Consulta Giovanile di Serramanna insieme all’associazione onlus Frades ha scelto di collaborare con l’ANT, un’associazione di volontariato che si occupa di prevenzione oncologica e assistenza socio-sanitaria ai malati terminali.

Sabato 12 maggio, in occasione della festa della mamma, a Serramanna presso la Pineta (incrocio via XXV Aprile  e via Gioberti) si allestirà, dalle 8.30 alle 13.00,  il banchetto de “I fiori di primavera” per la raccolta fondi destinati alla’Associazione ANT.

I vasi in vendita al costo di 13 euro, sono Begonie dai vari colori. Durante la vendita saranno distribuiti opuscoli informativi sull’ANT e sulle sue attività.

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