Petrolio, riparte la corsa. Saras e Geoenergy cercano il gas nel sottosuolo.
di 14 Marzo 2013 11:46 Letto 3.681 volte1
L’argomento sarà affrontato nel dibattito che si svolgerà sabato nel teatro comunale. E il paese si interrogherà sulla strada da seguire per il rilancio economico.
Qualche anno fa i sondaggi, e ora le trivellazioni. Alla ricerca di risorse energetiche. Il territorio di Serramanna potrebbe diventare un polo per l’estrazione di petrolio e gas, e per la produzione di energia pulita, anche geotermica? È presto per dirlo. L’unica cosa certa, per ora, è che due importanti società, la Saras e la Geoenergy, dispongono di permessi da parte del ministero dello Sviluppo economico, sezione Dipartimento per l’energia, per ricerche di risorse geotermiche.
SONDAGGI La prima testimonianza dei sondaggi effettuati qualche anno fa arriva da Sandro Marongiu, sindaco di Serramanna dal 2002 al 2012. «Negli anni dei miei mandati sono stati effettuati esami nel territorio alla ricerca di giacimenti di idrocarburi e gas», conferma l’ex sindaco di Serramanna, che aveva firmato le «autorizzazioni all’utilizzo delle strade comunali con automezzi speciali». I risultati dei sondaggi avrebbero confermato la presenza di idrocarburi e gas nel sottosuolo. Che si vada verso un futuro di sviluppo improntato allo sfruttamento del sottosuolo a fini energetici di Serramanna, e non solo? L’interrogativo solletica il dibattito nella cittadina, e nel territorio, che sconta la grave crisi del comparto agricolo, settore trainante dell’economia.
CONVEGNO Lo sfruttamento degli eventuali giacimenti di idrocarburi, e dell’energia geotermica sarà in grado di colmare i vuoti occupazionali lasciati dall’agricoltura? Con quali conseguenze e impatti sul territorio? Su questi temi si basa l’assemblea pubblica promossa dall’associazione Bentu Nou , prevista per sabato al teatro comunale, alle 16,30. Trivelle nel Medio Campidano , è il titolo del convegno. «Il nostro obiettivo è informare la cittadinanza sui rischi e le opportunità che i due progetti comporteranno», spiega Giovanni Maccioni, capogruppo in Consiglio di Bentu Nou. L’incontro vivrà sugli interventi di esperti del settore (Giordano Corallo, Vincenzo Migaleddu, Claudia Zuncheddu e Giovanni Casula) «che offriranno un quadro completo sul possibile scenario futuro, sulle problematiche ambientali, i rischi per la salute, le opportunità di sviluppo». Andrea Mura, consigliere provinciale dell’Idv, è stato il primo focalizzare l’attenzione sulla vicenda. «A dicembre 2012 ho presentato un’interrogazione in consiglio provinciale: è necessario avere più informazioni possibili sui programmi delle due aziende», spiega Mura che aveva già dato conto «dei due permessi di ricerca per risorse geotermiche che riguardano il Campidano»: in capo al colosso della raffinazione, Saras, e alla Geoenergy. Adesso bisogna individuare la prospettiva per una popolazione che potrebbe avere un tesoro energetico proprio sotto i piedi.
I. Pillosu, Unione Sarda, 13 marzo 2013
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Si vedano:
–Trivelle in Campidano. Progetti di Sviluppo Energetico nel nostro territorio. Rischi e Opportunità.
Antonietta Sedda via Facebook 14 Marzo 2013 alle 12:00
poi se non si trova nulla , in cambio cosa lascia la saras ….i bucchi ?
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