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Storie di sport: Giorgio Carcangiu, campione di Karate

di Davide Batzella Letto 10.785 volte4

di Paolo Casti

Giorgio Carcangiu, serramannese, karateka e maestro di karate.

Giorgio Carcangiu
Giorgio Carcangiu

È stato campione europeo e vice campione del Mondo di Karate Shotokan (ai campionati del Mondo tenutisi a Taipei nel 1982).

Nato a Serramanna il 22 aprile del 1960, iniziò a praticare il Karate Shotokan giovanissimo e a 14 anni era già cintura nera I° Dan di quest’arte marziale. Ben presto si conferma uno dei migliori atleti (se non il migliore) della Sardegna, vincendo numerose gare sia di “kumite” che di “kata”.

Esibizione a Serramanna (26-3-1977) Giorgio Carcangiu e Giorgio Marras
Esibizione a Serramanna (26-3-1977) Giorgio Carcangiu e Giorgio Marras

Dopo aver raggiunto ragguardevolirisultati in campo nazionale, a 18 anni entra a far parte della Nazionale Italiana (nel periodo della fusione FIK-FESIKA) e dopo soli due mesi vince il titolo di Campione d’Europa Juniores a Roma (1979).

Nel 1980 a Parigi si aggiudica il bronzo e nel 1981 ad Amsterdam, riconquista il titolo europeo individuale e la medaglia d’argento a squadre.

Giorgio Carcangiu (e di spalle Giorgio Marras)
Giorgio Carcangiu (e di spalle Giorgio Marras)

Nei Campionati del Mondo di Karate tenutisi nel 1982 a Taipei conquista la medaglia d’argento nei 65 Kg (perdendo l’incontro decisivo per il titolo, contro il giapponese Yuchi Suzuki) e questa sarà la sua ultima medaglia da atleta; infatti, a soli 23 anni, decide di abbandonare l’attività agonisticaper dedicarsi all’insegnamento del Karate Shotokanaprendo la sua prima palestra a Cagliari.

Attualmente insegna presso la sua palestra “Gruppo Sportivo Giorgio Carcangiu” a Quartu Sant’Elena in provincia di Cagliari. Detiene la cintura nera VI° Dan di Karate.

Palmarès

Mondiali Individuale

  • Argento a Taipei 1982

Europei Individuale

  • Oro a Roma 1979
  • Bronzo a Parigi 1980
  • Oro a Amsterdam 1981

Europei a squadre

  • Argento a Amsterdam 1981

Approfondimento “Karate Shotokan”.

La pratica dello Shotokan è in genere divisa in tre parti: kihon (i fondamentali), kata (forme o sequenze di movimenti, ovvero un combattimento reale contro uno o più avversari immaginari) e kumite (combattimento). Le tecniche eseguite nel kihon e nei kata sono caratterizzate, in alcuni casi, da posizioni lunghe e profonde, che consentono stabilità, permettono movimenti forti e rinforzano le gambe. Le tecniche del kumite rispecchiano queste posizioni e movimenti al livello base, ma con maggior esperienza diventano più flessibili e fluide.

Fonti:

http://www.karatesardegna.it
http://karatesardegna.altervista.org

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Commenti (4)

  1. Posso ben dire: c´ero anch´io! ad assistere a quell´esibizione tenutasi a Serramanna nel lontanissimo “77. Infatti ho fatto karate per circa 10 anni col maestro Giorgio Mameli e non a caso la manifestazione si era fatta a Serramanna. La conoscenza di questa disciplina è stata determinante nella formazione del mio carattere, visto che ho iniziato da adolescente, e sarò sempre grata a Giorgio Mameli per i valori che mi ha trasmesso, vero Michele Gerra, Gigliola Farris, Pina Tuveri?

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  2. Puoi dirlo Forte Manuela

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  3. uee ragazzi cero anchio

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