Accertamenti in corso per i mancati introiti di Ici e Irpef
di 2 Novembre 2012 12:59 Letto 3.247 volte3
Un paese di case fantasma: 114 a marzo, nel primo elenco diffuso dal Catasto, e altri 182 oggi, dopo la pubblicazione del nuovo dossier. Serramanna si scopre un popolo di evasori, di possessori di immobili non dichiarati in catasto. Sarebbe questo il quadro che emerge dalla lettura degli elenchi dei soggetti che avrebbero omesso di accatastare il proprio immobile, pubblicato in questi giorni sul sito on line del Comune di Serramanna. Ma il condizionale è d’obbligo, l’esperienza passata insegna che in molti casi si tratta di errori.
I CONTROLLI “Attribuzione di rendita catastale ai fabbricati non dichiarati in catasto, liquidazione di oneri e irrogazione sanzioni”: ecco l’intestazione degli elenchi trasmessi al Comune dall’Agenzia del Territorio, che ha intensificato l’azione di controllo, per la pubblicazione. Foto aree e sopralluoghi: per scovare gli evasori del mattone gli strumenti d’indagine sono sempre gli stessi.
I DATI A Serramanna, a marzo scorso, furono resi noti i primi nomi dei proprietari di presunti immobili fantasma: 114. L’azione di accertamento degli 007 del Catasto (agli immobili è stata attribuita una rendita presunta) ha prodotto ora un nuovo, clamoroso, dato. A finire nelle maglie dell’attività di intelligence dell’Agenzia del Territorio sono stati altri 182 immobili. Tutti fabbricati, oggi come allora, censiti al catasto terreni, rimasti finora al di fuori della speciale anagrafe dei fabbricati. Case fantasma, insomma, prive di classificazione e rendita per le quali i proprietari avrebbero anche omesso (totalmente o parzialmente) il versamento delle imposte: Ici-Imu e Irpef.
LE SORPRESE L’elenco, lungo, riserva qualche sorpresa. Se a marzo nell’elenco figuravano sei immobili intestati al Consorzio Cisa e un fabbricato adiacente alla chiesa di Sant’Ignazio, in cima alla lista odierna dei proscritti del Catasto c’è la cooperativa agricola Apo, con tre immobili che non sarebbero stati accatastati. «Siamo a conoscenza del fatto e abbiamo incaricato un tecnico di risolvere il problema», commenta Flavio Batzella, vicepresidente della coop. Da parte dell’organizzazione di produttori agricoli (fondata quasi 40 anni fa) che basa la sua attività sulla coltivazione del carciofo, non ci sarebbe nessun intento di frodare il fisco. «Figuriamoci: il Comune, da tempo, ci ha messi sull’avviso e da subito ci siamo attivati per regolarizzare i nostri fabbricati», conferma Batzella.
LE NORME Per l’Apo e per gli altri soggetti, c’è la possibilità di ricorrere contro la sanzione e il pagamento degli oneri: in media 500 euro. Gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia del Territorio sono consultabili sugli albi pretori on-line dei Comuni, dove può anche essere chiesta la stampa. Primo passo, nel caso, il ricorso da presentare in regime di autotutela entro 60 giorni dalla pubblicazione degli elenchi dell’Agenzia del Territorio.
I. Pillosu – L’Unione Sarda del 01/11/2012

Alessandro F. 8 Novembre 2012 alle 21:18
In quale pagina del sito comunale esattamente si trova l’elenco degli immobili non accatastati? Sin dal lontano 2000, c’era l’obbligo, poi protratto, di censire gli immobili, pena sanzione…
Samuele Pinna 8 Novembre 2012 alle 22:31
Ciao, trovi tutto nell’albo pretorio del comune Atto n°825 visibile fino al 29/01/2013 ( http://www.comune.serramanna.ca.it/albo_pretorio.php )
Alessandro F. 9 Novembre 2012 alle 13:17
Sì, come scritto nell’articolo potrebbe trattarsi di alcuni errori da parte del Catasto, è capitato anche ad un mio conoscente; in altri no, magari si tratta di superficialità nel non adempiere a precise norme.