Famiglia Collu: una storia d’altri tempi
di 28 Settembre 2013 13:59 Letto 19.394 volte5
Era il 1962, quando Emanuele Collu, nato a Decimomannu nel gennaio del 1938, apriva il suo primo negozio di abbigliamento a Serramanna, in Piazza del Popolo, o “in basciu’ècresia” per i serramannesi.

Il sig. Emanuele, iniziò prestissimo a lavorare nel campo dell’abbigliamento; nel 1955, all’età di 17 anni, trovò lavoro come commesso nello storico negozio cagliaritano “da Antonio Signoriello”[1], nel Largo Carlo Felice, punto di riferimento per gli acquisti dell’intera provincia cagliaritana, e proprio qui il giovane Emanuele, si distinse per laboriosità e disponibilità, imparando i più importanti fondamentali del mestiere. Non gli occorsero molti anni per mettere insieme esperienza ed un discreto gruzzolo, tanto da farlo tornare a Serramanna.
Grazie alla sua professionalità, e ai suoi primi collaboratori, instancabili e cortesi, il negozio si impose rapidamente sul mercato, divenendo ben presto il punto di riferimento per la moda serramannese prima e per gli abitanti del circondario poi.
In poco tempo, Emanuele Collu riuscì a farsi un nome. Negli anni 80, entrano a pieno titolo nell’attività, prima la moglie, Maria Bonaria Scalas di Assemini, e quindi i suoi figli: Alessandra, Daniela, Emilia e Massimo.
Grazie al lavoro e ai consigli dei figli, l’azienda di famiglia continua la sua vertiginosa ascesa, così, in quegli stessi anni, il negozio viene trasferito in Via Emilio Lussu, con il personale che raggiunge ormai le venti unità.
Il nuovo punto vendita, di per sé di dimensioni ragguardevoli, vede presto affiancarsi un atelier per gli abiti da sposa, e alla fine degli anni 90, con un ulteriore modificazione societaria, l’azienda diventa una società di capitali ed entrano a farne parte a pieno titolo i generi e la nuora del patron Emanuele.
Sarà quello il momento giusto per aprire il nuovo punto vendita ad Assemini prima e a Cagliari, in Via dei Giudicati poi.
Un po’ di numeri…
A Cagliari nei pressi del T-Hotel, il locale, con i suoi 700 mq strutturati su due piani, offre un’ampia gamma di scelta su abiti da sposa e cerimonia donna, uomo e bambino. Personale professionale e competente guida il cliente nell’acquisto, offrendo consulenza e consigli preziosi, secondo una formula collaudata e molto apprezzata dalla clientela.
A Assemini, dotato di ampio parcheggio, si articola su quattro piani, per complessivi 2000 mq circa. Il piano terra è dedicato alla donna, il primo all’uomo, il secondo al bambino e all’abbigliamento sportivo, il sotto piano all’intimo e al conformato donna, con ogni reparto suddiviso in vari corner dedicati ai marchi presenti, secondo una precisa ricerca, maturata nel corso degli anni in base alla qualità del prodotto e all’apprezzamento della clientela.
A Serramanna, in un locale di circa 2000 mq, articolati su tre piani, è possibile trovare abbigliamento per uomo, donna e bambino, dallo sportivo al classico, con particolare attenzione per l’abbigliamento elegante grazie a un’area riservata esclusivamente agli abiti da sposa e accessori.
Il mercato in continua mutazione e la forte concorrenza impongono serie e accorte valutazioni. L’attuale orientamento è quello di proporre un prodotto medio-alto, di qualità e immagine che si differenzi dal prodotto ordinario da “grande magazzino”; con l’aggiunta di creare l’atmosfera esclusiva e qualificata della boutique. L’attenzione e la selezione dei prodotti sono stati la chiave del successo del Gruppo Collu, e la riprova è il grosso seguito di clientela e il successo di pubblico che riscuote alle fiere del settore sia regionali che nazionali.
Questa non è una leggenda, ma una storia vera ed è la dimostrazione che con impegno e dedizione, si può partire dal vendere un bottone, fino ad arrivare a vestire una sposa da capo a piedi.

[1] Storia nella storia; i Signoriello – Dei Signoriello che giungono a Cagliari si sa che proseguono l’attività mercantile dei genitori Mattia e Maria Stornaviolo, e forse anche degli avi più remoti. Si sa che la famiglia è stata nel novero dei maggiori fornitori dei Borbone, e che sulla Casa reale come cliente di maggior soddisfazione (stavolta per la cantina) ha potuto contare, da decenni e forse da secoli, anche un’altra famiglia destinata ad imparentarsi con i Signoriello: i Pellecchia.
I nuovi assetti politici conseguenti all’unità territoriale italiana, inevitabilmente portano, con la sconfitta ed il ritiro in esilio dei Borbone, un rimaneggiamento delle attività commerciali dei Signoriello. E v’è anche chi riferisce di risvolti perfino polizieschi in danno dei Nostri, per una loro pretesa sovraesposizione in favore dei deposti sovrani: quasi che, perseguitato per l’ostilità manifestata alla nuova politica d’annessione “piemontese-italiana”, taluno della famiglia sia giunto al punto di doversi nascondere e forse proprio per questo sia stato indotto ad attraversare il Tirreno e, munito soltanto di carretto, iniziare nell’Isola un’attività di commercio… A Cagliari sbarcano – da quanto per certo si conosce dei loro esordi isolani – Giuseppe, il primogenito, e Sabatino, il secondo dei fratelli maschi, appena adolescente. Più tardi, nel 1887, essi saranno raggiunti dal terzo fratello, Antonio (padre, fra gli altri, di quel Domenico – scomparso pochi anni fa – nel cui nome si è compendiato, nell’ultimo mezzo secolo, quanto è rimasto, in città, delle attività qui impiantate dagli avi). Dopo Antonio prenderà residenza a Cagliari una soltanto delle cinque sorelle: Cristina, una bellissima donna (così è ricordata) che, per essere rimasta nubile, deciderà di vivere con i fratelli maggiori. Anche Sabatino, infatti, non si è formato famiglia (si è separato pochi anni dopo il suo matrimonio).
Una bella e numerosa famiglia ha fatto invece Antonio, sposatosi con Adelina Maglione, sorella del notissimo cardinale Luigi (originario di Caserta, riceverà la porpora nel 1935 – lo stesso anno della morte del cognato Sabatino – e sarà il segretario di Stato di Pio XII durante la seconda guerra mondiale). [tratto da “Sardegna Economica” numero 3/2003]

ETTORE 30 Settembre 2013 alle 09:12
UNA PICCOLA PRECISAZIONE, NENNE COLLU NON E’ SERRAMANNESE, MA E’ NATO A DECIMOMANNU.
Leo 30 Settembre 2013 alle 16:29
Ma guarda che non c’è scritto che Sig. Collu è nato a Serramanna!!! leggi bene
Paolo Casti 30 Settembre 2013 alle 16:48
Mi scuso dell’errore, ha ragione Ettore, in quanto ho erroneamente scritto “tanto da farlo tornare a Serramanna, suo paese natale”; il sig. Emanuele Collu è infatti nato il 24 gennaio 1938 a Decimomannu.
Bruno 4 Ottobre 2013 alle 23:58
A questo punto però, con questa correzione la “consecutio” risulta monca, e la storia non sta più in piedi, se non viene aggiunta un’integrazione: non si capisce, infatti, perché è stato aperto il primo negozio proprio a Serramanna.