I giovani e la passione e la voglia di non arrendersi
di 19 Novembre 2012 03:11 Letto 2.022 volte0
Pubblichiamo parte dell’articolo scritto da Claudia Musio sul suo blog relativo all’evento dello scorso 15 novembre, dove è stata invitata dalla Consulta Giovanile di Serramanna a presentare il proprio libro “La Sposa di Tutankhamon“.
I giovani e la passione e la voglia di non arrendersi – di Claudia Musio
Dicono che i giovani siano viziati, non abbiano voglia di lavorare, siano troppo choosy.
Qualcun altro dice invece che saranno proprio loro la salvezza di questo Paese in ginocchio.
Nel mio piccolo posso dire di aver avuto a che fare, nel giro di quest’ultima settimana, con ragazzi pieni di voglia di fare, in gamba, forti, vivi. Sono i ragazzi della Consulta Giovanile di Serramanna, sono Federica, Deborah, Maria Antonietta.
Stanno lì, nel piccolo teatro che diventa grande, enorme, quando si anima di vita, a preparare le serate delle presentazioni, a cercare di inventarsi mille modi per coinvolgere la gente, con Maria Antonietta sul palco che si esercita nelle letture e la sua voce lenta e intensa si allunga come un’onda placida su una spiaggia, culla tutti coloro che ascoltano.
Sono i ragazzi che vengono ospitati in queste presentazioni, che creano siti dal nulla, suonano con oggetti di ogni tipo, usano mente, cuore e creatività per farsi strada in un mondo che urla e sa solo sbarrare strade.
I ragazzi della Consulta mi hanno ospitata lo scorso giovedì, per presentare il mio romanzo. E’ stata una serata davvero piacevole, con tante domande interessanti, letture emozionanti, un pubblico attento.
E’ stata la dimostrazione che anche se questo Paese cerca ogni giorno di toglierci la speranza, di costringerci a lavori che non rispecchiano quello per cui abbiamo studiato, di costringerci ad accettare di essere sfruttati, sottopagati, presi in giro, ci sono giovani che sentono il bisogno di coltivare le proprie passioni, di dare vita alla loro realtà quotidiana, di non sentirsi già sconfitti.
Grazie ragazzi, grazie Federica, grazie Deborah!
