Province, saranno commissariate cinque su otto
di 28 Giugno 2013 19:52 Letto 3.806 volte8
Province, il consiglio regionale ha deciso: arrivano cinque commissari. Si salvano solo Nuoro, Sassari e Oristano

Cinque Province su otto sono commissariate. Il sigillo è messo, seppure di misura, con 38 “sì” e 30 “no”. Fatto sta che da lunedì primo luglio, il Sulcis, il Medio Campidano, l’Ogliastra e la Gallura finiranno sotto la tutela di un reggente nominato da Ugo Cappellacci. Si chiude così la partita-bufera sugli enti intermedi, dopo due giorni di caos in Consiglio regionale. Ma a sentire il centrosinistra, il ribaltone è dietro l’angolo. «Questa norma è incostituzionale», ha tuonato instancabile Gian Valerio Sanna (Pd). Poi l’appello: «Agli amici delle Province dico di andare lunedì dal miglior avvocato che trovate, perché il ricorso è vinto. Basta farlo davanti al Tar (Tribunale amministrativo). In dieci giorni tornerete al vostro posto».
IL VOTO. Sembrava che a casa dovesse andare gli onorevoli della Sardegna, silurati da Cappellacci, pronto a dimettersi nel caso in cui il commissariamento delle Province non fosse passato. Invece la linea del governatore ha tenuto: sugli enti intermedi vince lui, insieme ai Riformatori, il partito che a maggio 2012 aveva promosso la consultazione elettorale per cancellare dalla mappa politica il Sulcis, il Medio Campidano, l’Ogliastra e la Gallura (ci fu anche il referendum consultivo sulle vecchie Province e anche in quel caso i “sì” risultarono schiaccianti). Ma adesso a perdere la poltrona sono i consiglieri e gli assessori dei nuovi enti intermedi. Lo hanno hanno deciso 38 onorevoli sui 68 presenti in Aula.
I DUBBI. Tuttavia, è molto probabile che scatti immediata una pioggia di ricorsi. Sanna (Pd) non è stato l’unico a sollevare il rischio di incostituzionalità. Nel centrosinistra lo pensano tutti: da Daniele Cocco (Prc) ad Adriano Salis (ex Idv). Più i democratici che, uno dopo l’altro, hanno tuonato contro la legge. Da Giuseppe Cuccu («Questo è il punto più basso della legislatura» a Tarcisio Agus («Siamo davanti a un abuso di potere»). Così Chicco Porcu: «Chiediamo scusa al presidente Cappellacci, perché abbiamo sottovalutato la sua spregiudicatezza politica». Mario Bruno ha sottolineato: «Questa maggioranza governa per slogan. Flotta sarda, insularità, Zona franca. Il capo della Giunta Cappellacci pensa agli amici e mai allo sviluppo delle comunità, i bisogni dei cittadini non hanno voce».
ALTRI OPPOSITORI. E se il Pd è stato battuto malamente sulla proroga delle Province (46 “no” contro 27 “sì”: questo il voto sull’emendamento col quale si volevano nominare commissari i presidenti uscenti), la lista dei critici è lunga. A cominciare da Mario Diana, l’ex pidiellino di Oristano, che in Consiglio non è però riuscito a trainare un sufficiente numero di onorevoli, fino a servire la trappola a Cappellacci. Non ha lesinato attacchi nemmeno il sardista Giacomo Sanna: «Oggi il centrodestra ha tolto la maschera. Preferisce banchettare sulle Province, piuttosto che seguire la volontà popolare, sciogliendo organi democraticamente eletti». Efisio Arbau (La Base) ha detto: «Coi commissariamenti si spartiscono poltrone senza aver deciso nulla. La classe dirigente ha fatto se stessa: rinvia i problemi anziché trovare le soluzioni». Claudia Zuncheddu (Sardigna libera) lo ripete da giorni: «Siamo alla mortificazione dei territori».
PROSSIME TAPPE. Sul riassetto generale degli intermedi intermedi si torna in Aula mercoledì (dalle 10). Perché tra un mese l’Assemblea regionale dovrà approvare la legge di riforma, quella varata dalla commissione Autonomia. E se la bozza resterà identica, sono cancellate per sempre le quattro nuove Province, mentre le storiche diventerebbero uffici di secondo livello, con assemblee nominate dai sindaci. Di certo, a Oristano, Nuoro e Sassari non si tocca nulla fino al 2015, quando scadono i cinque anni di legislatura. Questo nel caso in cui non si stabilisca diversamente nel nuovo testo normativo.
Alessandra Carta
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Nuova Sardegna
Province, commissariate cinque su otto
Il centrodestra sceglie Cagliari, l’Ogliastra, il Sulcis, la Gallura e il Medio Campidano. Insorge il centrosinistra: ostruzionismo

Giancarlo 2 Luglio 2013 alle 13:18
non capisco il perche’ il mio commento nell’ articolo di ieri scompare e apare nuovamaente eppur non mi sembra di avere offeso o insultato nessuno e oh rispetto del regolamento cosi’ come approvato con nome e email e se h o sbagliato qualche cosa avete la mia email ; chiedevo molto con semplicità un parere al consigliere della provincia del campidano Mura sul cosa succedera’ e cosa pensa lui di queste provincie che ha sempre apertamente critticato e non mi sembra di essere offensivo o male educato . grazie e scusate lo sfoggo ma ogni volta che commento i miei scritti vengono sempre cancellati e non trovo giusto sia cosi’
Alessandro F. 3 Luglio 2013 alle 17:04
Giancarlo, è per caso questo il tuo commento a cui fai riferimento?
Ti allego il link: https://www.aserramanna.it/2013/06/provincia-tocco-pagheremo-le-conseguenze-per-ventanni-vedo-solo-caos-istituzionale/
Giancarlo 3 Luglio 2013 alle 20:01
si esatto , e’ sparito e riapparito almeno 3 volte , e adesso capisco chi la cancellava , ma tutto e’ bene quello che finisce bene adesso e’ rimasto e quindi va bene . a proposito se sei Alessandro che conosco io ero molto amico di tuo fratello , salutalo tanto
Alessandro F. 3 Luglio 2013 alle 21:08
Guarda che sei te che hai risposto ad un articolo (quello di cui ho inserito il link), ed hai accusato ingiustamente delle persone di averlo rimosso, accusandole in un altro articolo (questo che stai leggendo)! Prima di scrivere su qualsiasi forum, sarebbe buona cosa e giusta rileggere con attenzione e citare fatti realmente accaduti.
Per precisare un’altra cosa, penso di essere la persona sbagliata che dici di conoscere!
Giancarlo 4 Luglio 2013 alle 08:01
caro Alessandro non accuso nessuno ingiustamente e se gli administratori sono corretti ed onesti confermerano quello che ho detto e affermato e cioe’ che il mio comento nell’ altro articolo e’ stato messo poi tolto poi rimesso . mi dispiace che ti sei sentito toccato in persona prima dal mio poter conoscere tuo fratello anche perché a me dicono di essere inventato e tu Alessandro f -farris , farci , figus… non capisco e’ solo che se uno scrive cose che lodano e’ tutto ok se uno chiede chiarimenti o fa DOMANDE che sembrano scomode allora si dice che uno si inventa le cose , va bene evito di scrivere se sembra che do fastidio e ultimo cosa ho sempre rispettato i regolamenti e se si deve mettere nome e email valida sono pienamwente dentro e mi pare si e’ stato fatto un sondaggio , tu ad esempio hai votato ? e si e’ deciso che basta nome e email quindi cosa volete ?
Staff ASerramanna 4 Luglio 2013 alle 14:59
Causa problemi interni e causa backup server+database ci sono stati dei commenti “fluttuanti”, tra cui quello suo. Ora tutto risolto 🙂
Andrea Mura 3 Luglio 2013 alle 14:26
Non capisco perché per fare domande legittime ci sia bisogno di inventarsi nomi e mail, anziché scrivere i propri nomi e cognomi reali.
Nel merito segnalo che la mia posizione sull’Ente provincia la si può trovare in questa nota del 7 febbraio 2012, intitolata “Italia senza Province o il problema è che in Sardegna otto Province sono troppe” (https://www.facebook.com/notes/notizie-dal-consiglio-provinciale-del-medio-campidano-by-andrea-mura/italia-senza-province-o-il-problema-%C3%A8-in-sardegna-8-province-son-troppe/269182586485536).
Nella nota in questione riporto un mio intervento in Consiglio provinciale (si doveva votare un documento dell’Upi sulle Province) in cui ho fatto una serie di riflessioni generali sull’Ente Provincia, partendo da un excursus storico sin dalla sua introduzione nell’ordinamento italiano nella fase pre-unitaria.
Nella riflessione ho rivelato che, da una parte, l’abolizione tout court delle Province mi fa riflettere negativamente per la perdita di un livello di rappresentanza, dall’altra mi rendo conto che le competenze sono davvero poche, tali da far riflettere sulla reale utilità dell’Ente. Un ente di collegamento tra Comuni e Province, un ente di coordinamento, penso debba comunque esistere.
Ho poi ribadito che, a parer mio, in Sardegna otto Province son troppe (ho citato a tal proposito un articolo del costituzionalista Valerio Onida in cui parlava di “limitare le spinte localistiche impedendo che nascano sempre nuove piccole Province (come le otto in cui da ultimo si è frammentata la Sardegna)”.
Sul commissariamento ma più di preciso sull’abolizione delle Province, con particolare riferimento al caso della Sardegna, ho basato di recente la mia tesi del Master in Parlamento e Politiche Pubbliche della LUISS School of Government.
La situazione dal punto di vista giuridico è abbastanza complessa e non mi è possibile compendiarla in così breve spazio perché rischierei di essere troppo approssimativo.
Disponibile come sempre ad affrontare qualsiasi discussione di persona.
Giancarlo 3 Luglio 2013 alle 16:15
prima cosa ,ecco chi cancella miei post , finalmente e’ chiaro
2′ cosa non capisco da cosa mi nascondo ,anche su face book ti ho chiesto la amicizia e l’ai sempre respinta , quello che si nasconde mi sa sei tu , ma poi cosa vuoi dire con sarei approsimativo ? quando si votava per la cancellazione delle provincie sei tu che dissi che erano enti inutili ma il soldino din din din già hai continuato a metterlo in sacoccia e dai… ho capito che devi non scontentare nessuno per spianare la tua prox candidatura alle regionale ma cosi’ sembri davvero poco credibile … xo’ grazie della risposta e non cercare piu’ di cancellare il mio comento e se vuoi davvero colloquiare basta aggiungermi negli amici e io sono qui non mi nascondo . anzi a meta’ mese scendo in paese e posiamo anche vederci a faccia a faccia .buona