Ci sarebbe un legame con il colpo alle Poste e un blitz a Cagliari
di 7 Gennaio 2013 10:05 Letto 2.326 volte0
Per ora nessuna traccia dei due banditi in fuga dopo la rapina di venerdì. Ma dal Comando provinciale di Cagliari gli ufficiali ostentano ottimismo: «Proverbio siciliano: il sorcio alla noce dice che prima o poi la buca». Tutto merito dell’arresto di uno di banditi, Francesco Pira, 23 anni, di Orgosolo, ad opera del maresciallo Mercurio. Si indaga su amicizie e frequentazioni, agli ordini del pubblico ministero Emanuele Secci, che si è complimentato con i carabinieri della Compagnia di Sanluri e con il maggiore Gianluca Puletti per professionalità e sangue freddo dimostrati dagli uomini dell’Arma capaci di sventare il colpo al Banco di Sardegna.
Si ipotizzano collegamenti importanti. È lo stesso commando che un mese ha svaligiato le Poste di Serramanna? Il modus operandi di Pira e soci, poi, ricorda la rapina al Banco di Sardegna di via Tiziano a Cagliari di un anno fa, rimasto senza colpevoli.
Il colpo a Serramanna è stato studiato e commesso da autentici professionistici. Ne sono convinti gli inquirenti, il capitano Alfredo Saviano e il maggiore Puletti: «Conoscevano benissimo la filiale, erano attrezzati per immobilizzare personale e clienti, avevano studiato nei dettagli anche l’orario del blitz nella speranza che le casse alla chiusura fossero piene. Sapevano del dispositivo di apertura a tempo, dell’uscita di sicurezza, insieme al bottino (56 mila euro abbandonati nella fuga) stavano portando via anche il videoregistratore delle immagini di sorveglianza».
A tradirli è stato l’apparato di sicurezza installato in accordo con la Prefettura: una videocamera collegata con la sede centrale di Sassari. Gli operatori hanno visto che stava accadendo qualcosa di anomalo e hanno avvisato i carabinieri.
Dentro l’istituto di credito si sono presentati il maresciallo Mercurio e il carabiniere Pinna. Quest’ultimo ha seguito i due rapinatori in fuga dal retro, ha sparato tre colpi di pistola in aria senza riuscire a bloccare i malviventi (che avevano semplici pistole giocattolo) ma ha recuperato uno zaino Armani con il bottino. Pira è scappato dalla porta principale: braccato, raggiunto e arrestato dalla marescialla-pugile.
I. Pillosu – L’Unione Sarda del 06/01/2013
