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Sant’Isidoro 2013: video e fotografie

di Davide Batzella Letto 7.488 volte7

Sant'Isidoro Serramanna 2013 (43)

Sant’Isidoro nacque a Madrid intorno al 1070 e lasciò giovanissimo la casa paterna per essere impiegato come contadino. Grazie al suo impegno i campi, che fino allora rendevano poco, diedero molto frutto. Nonostante lavorasse duramente la terra, partecipava ogni giorno all’Eucaristia e dedicava molto spazio alla preghiera, tanto che alcuni colleghi invidiosi lo accusarono, peraltro ingiustamente, di togliere ore al lavoro.

Quando Madrid fu conquistata dagli Almoravidi si rifugiò a Torrelaguna dove sposò la giovane Maria. Un matrimonio che fu sempre contraddistinto dalla grande attenzione verso i più poveri, con cui condividevano il poco che possedevano.

Nessuno si allontanava da Isidoro senza aver ricevuto qualcosa. Morì il 15 maggio 1130. Venne canonizzato il 12 marzo 1622 da Papa Gregorio XV. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa madrilena di Sant’Andrea.

Domenica 12 maggio a Serramanna si è festeggiato, Sant’Isidoro, il santo spagnolo venerato in particolar modo dagli agricoltori, invocato per propiziare un buon raccolto e tenere lontane le carestie.

La Festa di Sant’Isidoro, organizzata con il patrocinio del Comune di Serramanna e della Provincia del Medio Campidano, è divenuta ormai una delle più seguite e colorate di tutto il circondario con la sua enfatizzazione della tradizione contadina.

Anche quest’anno le strade di Serramanna son state teatro del corteo colorato che legittima, anno dopo anno, il titolo di sagra più importante della zona, una sorta di Sant’Efisio del Campidano che si caratterizza per la tradizionale sfilata de “Is Traccas”, autentici gioielli architettonici frutto di mesi di lavoro dei gruppi di “traccheris” di Serramanna che ricostruiscono gli ambienti del lavoro e della vita rurali.

Si ringrazia Francesca Littera per le fotografie, Antonio Ignazio Carboni per il filmato e Paolo Casti per montaggio e testo.

Galleria Fotografica:

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Commenti (7)

  1. Precisazione:

    La fonte da cui ho tratto l’introduzione sui cenni biografici della vita del Santo è “L’Avvenire” (quotidiano di ispirazione cattolica, liberamente consultabile).
    Mi perdonerà la svista l’amministratore A.M. che tanto ci tiene alla chiarezza e alla trasparenza

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    1. Dici bene. Le fonti sono importantissime proprio per una questione di correttezza, ancora di più quando si riportano pedissequamente talune frasi

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      1. Nulla di più vero, tanto che appena accortomi, su suggerimento di un altro degli amministratori ho provveduto a porvi rimedio. Non capisco l’utilizzo dell’avverbio “Pedissequamente” che trovo assai irriverente nei miei confronti giacché lo stesso significa letteralmente: eseguire qualcosa senza apportare alcun contributo originale, quasi con sudditanza psicologica e/o passivamente, fedelmente, senza creatività. Vedrò in futuro di essere più creativo, attivo e libero da ogni sudditanza psicologica 😉

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  2. “Pedissequamente segui le istruzioni
    Eppure sembra proprio non funzioni
    Esser pedissequo non sempre paga
    Un po’ come il plagio che dilaga
    Ma vediamola in questa prospettiva
    Quando paga però c’è dell’inventiva”.

    Parolaio.it
    Una parola al giorno, leva lo sbaglio di torno

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  3. “È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli, piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio”.

    Semplice aforisma ma di grande valore che qualcuno dovrebbe sempre portar con sé.

    Ancora grazie a Francesca, Antonio e Paolo per il materiale inviato, senza il quale non ci sarebbe stato il resoconto dell’edizione 2013 della sfilata di Sant’Isidoro.

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