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Aias, Comune impotente

di Simone Lasio Letto 1.549 volte0

Il sindaco: spero si tratti solo di un falso allarme

I licenziamenti annunciati dai vertici dell’Aias preoccupano il sindaco della cittadina Sergio Murgia che «spera in un ripensamento». Spera che si tratti, insomma, di in annuncio ad effetto («magari destinato a scuotere e sbloccare l’erogazione dei finanziamenti regionali») destinato a rientrare. «Abbiamo appreso della crisi all’Aias, dell’annuncio dei licenziamenti, dalla stampa: mi auguro che sia un falso allarme».

Guarda con preoccupazione al futuro «del centro Aias di Serramanna, ospitato in un’ala della scuola elementare di via Sicilia». La struttura, esistente da un paio di decenni, è uno dei centri d’eccellenza dell’assistenza e riabilitazione dei disabili del Medio Campidano. La provincia che, stando all’annuncio dell’Aias della riduzione del personale (133 i licenziamenti in vista in tutta l’Isola), perderebbe 8 buste paga fra terapisti e impiegati amministrativi. Uno di questi proprio a Serramanna, che sconta una crisi occupazionale generale da brividi, dopo la chiusura della cantina sociale, il ridotto potenziale produttivo della Casar (ormai una delle poche, positive realtà dell’agro-industria sarda), e la crisi dell’agricoltura. «Purtroppo non si sente altro che licenziamenti in tutti i settori. Dispiace ma come Comune siamo impotenti di fronte a certe scelte e non possiamo fare altro che auspicare la ripresa del dialogo tra Aias e sindacati per salvare i posti di lavoro».

I. Pillosu – L’Unione Sarda del 14/01/2013

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