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Quando lo sport è amicizia: Special olympics, spettacolo al Lido del finanziere

di Davide Batzella Letto 2.606 volte0

Quando Fabio Carta, giovane di Serramanna, ha acceso la torcia sancendo l’inizio dei giochi, si è capito che sarebbe stata una giornata particolare. Lui, uno degli atleti speciali, è riuscito a far emozionare tutti. Sicuro di sè, ma col cuore in gola allo stesso tempo, ha attraversato la passerella e ha dato il via a una delle giornate più belle della vita sua e dei suoi compagni.

L’INIZIATIVA Solidarietà, correttezza, sportività. Gare in cui ci sono vincitori e sconfitti, certo, ma dove in realtà conta ben altro. Era questa ieri l’aria che si respirava allo “Special Day”, al Lido del Finanziere. Decine di atleti tra disabili e normodotati. Tanti bambini, in alcuni casi guidati proprio dagli “sportivi speciali”. Gli atleti si sono impegnati dalle 10 del mattino fino alle sei di sera in più discipline. Il beach soccer prima di tutto, ma anche la pallavolo sulla spiaggia e altre attività in mare che hanno riscosso grande successo. Il tutto in mezzo a centinaia di spettatori. Parenti, amici, e non solo. Tanti i curiosi che dalle zone vicine si sono recati nello stabilimento della Finanza per vedere quello che stava accadendo.

IL COMANDANTE Tra i più emozionati Umberto Di Nuzzo. Lui, comandante regionale delle Fiamme Gialle, un uomo che ogni giorno combatte contro la criminalità, ieri era visibilmente commosso. «Questa manifestazione è stata organizzata per rammentare i valori della lealtà e della solidarietà – spiega – Sono emozionato di essere con tutti voi, questa è una giornata particolare per tutti».

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GLI ATLETI Quando potrà mai ricapitare di alzare la torcia e accendere una fiamma come quella olimpica? E poco importa se non siamo in Brasile come accadrà per le prossime edizioni dei Giochi. Per Fabio non è che cambi poi così tanto, la sua giornata rimarrà comunque indimenticabile. Ma non c’è solo lui. Daniele Oggiano, 24 anni, promette battaglia a tutti i suoi avversari. «Sono bravo in tutte le discipline – spiega lui prima di iniziare a gareggiare – sono pronto a tutto». In realtà, dicono poi le persone che stanno vicino a lui, non vede l’ora di entrare in acqua.

E poi c’è Fabrizio Pireddu, che di anni ne ha 27. Orecchino al lobo sinistro, un tatuaggio che ricopre spalla, petto e parte del braccio. Uno che non si fa mancare nulla, insomma: «Siamo tutti orgogliosi di essere qua – dice fiero – dobbiamo innanzi tutto ringraziare chi ci ha dato questa bella possibilità. Organizzare queste manifestazioni è molto importante per noi».
È uno spigliato Fabrizio, si vede. C’è anche chi ha un carattere diverso, ma è brava e speciale lo stesso. Anzi, tutti dicono che è una molto in gamba. Si chiama Francesca Murgia, ha 25 anni. Si limita dire «sono felice», poi si nasconde tra gli abbracci degli amici, imbarazzata. «È un angelo», commentano alcune persone lì accanto.

P. Cicero – L’Unione Sarda del 14/08/2013

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