Scontro sulla Consulta dei giovani
di 26 Ottobre 2012 16:29 Letto 2.693 volte2
Alla fine della votazione ha sancito i nomi di Guido Carcangiu e Antonio Boassa
Molto accesa la seduta per l’elezione dei rappresentanti del Comune
Guido Carcangiu per la maggioranza, e Antonio Boassa membro della minoranza, sono i rappresentanti del Consiglio comunale di Serramanna in seno alla Consulta dei giovani. Ad eleggerli, qualche giorno fa, è stato il Consiglio in una seduta dove non sono mancati gli spunti polemici. È stato il sindaco Sergio Murgia a spiegare l’esigenza di eleggere i rappresentanti del Consiglio all’interno dell’organismo di partecipazione, impegnato nella vita sociale e culturale della cittadina.
Nel dibattito, acceso, sono intervenuti anche l’assessore Giulio Cossu e il consigliere di minoranza Marcello Melis, che ha espresso critiche «alla scelta del metodo di votazione». Il voto segreto, evidentemente, non ha soddisfatto neppure Giovanni Maccioni, capogruppo del gruppo di minoranza Bentu Nou (lo stesso di Melis), che ha preannunciato la non partecipazione al voto che ha fatto registrare nove preferenze per l’esponente della maggioranza Guido Carcangiu, e due per Antonio Boassa, assente peraltro alla seduta.
Il confronto maggioranza-minoranza è continuato anche nella votazione che ha riguardato la nomina dei consiglieri comunali in seno alla Commissione pari opportunità, composta da sette membri, due della maggioranza e uno della minoranza. La discussione sull’ordine del giorno è stata caratterizzata dagli interventi di Giulio Cossu ed Elena Fadda (maggioranza) e Marcello Melis (per l’opposizione) che ha chiesto, ancora, «il voto palese». Alla fine l’elezione, a scrutinio segreto: Elena Fadda e Maristella Pisano (cinque voti entrambe) sono quindi le componenti della maggioranza nella Commissione Pari Opportunità a cui è stato chiamato a far parte anche Marco Maccioni per la minoranza.
I. Pillosu – L’Unione Sarda del 25/10/2012

Andrea Mura 27 Ottobre 2012 alle 13:09
Mi permetto di fare qualche chiarimento poiché ero presente alla seduta, ovviamente in qualità di spettatore.
Il primo appunto da fare è che il titolo è erroneo e pretestuoso (ma penso la responsabilità sia della redazione, non del giornalista), giacché non c’è stato nessuno scontro sulla Consulta Giovanile (che, nonostante sia stata istituita con tanta fatica grazie alla tenacia del Gruppo Promotore, ormai sta andando avanti autonomamente e sta organizzando bellissimi eventi, ultimo quello di giovedì 18 ottobre)
I rappresentanti di Bentu Nou non hanno partecipato al voto poiché contrari a quella che può essere definita come “lottizzazione” delle Commissioni, una pratica che esiste a ogni livello. Sono stati contrari all’assunto che debbano per forza esserci Consiglieri Comunali in taluni organismi.
Quindi Melis e Maccioni, sulla base di queste premesse, non hanno voluto partecipare alla nomina dei Consiglieri Comunali in seno alla Commissione Pari Opportunità, dei Consiglieri Comunali in seno alla Consulta delle Associazioni e dei Consiglieri Comunali in seno alla Consulta Giovanile.
Purtroppo è una forma mentis molto diffusa: pensate che, tempo fa, in Provincia il disegno di una Consulta Giovanile Provinciale rappresentativa di tutte le realtà giovanili comunali del territorio (che proponevo io) è stato stralciato per creare una Consulta completamente nominata dai partiti. Addirittura è stato fissato un numero tale che la nomina rispecchiasse la “forza” di ciascun partito in Consiglio…
Andrea Mura 27 Ottobre 2012 alle 13:10
-Riflessioni ulteriori-
Il Regolamento della Commissione Pari Opportunità potrebbe essere modificato prevedendo solamente componenti esterni all’Amministrazione Comunale (attualmente su sette componenti tre sono Consiglieri Comunali). Potrebbero essere magari scelti tutti e sette tramite bando pubblico previa presentazione di curriculum comprovante esperienze adeguate in materia di pari opportunità.
Sulla Consulta delle Associazioni e sulla Consulta giovanile il regolamento è il medesimo, vale a dire quello degli Istituti di Partecipazione. La nomina dei Consiglieri è giustificata dallo Statuto Comunale prevede che le Consulte “sono presiedute da un membro della Giunta e sono formate da due rappresentanti del consiglio comunale e da rappresentanti delle associazioni e delle libere forme associative iscritte nell’apposito albo comunale” (art. 58). Fortunatamente né l’Ass. precedente né quello attuale hanno nella pratica presieduto né influenzato la Consulta dei Giovani (quella delle Associazioni non è ancora attiva), che si è quindi sempre mossa autonomamente.
Ma a questo punto ci si può chiedere: perché non si è modificato quest’articolo dello Statuto, visto che le nomine rappresentano solo una formalità? Si tolgano questa formalità, anche a scanso di equivoci. Comunque sia nell’ultimo Consiglio i Consiglieri si sono impegnati a fare una modifica totale dello stesso, che è necessaria, visto che tra Regolamento e Statuto sono presenti diverse lacune. Ma è da anni che lo si dice.
A proposito di lacune… Per quanto riguarda la questione del voto palese riportata nell’art. di cui sopra, i Consiglieri di Bentu Nou hanno fatto riferimento all’art. 21 del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, intitolato “Nomine e designazioni di Consiglieri Comunali”. L’art. in questione stabilisce che “quando è stabilito che la nomina avviene per elezione da parte del Consiglio Comunale, la stessa è effettuata in seduta pubblica, con voto palese”. Si è proceduto invece a votazione segreta, con la giustificazione del fatto che il Regolamento è scritto male e che è da rivedere…