«Così battiamo l’evasione»
di 14 Maggio 2013 22:27 Letto 1.471 volte0
Elena Fadda: incassati 20 mila euro non previsti
Ma ora tutti temono la stangata Tares in arrivo. Il vice sindaco Valter Mancosu: «Previsti aumenti anche del trecento per cento rispetto alla Tarsu».
La stretta nella lotta all’evasione dei tributi comunali dà i suoi frutti e in cassa entrano oltre 20 mila euro in più rispetto a quanto preventivato. Tarsu, Ici e altri tributi comunali, oltre al servizio idrico (ancora in carico al Comune). Il lavoro dell’ufficio Tributi a caccia dei furbetti dell’omesso versamento è stato premiato. I numeri sull’attività di accertamento sono emersi in consiglio comunale, nel corso della seduta convocata per l’approvazione del contro consuntivo 2012.
DELEGATA AL BILANCIO «Il dato sul recupero dell’evasione è positivo: abbiamo riscosso e accertato, per ora, 154 mila euro rispetto ai 132 mila preventivati», annuncia Elena Fadda, consigliera delegata al Bilancio dal sindaco Sergio Murgia. La giunta comunale porta a casa quindi numeri sull’evasione che vanno oltre i 132 mila euro iscritti al Titolo I (Entrate tributarie) in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2012. «Dietro questo risultato c’è un grande lavoro da parte dell’ufficio Tributi», aggiunge Elena Fadda che sottolinea l’attività «spesso scomoda degli impiegati».
POVERTÀ IN AUMENTO Accanto al dato, incoraggiante, della lotta all’evasione a colpire è però l’aumento della percentuale di chi non paga perché non ce la fa. «Si tratta più che altro di gente che non può pagare, tant’è che il dato percentuale di evasione-elusione ha subìto un impennata dal 2010 con l’acuirsi della crisi economica», commenta Elena Fadda. Dal pagamento già con gli avvisi bonari (il Comune di Serramanna effettua la riscossione diretta dei tributi) che rasentava il 100 per cento si è passati al 25 per cento di non pagato sulla Tarsu, e del 36 per cento del canone idrico. Va meglio con l’Ici-Imu che ha registrato percentuali di pagamento vicine al 100 per cento. I dati si riferiscono al 2011 e la situazione, secondo il vice sindaco Valter Mancosu, «è destinata a peggiorare. «La gente sta sempre peggio e si ritrova nella condizione di non poter pagare», aggiunge Mancosu che prevede «per la nuova Tares aumenti rispetto alla Tarsu anche del 300 per cento». «Siamo consapevoli che siano tempi difficili per le famiglie ma non ci possiamo permettere abbassare la guardia nella lotta all’evasione, sarebbe un’ingiustizia verso chi paga regolarmente», puntualizza Elena Fadda.
CATEGORIE COMMERCIALI «Per loro il tributo sui rifiuti e i servizi rischia di essere una mazzata», ripete il vice sindaco di Serramanna. «Già facciamo fatica così», avverte Giampiero Murgia, titolare con la moglie di un bar nella piazza Matteotti. «Oggi, per il nostro esercizio, 88 metri quadri di superficie di vendita più alcune decine di metri di aree scoperte, paghiamo 530 euro di Tarsu all’anno: se il tributo sui rifiuti dovesse aumentare così come annunciato, e vale a dire a 1.500 euro, la strada è quella della chiusura».
Ignazio Pillosu, Unione Sarda, 12 maggio 2013