Storie di sport: Giorgio Carcangiu, campione di Karate
di 30 Luglio 2013 15:25 Letto 10.785 volte4
Giorgio Carcangiu, serramannese, karateka e maestro di karate.
È stato campione europeo e vice campione del Mondo di Karate Shotokan (ai campionati del Mondo tenutisi a Taipei nel 1982).
Nato a Serramanna il 22 aprile del 1960, iniziò a praticare il Karate Shotokan giovanissimo e a 14 anni era già cintura nera I° Dan di quest’arte marziale. Ben presto si conferma uno dei migliori atleti (se non il migliore) della Sardegna, vincendo numerose gare sia di “kumite” che di “kata”.
Dopo aver raggiunto ragguardevolirisultati in campo nazionale, a 18 anni entra a far parte della Nazionale Italiana (nel periodo della fusione FIK-FESIKA) e dopo soli due mesi vince il titolo di Campione d’Europa Juniores a Roma (1979).
Nel 1980 a Parigi si aggiudica il bronzo e nel 1981 ad Amsterdam, riconquista il titolo europeo individuale e la medaglia d’argento a squadre.
Nei Campionati del Mondo di Karate tenutisi nel 1982 a Taipei conquista la medaglia d’argento nei 65 Kg (perdendo l’incontro decisivo per il titolo, contro il giapponese Yuchi Suzuki) e questa sarà la sua ultima medaglia da atleta; infatti, a soli 23 anni, decide di abbandonare l’attività agonisticaper dedicarsi all’insegnamento del Karate Shotokanaprendo la sua prima palestra a Cagliari.
Attualmente insegna presso la sua palestra “Gruppo Sportivo Giorgio Carcangiu” a Quartu Sant’Elena in provincia di Cagliari. Detiene la cintura nera VI° Dan di Karate.
Palmarès
Mondiali Individuale
- Argento a Taipei 1982
Europei Individuale
- Oro a Roma 1979
- Bronzo a Parigi 1980
- Oro a Amsterdam 1981
Europei a squadre
- Argento a Amsterdam 1981
Approfondimento “Karate Shotokan”.
La pratica dello Shotokan è in genere divisa in tre parti: kihon (i fondamentali), kata (forme o sequenze di movimenti, ovvero un combattimento reale contro uno o più avversari immaginari) e kumite (combattimento). Le tecniche eseguite nel kihon e nei kata sono caratterizzate, in alcuni casi, da posizioni lunghe e profonde, che consentono stabilità, permettono movimenti forti e rinforzano le gambe. Le tecniche del kumite rispecchiano queste posizioni e movimenti al livello base, ma con maggior esperienza diventano più flessibili e fluide.
Fonti:
http://www.karatesardegna.it
http://karatesardegna.altervista.org
Manuela Ortu 30 Luglio 2013 alle 22:13
Posso ben dire: c´ero anch´io! ad assistere a quell´esibizione tenutasi a Serramanna nel lontanissimo “77. Infatti ho fatto karate per circa 10 anni col maestro Giorgio Mameli e non a caso la manifestazione si era fatta a Serramanna. La conoscenza di questa disciplina è stata determinante nella formazione del mio carattere, visto che ho iniziato da adolescente, e sarò sempre grata a Giorgio Mameli per i valori che mi ha trasmesso, vero Michele Gerra, Gigliola Farris, Pina Tuveri?
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Michele Gerra 30 Luglio 2013 alle 22:27
Puoi dirlo Forte Manuela
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luigi cireddu 23 Maggio 2015 alle 17:50
uee ragazzi cero anchio
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