Il Comune boccia le trivelle. L’assessore: la Saras non dà garanzie sulle falde
di 1 Giugno 2013 20:42 Letto 2.685 volte3
Niente trivelle a Serramanna. Almeno per ora. Alla Saras Spa, titolare del progetto Igia risorse geotermiche che punta alla concessione del permesso di ricerca nel Medio Campidano e nella provincia di Cagliari, il Comune di Serramanna ha risposto no. È questa la posizione espressa dal rappresentante dell’amministrazione serramannese, l’assessore Giulio Cossu, nella conferenza di servizi tenuta ieri mattina nella sede dell’assessorato regionale dell’Industria. Il verbale del tavolo cui sedevano gli attori istituzionali (la Direzione generale del Servizio attività estrattive della Regione, i Comuni di Assemini, Decimoputzu, Decimomannu, Villaspeciosa, Uta, Villasor e Serramanna) e l’azienda petrolifera, sarà reso noto probabilmente lunedì, ma l’esito sembra già essere scritto a favore della Saras.
IL NO DI SERRAMANNA «Abbiamo espresso parere contrario alla richiesta della Saras», esordisce Giulio Cossu, assessore dell’Ambiente di Serramanna, che ha chiesto invano «garanzie sulla salvaguardia delle risorse idriche del nostro territorio». La parte di Serramanna interessata dal progetto Igia coincide con il bacino idrografico del Rio Leni che alimenta le falde acquifere da cui Serramanna, con sette pozzi artesiani, estrae l’acqua per il fabbisogno idrico potabile. «Il nostro interesse primario, in questo momento, è salvaguardare questa risorsa: abbiamo chiesto garanzie su questo e di fronte alle incertezze della Saras è arrivato il nostro no, unico tra i Comuni presenti», continua Cossu.
LA CONFERENZA DI SERVIZI I lavori di ieri vertevano sulla richiesta, da parte della Saras, del permesso di rielaborare i dati già in possesso dopo le verifiche e i carotaggi effettuati qualche anno fa. «In poche parole la Saras intende capire se nel sottosuolo ci sono anche risorse geotermiche», riassume Giulio Cossu che chiarisce come «il parere dei Comuni sia solo consultivo». «Le autorizzazioni del genere sono in capo allo Stato e in Sardegna, in virtù dello Statuto speciale, alla Regione», conferma Gigi Piano, segretario cittadino del Pd che mette in rilievo l’altro risultato di ieri: «Portare la Saras, che ha dato la disponibilità, ad illustrare in un incontro con i cittadini di Serramanna quello che intende fare esattamente». «Non svendiamo il nostro territorio: anche noi diciamo no, non abbiamo bisogno di energia, in Sardegna, siamo autonomi», interviene anche Giovanni Maccioni, capogruppo d’opposizione.
PROTESTE In contemporanea alla conferenza di servizi per il progetto Igia c’è stato un presidio per manifestare «la contrarietà a questo progetto speculativo e di aggressione del territorio». La protesta portava la firma degli attivisti del Presidio Piazzale Trento, Sardigna Libera Serramanna, TzdA iRS Campidanu ‘e Mesu, Assotziu Consumadoris Sardigna, che hanno portato due striscioni inequivocabili . No Igia a Siliqua e Medio Campidano, e non si vende la terra dove cammina un popolo .
I. Pillosu – L’Unione Sarda del 01/06/2013
Clicca qui per leggere il comunicato integrale dell’Amm. Comunale di Serramanna

Victor Tuv via Facebook 1 Giugno 2013 alle 20:55
è giusto…sennò finisce che perdiamo anche questa risorsa che non hanno tutti i paesi
Lionello 2 Giugno 2013 alle 09:10
Bravi!! E’ la prova che quando gli interessi di parte si mettono da parte per il bene comune i cittadini vincono bravo Giulio e bravo Giovanni insieme si vince
Giorgia Mascia via Facebook 15 Giugno 2013 alle 16:31
NO a prescindere , NO e basta , NO alle trivelle . Delibera in consiglo.