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Le aree verdi, biglietto da visita delle città. Serramanna non pervenuta…

di Samuele Pinna Letto 6.220 volte10

di Paolo Casti

Erba alta come le panchine, ovunque erbacce e rifiuti abbandonati, questo lo scenario che si presenta all’incauto potenziale fruitore del Parco Giochi di Serramanna. Si sa che la cura delle aree verdi delle città e dei paesi sono la cartina tornasole del loro stato di “salute”, tanto più se queste aree sono ubicate all’ingresso degli stessi.

La presenza di “polmoni verdi ” in un paese è vista come un patrimonio comune, necessario, fondamentale soprattutto in realtà comunali come quelle contemporanee congestionate da problemi di ogni sorta e mancanza di spazi per la vita sociale: tuttavia non è sufficiente averli ma li si dovrebbe curare.

Recentemente nel sito ufficiale dell’Amministrazione Comunale si informava dell’emanazione dell’Ordinanza Sindacale n. 9 del 30 aprile 2013 avente per oggetto “Pulizia Aree del Centro Abitato al fine della tutela dell’igiene e della pubblica incolumità” specificando che detti lavori di pulizia oggetto dell’ordinanza dovranno essere eseguiti entro il 31 maggio 2013.

Nei cittadini è sorta spontanea la domanda: “Vista la recente ordinanza sindacale che invita i cittadini alla pulizia delle aree private, non sarebbe logico che il Comune per primo si preoccupasse di intervenire sulle aree pubbliche come buon esempio?”

Come dar torto ai cittadini, basti vedere le foto della situazione in cui versa il Parco Giochi:

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Parco Giochi Serramanna
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Parco Giochi Serramanna

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Parco Giochi Serramanna

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Parco Giochi Serramanna

 

Come molti sapranno, da una decina di anni non abito più a Serramanna, bensì a Domusnovas e anche nel mio paese adottivo i problemi sono simili a quelli del mio paese natale; recentemente il sindaco di Domusnovas vista l’esiguità dei fondi delle casse comunali ha emanato un’ordinanza in cui invitava i cittadini a prendersi cura ognuno delle aree ricadenti di fronte alle rispettive abitazioni suscitando ovviamente non poche polemiche.

Un’altra iniziativa lodevole però mi ha colpito positivamente, ovvero lo spirito di condivisone, di associazionismo e di volontariato, molto sentito tanto che per l’11 maggio hanno organizzato “La 2° giornata dello sfalcio”, infatti l’anno scorso si è svolta con discreto successo.

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Manifesto Giornata dello Sfalcio Comune Domusnovas

 

Qualcuno storcerà il naso, e io per primo l’ho fatto, giacché chi paga le tasse al Comune da quest’ultimo pretende di avere in cambio perlomeno i servizi essenziali.

Vorrei chiudere questo piccolo articoletto con la mai troppo inflazionata “l’erba del vicino è sempre più verde”, con l’aggiunta di “sì, ma se non la curi cresce alta e si secca e ci vive la zecca”.

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Commenti (10)

  1. Grazie Paolo , sempre attento alle problematiche serramannesi , mi sorge spontanea una domanda .. circola voce che alcuni , non ho capito se mandati dal comune o meno , spruzzassero della roba in alcune aree verdi . Poichè anche le direttive della regione riguardo i diserbanti sono al divieto del loro uso , visto le conseguenze gravi nel territorio e il rischio per la salute delle persone e animali , mi piacerebbe sapere se veramente se ne è fatto un utilizzo . Grazie .

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  2. Ringrazio Paolo per aver sollevato il problema. A Serramanna sembrerebbe che tutto ruoti solo ed esclusivamente attorno alla pineta. L’ultima dimostrazione è stata la passerella di sabato scorso. con amministratori e operai intenti a levare le erbacce, guarda caso “sabato mattina” giorno di mercato… Esistono tante soluzioni e esempi di buone prassi di facile applicazione. Forse basterebbe sentire e coinvolgere direttamente gli abitanti dei vari rioni per individuare i problemi e le soluzioni. Ogni rione potrebbe adottare il proprio spazio verde e con l’aiuto del comune mantenerlo pulito e in particolare viverlo. Vedi pista di pattinaggio e il parco citato da Paolo. Talvolta trascorrere più tempo a leggere, coinvolgere le risorse e le professionalità locali e confrontarsi con i cittadini, nel tempo porterebbe a migliorare la situazione. Investire per crescere tutti insieme. Questa si chiama partecipazione!!!!!

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  3. Lei dovrebbe essere consigliere comunale e più degli altri dovrebbe essere informato sull’attività che l’amministrazione porta avanti.

    Tutto ruota intorto alla Pineta? Sarà.

    Sono bastati 5 minuti, ripeto: 5 minuti, di dialogo con un dipendente comunale, svolto nel più formale dei modi (in un incrocio paesano) per essere informato.

    Va bene che l’erba a volte la si preferisca fumare, ma il paese è grande e il personale è stato ingaggiato da pochi giorni e non può pulire tutto in una sera; è per questo che si è messa come data limite il 31 maggio. Poi ci sono delle prossime feste paesane, due processioni, un mercato, una gara di atletica, un parco e delle piazze principali. Ci sono delle priorità ma, dando tempo al tempo, tutto verrà fatto e lei dovrebbe saperlo più di altri dato che è consigliere.

    Per quanto riguarda questo parco giochi, basta una semplice ricerca su google e su questo blog per trovare parti delle linee programmatiche dell’attuale amministrazione come “Procederemo a riqualificare il Parco giochi di Viale Sant’Ignazio, installando nuovi giochi e completando gli allestimenti a verde” o come “provvederemo ad elaborare progetti volti […]allo studio dei toponimi antichi e ricerca storica sulla toponomastica delle vie e delle piazze del paese, con il riutilizzo dei nomi anche degli antichi vicinati. […] Ci attiveremo inoltre per promuovere il ritorno alla cultura e al valore del sano “vicinato“. Saranno avviati processi per l’individuazione, la riqualificazione e la cura, anche con l’aiuto di volontari, delle aree verdi presenti in ogni quartiere, siano essi semplici parchetti o strutture ricettive e sportive.”

    Non è la scoperta dell’acqua calda, ben venga la partecipazione e la critica costruttiva, ma se qualcuno sta in consiglio dovrebbe essere perlomeno informato.

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  4. Non voglio difendere il consigliere Giovanni Maccioni che sa farlo benissimo da solo , ma mi fanno sorridere questi commenti che gli fanno la predica firmati da un Marco ..qualunque..? Non c’è proprio paragone tra chi si firma e si espone anche alle critiche e chi si nasconde , palesi anche il suo cognome sig Marco. (?) se ha il coraggio , forza.

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    1. Coraggio o meno, paragoni o meno, preferenze o meno, l’utente Marco (che ha inserito tra l’altro la propria mail come da regolamento attuale) non è tenuto allo stato attuale ad identificarsi con l’accoppiata nome+cognome, tanto meno mi pare che il suo commento abbia in qualche modo offeso nessuno. C’è un sondaggio in corso proprio sull’argomento “commenti” che può trovare qui: https://www.aserramanna.it/2013/05/sondaggio-gestione-dei-commenti-su-aserramanna-it e nel quale potrà (se vuole) indicare la propria preferenza.
      Ci battiamo tanto per una politica (teorica e pratica) che vada al di la della persona ma che abbracci argomenti reali salvo constatare che poi, le stesse persone che la richiedono (giustamente) non focalizzano l’attenzione sul tema della discussione ma ricadano nel più classico del “e tui fillu ‘e chi ni sesi?”

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  5. A me non interessa fillu de chi esti , ma chi ni esti , perchè c’è molta gente che non si palesa e questo mi sembra alquanto maleducato. Questa vs intercessione mi sembra inutile e partigiana , proprio il vs regolamento diceva che bisognava farsi riconoscere…Non si può mettere sullo stesso piano un interlocutore che cita nome e cognome e il solito ignoto che commenta. A proposito chi siete staff ?? tutto lo staff o solo un paio ? troppo comodo nascondersi e poi colpire. … Il sondaggio è in corso , quindi dovrebbero valere le regole già esistenti o sbaglio ?

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    1. Giusto per chiarezza:

      1) Il regolamento ATTUALE (consultabile su https://www.aserramanna.it/regolamento/) nel suo primo articolo 1.1 indica che: Gli utenti sono invitati a firmare i propri commenti indicando sempre nome e cognome, per correttezza nei confronti di chi legge e risponde, e ad utilizzare un indirizzo email valido affinché possano essere eventualmente ricontattati dagli amministratori (l’email non comparirà comunque tra i commenti).
      Si parla di INVITO e non di OBBLIGO. Il Sig. Marco ha commentato rispettando l’attuale regolamento di questo sito pertanto le accuse di poco coraggio o di “non c’è proprio paragone” che gli vengono rivolte non sono tollerate. Se l’attuale sistema di gestione dei commenti non è di suo gradimento può esprimere il suo parere attraverso il sondaggio in corso su https://www.aserramanna.it/2013/05/sondaggio-gestione-dei-commenti-su-aserramanna-it . Fino ad allora porteremo avanti questo spirito “partigiano” (resistenza da cosa poi?) nella difesa degli utenti del sito.

      2) Discorso “chi siete staff? Tutto lo staff o solo un paio?”. Lo staff attuale è composto dalle persone che hanno indicato il proprio nome e cognome nella pagina https://www.aserramanna.it/chi-siamo/ . Non avrei nessun problema a indicare chi dei quattro scrive attualmente da questa parte del monitor, ma ho un regolamento interno da rispettare che mi obbliga a tenere una linea guida di gruppo ed a rispondere SEMPRE a nome dello staff senza indicare il nome ed il cognome personale quando l’argomento in ballo è il sito e la gestione dello stesso. Poi per carità, se gli altri tre giudicassero inopportuno l’intervento che fisicamente viene scritto dalla singola persona, potrebbero “sfiduciarmi” all’istante e sollevarmi dall’incarico in tutta trasparenza.

      Saluti

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  6. Se poi come scrive lo staff come da regolamento attuale , chiunque può permettersi di dire la sua citando un nome a caso perchè ha inserito la sua mail che conosce solo lo staff ….non so più cosa dire..

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  7. Grazie signor Marco per le informazioni, che lei con prontezza ha carpito in soli 5 minuti, addirittura le hanno citato anche dei passaggi delle linee programmatiche, che lei prontamente ha verificato facendo una ricerca su google. Peccato che talvolta le linee programmatiche restano solo sulla carta. Volevo comunque invitarla a cogliere quello che era il mio messaggio: una proposta di metodo, che lei con la sua ottusità non è proprio riuscito a cogliere. Peccato!!!
    Confermo come lei ha scritto di essere un consigliere comunale ma a differenza di quanto lei scrive le assicuro che leggo, mi informo e le mie conoscenze vanno oltre i suoi confini. Magari se vuole dedicarmi 5 minuti le racconto cosa si intende per partecipazione democratica.

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