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W i Burattini!

di Davide Batzella Letto 4.160 volte1

di Manuela Orrù

il regno delle favole

Domenica sera di fine settembre, aria fresca e cielo minaccioso, i bambini scalpitano, non vedono l’ora di andare allo spettacolo di burattini che si terrà all’EXMA. Bene allora, non perdiamo tempo, buttata in borsa una merenda veloce (si sa, i bambini hanno fame nelle situazioni più impensate!) e l’acqua, via a prendere l’amica con i suoi tre pargoli e arrivare così in tempo per un buon parcheggio e un posto in prima fila.

Ed eccoci comodamente sistemati nelle splendide poltroncine rosse davanti al teatrino bordato di classico velluto anch’esso rosso. La compagnia “IL REGNO DELLE FAVOLE”, nelle figure dei giovani animatori – burattinai Marcello e Stefano,  ci presenta la storia e con allegria e simpatia ci intrattengono i primi dieci minuti insegnando ai bambini una tecnica (segreta) per superare la paura, perché quella che ci racconteranno sarà una storia che metterà un po’ di fifa, soprattutto nei più piccini ancora sensibili al buio. Ah! ma con le dritte di Stefano e Marcello tutte le paure si supereranno!

Buio in sala, luce sul palco e lo spettacolo inizia.

C’è un re un po’ imbranato in ranocchio trasformato; il ministro traditore che spodestare lo vuole; Serpilla la strega che con gli incantesimi incatena; Tacchellinu l’aiutante del re, sveglio di mente che vale per tre; il mago Nepente ubriaco di nome e di fatto; Zemira la stagionata fidanzata del re.

La storia scorre veloce (purtroppo!) e con la collaborazione attiva dei piccoli spettatori il manigoldo verrà smascherato e punito e la giustizia e l’amore trionferanno. Quando le luci si sono riaccese mi sono resa conto di avere il sorriso stampato sul viso, gli occhi luccicanti come quelli gioiosi dei bambini e il cuore leggero, di quella leggerezza che solo l’infanzia sa regalare, fatta di inconsapevolezza e godimento del presente.

Grazie bambini per esserci, grazie a voi questi spettacoli possiamo  goderli anche noi “grandi”, dimenticando per un po’ le crisi, di governo e della vita, le vicissitudini quotidiane che ci ancorano al nostro essere adulti con mille responsabilità. E lo spirito bambino che vive sepolto sotto troppi strati di consapevolezza è potuto riemergere per danzare almeno un’ora, immemore del domani.

Bravi e tanti auguri ai due giovani burattinai, ragazzi simpatici e intraprendenti che hanno scelto come mestiere quello di divertire e far ridere i bambini e, compito più arduo, i loro brontoloni, incontentabili e noiosi genitori.

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