Mazzata Tares a settembre
di 23 Giugno 2013 16:02 Letto 3.539 volte3
Aumenti del 30-40 per cento rispetto alla Tarsu
Gli uffici finanziari ce l’hanno messa tutta («c’è voluto più di un mese di lavoro») per ridurre al minimo le tariffe, ma alla fine l’impatto della nuova Tares sulle famiglie e sulle attività sarà ugualmente pesante. A Serramanna il Consiglio comunale ha approvato ieri il Piano finanziario e le tariffe del nuovo tributo sui rifiuti e servizi (che dal 2013 sostituisce la vecchia Tarsu). Le premesse, che parlavano di salassi da diverse migliaia di euro per le categorie non domestiche (come i bar e ristoranti), hanno subìto un ridimensionamento, ma il risultato del voto di ieri non promette nulla di buono. Una famiglia media di tre persone, con una superficie tassata di 150 metri quadri, avrà una bolletta Tares per il 2013 di 447 euro. Gli aumenti, del 30-40 per cento rispetto alla vecchia Tares crescono, a parità di superficie, esponenzialmente con il numero di componenti del nucleo famigliare. «Effetto», ha detto la consigliera delegata al Bilancio Elena Fadda, «del calcolo che prevede dei coefficienti connessi alla superficie e alla potenzialità di produzione di rifiuti legati al nucleo famigliare».
IL PIANO FINANZIARIO «Il piano finanziario della Tares, redatto dal gestore del servizio, il Consorzio Cisa, ammonta a un milione 281 mila euro che servirà alla totale copertura dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti», ha detto Elena Fadda. In altre parole: il Comune di Serramanna spenderà questa cifra per la raccolta differenziata 2013, e il costo sarà a carico totale degli utenti che dovranno sobbarcarsi anche l’aggiunta di 30 centesimi a metro quadro per i servizi comunali indivisibili. «Non è stato facile», ha messo le mani avanti Fadda, «ma rispetto alla previsione iniziale, con un piano finanziario di un milione a 400 mila euro possiamo dirci soddisfatti». Il sindaco Sergio Murgia a inizio anno era stato profetico. «Prepariamoci a un anno di grandi sacrifici», aveva detto riferendosi alla Tarsu 2012 e al nuovo tributo. La Tares si verserà in cinque rate mensili (dal 30 settembre 2013 al 30 gennaio 2014).
TARIFFE A pagare di più saranno le famiglie numerose. Per un appartamento medio di 150 metri quadrati un nucleo di 6 o più persone dovrà sborsare 603 euro. A trovarsi meglio i singoli occupanti (che con la Tarsu pagavano la stessa cifra, a parità di superficie, dei nuclei numerosi) che per la stessa superficie avranno una bolletta rifiuti di 208 euro al netto della riduzione del 30 per cento, applicata anche alle case a disposizione. A far discutere saranno anche le tariffe per le utenze non domestiche. A subire il contraccolpo maggiore dalla Tares saranno le pescherie, floricolture e pizzerie al taglio (13,65 al metro quadro di tariffa) che pagheranno, per un esercizio di 50 metri quadri, 731 euro all’anno. Più del doppio, insomma, di una banca da 200 metri di superficie (368 euro) e meno di un capannone industriale di 500 metri che dovrà sostenere una bolletta Tares di 676 euro. Penalizzati anche i banchi del mercato (10,85 euro la tariffa a metro) i bar e ristoranti (7,89 e 7,86 le tariffe) che per una superficie di 150 metri pagheranno quasi 1.300 euro.
Ignazio Pillosu, Unione Sarda, 22/06/2013
ortu m giuseppina 23 Giugno 2013 alle 16:28
complimenti al comune di serramanna uno
che ha una casa di 140 metri però ci vivono 20 giorni all anno 2 persone quanto deve pagare
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Luciana Cadau via Facebook 23 Giugno 2013 alle 17:54
immorale, non è ammissibile che una famiglia spenda più per la spazzatura che per l’energia elettrica e l’acqua, cerchiamo di tagliare al massimo le spese ma sulla tarsu e la tares non c’è la possibilità di farlo, casa grande non è sinonimo di ricchezza, nei nostri paesi sono tante le case grandi ma gli abitanti spesso vivono soli e con pensioni minime, in altri casi hanno perso il lavoro qualcuno dovrebbe spiegarmi come dovremo fare….. demoliamo le case? oppure potremo lasciarle venir giù? tra l’altro paghiamo anche per chi non lo fa perchè tanto “non ha nulla ” ……quest’anno poi non ci fanno mancare nulla prima la tarsu e poi la tares a voglia di sacrifici, siamo sicuri che siano tutti a farli?si pensa solo a tassare i cittadini ma a fornire i servizi? dov’è l’isola ecologica?
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pino 30 Settembre 2013 alle 20:17
sarei curioso sapere su quanti cittadini è distribuita la spesa della tares ?’
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