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A Serramanna chiude l’Ufficio del Giudice di Pace… apre quello del Giudice di Guerra?

di Davide Batzella Letto 7.338 volte8

di Paolo Casti

pretura

Domenica 5 maggio, il consigliere di minoranza Andrea Cocco, così scriveva in una nota, affidata alla bacheca di Facebook: “La notizia coccodell’imminente chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace rappresenta un’ ulteriore sconfitta per la nostra cittadina e quindi per l’intero territorio. Serramanna, oltre al crollo economico di questi anni si vede anche depredata di quei pochi servizi di cui disponeva e che rappresentavano un importante indotto per le imprese e per l’economia locale. Trovare un unico responsabile è certamente difficile, tuttavia è sufficiente ripercorrere la storia di Serramanna e del Medio Campidano per individuare la parte politica che sempre ha avuto il potere. E’ evidente infatti, che il Partito Democratico e le sinistre in genere siano corresponsabili dell’inesorabile declino del nostro territorio e della cittadina di Serramanna. muraChiediamo pertanto che il Sindaco si faccia carico di convocare quanto prima un Consiglio Comunale straordinario per discutere di quest’ennesimo “scippo” di cui è vittima Serramanna. In quella sede riteniamo si possa deliberare un ordine del giorno da inviare alle autorità competenti attraverso il quale possa essere manifestato tutto il nostro disappunto.”.

murgiaNota prontamente riportata dal corrispondente dell’Unione Sarda Domenica 5 maggio (vedasi allegato), che ha riportato anche il parere del Sindaco, Sergio Murgia, «La chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace sarebbe un grave perdita per il territorio; se non intervengono novità anche noi andremo con Sanluri, compartecipando alle spese», e del consigliere provinciale dell’Idv, Andrea Mura, che opterebbe per «Sanluri come alla scelta più naturale».

L'Unione Sarda del 5 maggio 2013

maccioniPiù duro e schietto Giovanni Maccioni, presidente del gruppo BentuNou, in quota minoranza in consiglio comunale: «Stiamo perdendo pezzi, Serramanna non ha più il prestigio di cittadina importante per il territorio, Giunta e sindaco non fanno nulla; adesso tutti i cittadini dovranno pagare per un servizio che avevamo in casa. Tanto più che raggiungere Sanluri da Serramanna non è proprio agevole per chi non ha auto propria. Meglio andare con Cagliari».

La risposta a queste pesanti critiche non si è certo fatta attendere, e infatti ecco la nota stampa del PD Serramannese, a firma del Segretario Gianluigi Piano: gigi«La chiusura della sede del Giudice di pace a Serramanna non è certo una notizia positiva, e la cosa non ci fa certo piacere, ma è la conseguenza di una norma generale che di fatto costringeva la chiusura delle sedi in assenza di un numero minimo di abitanti, i tagli infatti hanno riguardato circa 650 sedi su 850 operative  in tutta Italia. In questo contesto il Pd Serramannese condivide e sostiene la scelta sicuramente dolorosa, ma di grande responsabilità, fatta dal Sindaco e dalla maggioranza, sulla sede del giudice di pace. Scelta responsabile perché se è vero che la legge consente ai Comuni di mantenere aperte le sedi  del Giudice di Pace, è anche vero che impone che siano gli stessi comuni ad  accollarsi le spese  sia per la gestione che per il  personale e dei locali. Poiché il costo stimato è pari a circa 250.000,00 euro interamente a carico del bilancio comunale significherebbe aumentare le tasse per i cittadini Serramannesi, cosa che crediamo sia giusto evitare soprattutto in questo particolare momento di crisi. Appare altresì corretta la scelta di tenere aperta almeno una sede per provincia, e considerare come sede naturale quella di Sanluri, perché centrale per il territorio, come affermato dal Sindaco Murgia. Ci vediamo costretti ancora una volta a sottolineare che la minoranza si dimostra poco responsabile e concentrata solo a fare disinformazione e demagogia, lo dimostrano le dichiarazioni del Consigliere Cocco (forse già in campagna elettorale per le elezioni Regionali). Il Partito Democratico (primo firmatario On.Giuseppe Cuccu), ha presentato un emendamento alla finanziaria (in questi giorni in discussione), per cofinanziare le sedi dei giudici di pace in tutta l’isola, per un importo di € 1.000.000,00, tale da consentire di tenere aperte alcune sedi, almeno una in ogni Provincia. Come potrà constatare il consigliere Cocco piuttosto che fare proclami e parlare al vento, noi  siamo sempre impegnati a fare le cose concrete, per  trovare la soluzione ai problemi.».

Nota riportata prontamente da Ignazio Pillosu, corrispondente dell’Unione Sarda (vedasi allegato), il 7 maggio.

L'Unione Sarda del 7 maggio 2013
L’Unione Sarda del 7 maggio 2013

Vorrei per completezza, riportare il commento di una persona di una certa esperienza, di cui riporterò solo le iniziali, P. C., che ha scritto: «Ho avuto modo di leggere frasi di rammarico di alcuni consiglieri comunali circa la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace a Serramanna. Detto Giudice era impegnato quasi unicamente dai ricorsi contro le multe per gli autovelox di Monastir e Nuraminis, non a caso vi erano quotidianamente parcheggiate presso la ex Pretura le auto della polizia locale di quei Comuni. Non so ora ma, quando prestavo servizio, gli unici vantaggi per il Comune di Serramanna, dovuti alla presenza del Magistrato, erano i conti da pagare quali pulizia, energia elettrica, manutenzione edificio di proprietà comunale etc. Lo Stato rimborsava, con notevole ritardo e anche con riluttanza. quanto anticipato dal Comune. Mi piacerebbe venire a conoscenza di quanti serramannesi abbiano usufruito del servizio in questione e con quali risultati. Con la soppressione si risolverebbe anche il problema di dare una sede alle molte associazioni di Serramanna presso l’edificio che si renderebbe libero» e qualcun altro ha aggiunto“…consiglieri e soprattutto mancati consiglieri che non se ne sono ancora accorti e sembrano perennemente in campagna elettorale….”.

Chiuderei con la frase che più mi sembra consona in questo difficile periodo di crisi, ovvero si risolverebbe il problema di dare una sede alle molte associazioni di Serramanna presso l’edificio che si renderebbe libero. Facciamo sì che la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace non porti ad una guerra.

Fonti:

Facebook

PD Serramannese

L’Unione Sarda

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Commenti (8)

  1. Quando sento la parola “soppressione” mi vengono in mente le 8, e dico OTTO, province in Sardegna…e nn vado oltre!

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  2. Partidu Sardu – Partito Sardo d’Azione
    Sezione di Serramanna
    Comunicato Stampa
    Fanno sorridere le esternazioni rese dal Segretario del P.D. di Serramanna apparse sull’Unione Sarda del 7 maggio.
    L’Assessore Piano, farebbe bene a tener conto di quell’avviso di sfratto che la popolazione di Serramanna gli ha comunicato attraverso la massiccia partecipazione al Referendum sull’abolizione delle “Province inutili”.
    La Provincia del Medio Campidano, oltre ad essere stata inutile, si è caratterizzata per aver costretto Serramanna a un’inaccettabile condizione di sudditanza nei confronti di Sanluri.
    Peraltro, poiché la nostra cittadina non ha alcun collegamento pubblico da e per il capoluogo, la perdita dell’ufficio del giudice di Pace a favore di Sanluri, risulta ancora più inaccettabile. A questo proposito il Sig. Piano dovrebbe spiegare alla cittadinanza cosa ha fatto per Serramanna da Assessore ai Trasporti.
    Tuttavia, ci dispiace aver creato delle ansie da prestazione al “sempreverde” Piano, di cui è troppo visibile la smania di voler correre per le elezioni regionali, possibilmente senza avversari in campo.
    Nondimeno comprendiamo anche che, dopo aver scomodato padrini politici per ottenere investiture e promesse di candidatura, si possa fortemente temere la discesa in campo di antagonisti.
    Purtuttavia, non siamo affatto meravigliati dalle sue esternazioni ma, piuttosto ci chiediamo come mai abbia preso di mira proprio il Capogruppo e Vice presidente nazionale del Partito, dal momento che non è stato l’unico a pronunciarsi sulla questione della chiusura dell’ufficio Giudice di Pace.
    Essendo Piano un post democristiano, ci consentirà certamente l’utilizzo di una storica frase del compianto Presidente Giulio Andreotti “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
    Serramanna, 08 maggio 2013
    Il Capogruppo Il segretario Cittadino
    Andrea Cocco Eugenio Valdes

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  3. leggo e riporto e sottotitolo “la saga continua” a sottolineare che mai articolo fu più profetico:

    Comunicato Stampa.

    da Partito Sardo d’Azione Serramanna (Note) Mercoledì 8 maggio 2013 alle ore 21.27…

    Partidu Sardu – Partito Sardo d’Azione
    Sezione di Serramanna

    Comunicato Stampa

    Fanno sorridere le esternazioni rese dal Segretario del P.D. di Serramanna apparse sull’Unione Sarda del 7 maggio.
    L’Assessore Piano, farebbe bene a tener conto di quell’avviso di sfratto che la popolazione di Serramanna gli ha comunicato attraverso la massiccia partecipazione al Referendum sull’abolizione delle “Province inutili”.
    La Provincia del Medio Campidano, oltre ad essere stata inutile, si è caratterizzata per aver costretto Serramanna a un’inaccettabile condizione di sudditanza nei confronti di Sanluri.
    Peraltro, poiché la nostra cittadina non ha alcun collegamento pubblico da e per il capoluogo, la perdita dell’ufficio del giudice di Pace a favore di Sanluri, risulta ancora più inaccettabile. A questo proposito il Sig. Piano dovrebbe spiegare alla cittadinanza cosa ha fatto per Serramanna da Assessore ai Trasporti.
    Tuttavia, ci dispiace aver creato delle ansie da prestazione al “sempreverde” Piano, di cui è troppo visibile la smania di voler correre per le elezioni regionali, possibilmente senza avversari in campo.
    Nondimeno comprendiamo anche che, dopo aver scomodato padrini politici per ottenere investiture e promesse di candidatura, si possa fortemente temere la discesa in campo di antagonisti.
    Purtuttavia, non siamo affatto meravigliati dalle sue esternazioni ma, piuttosto ci chiediamo come mai abbia preso di mira proprio il Capogruppo e Vice presidente nazionale del Partito, dal momento che non è stato l’unico a pronunciarsi sulla questione della chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace.
    Essendo Piano un post democristiano, ci consentirà certamente l’utilizzo di una storica frase del compianto Presidente Giulio Andreotti “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.

    Serramanna, 08 maggio 2013

    Il Capogruppo Il segretario Cittadino
    Andrea Cocco Eugenio Valdes

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    1. e a tal proposito vorrei proporre dei versi che mi si son materializzati spontaneamente:

      LA SFIDA

      Termini forbiti per argomenti arditi

      attacchi diretti taglienti come stiletti

      botta e risposta alquanto scomposta

      accuse e ripicche vecchie quanto baldracche

      quando si parlerà di collaborazione?

      e davvero difficile appianare la situazione?

      la gente è stanca e per la fame arranca

      la popolazione fiduciosa attende speranzosa

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  4. Diamoci da fare, tutti quanti, per evitare le ……..chiusure e favorire le ………aperture o riaperture. L’elenco delle …cose da trattare sarebbe molto , molto ,lungo, anche nel settore agricolo (..vi ricordate ancora della cantina sociale?? secondo me no ma noi del settore agricolo si.)

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  5. ma voi del settore agricolo vi siete presi i soldi per togliere le vigne e senza vigne e normale che la cantina chiuda

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  6. Non è proprio come dici tu Paolo, gli agricoltori hanno spiantato i vigneti di una certa età (molti ettari) prendendo i contributi riconosciuti dall’unione europea ma nonostante tutto già da allora sono rimasti molte centinaia di ettari in grado di utilizzare almeno una parte della struttura della ex cantina sociale dove però c’era anche il reparto cerealicolo , con una capienza di 60.000 qli di grano. Insomma, la struttura della ex cantina sociale poteva essere utilizzata nel settore agricolo in generale ( viticoltura, cerealicoltura, utilizzare gli uffici come sede delle diverse associazioni regionali che si occupano del settore (ARGEA ecc.) realizzare anche un mercato all’ingrosso per la vendita di prodotti agricoli ecc. ecc.mi dispiace che anche a livello comunale mai nessuno si sia interessato per simili soluzioni in un paese dove l’attività agricola è la risorsa fondamentale, ora il paese vive una situazione molto incerta e difficile!!! non dico altro!!

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  7. aperture ,riaprire non c é lavoro ma cosa lavoro in campagna ? se il lavoro ci era noi ragazzi non dovevamo andare in olanda o germania a trovare . ma poi la ultima stegadura che ho fatto pagavano niente e tardi e siete andati mai a binnennare ? quello er a pagato ? fate ridere mio nonno aveva fatto bene a togliere la vigna vecchia e comoprare la cucina nuova e la macchina che aveva il motore fuso , ma dai sempre a difendere quei 2 gartiffusu , siete sazzati da contributi soldi per danni se fa piogia o vento o grandina …

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