Largo ai giovani in agricoltura con un premio, iniziativa Laore-Argea
di 31 Gennaio 2013 15:07 Letto 3.767 volte0
Mancano le cifre ufficiali, ma a Serramanna se ne contano tra i venti e i trenta. Anche di più a Samassi (il paese dove il lavoro della terra è ancora nel dna familiare) e poco meno a Serrenti. Sono i giovani che lavorano in agricoltura e che rappresentano il futuro (incerto) del comparto che stenta a darsi un ricambio generazionale adeguato.
A loro si rivolge la giornata formativa promossa per oggi a Serramanna (alle 17,30 nella sala dell’ex Montegranatico) dall’Agenzia Laore e dall’Argea, in collaborazione con il Comune di Serramanna. L’incontro, nel quadro del Programma di sviluppo rurale 2007-2013, si sviluppa proprio sul sostegno al primo insediamento di giovani agricoltori come capo azienda.
«Per loro è prevista l’erogazione di un premio unico di 35 mila euro», anticipa Paolo Lecca, coordinatore dello Sportello Unico Territoriale di Laore-Argea di Serramanna.
Il capo del Sut Area Campidano, a cui fanno riferimento le comunità agricole di Serramanna, Samassi, Serrenti, ma anche Sardara e Sanluri, ci crede. «Si può fare: la crisi del comparto agricolo è innegabile ma l’agricoltura resta una professione affascinante», argomenta Lecca. «I giovani occupati nei campi, magari impegnati nei terreni di famiglia, ci sono. Devono avere il coraggio di prendere in mano le redini dell’azienda». L’aiuto, per entrare dalla porta principale nel mondo agricolo, non mancherebbe. «L’incontro di oggi vuole essere da stimolo per una nuova stagione dell’agricoltura che punta anche su nuove produzioni che non richiedono grandi superfici, come lo zafferano, le piante officinali, il mirto, e fatta soprattutto di giovani che grazie al contributo di 35 mila euro possono fare senza traumi i primi passi nella professione», garantisce Paolo Lecca.
Il protocollo degli aiuti è rigido. «Può fare domanda solo chi non è iscritto alla Camera di commercio e ha una partita iva». Altra condizione: «Restare in agricoltura per sette anni». Paolo Lecca è sicuro: «L’agricoltura avrà un futuro a patto che ci sia il ricambio generazionale e Serramanna, Samassi e Serrenti possono diventare i centri pilota».
I. Pillosu – L’Unione Sarda del 30/01/2013