Zanzara-tigre all’assalto. In salvo una donna vittima di choc anafilattico
di 14 Ottobre 2013 00:43 Letto 2.528 volte0
Per una donna, Elisabetta Caria, è stato necessario ricorrere in piena notte alle cure della Guardia medica. Stessa paura per Augusta Musio e per una bambina piccola finita dal pediatra con la faccia gonfia a causa delle punture. Allarme zanzare-tigre a Serramanna dove insetticidi e repellenti non bastano a difendersi dagli attacchi degli insetti: «Non solo zanzare, ma anche mosche e, in alcune zone, zecche».
CHOC ANAFILATTICO Il caso più grave risale a una settimana fa. Elisabetta Caria, dipendente regionale in pensione, è stata aggredita dagli insetti alle gambe. Gonfiore e prurito terribile: è dovuta correre d’urgenza alla Guardia medica di corso Europa. «Ho avuto uno choc anafilattico e sono stata trattata con il cortisone», spiega la donna. Le fotografie delle sue gambe martoriate, diffuse su Internet, danno la misura della pericolosità delle zanzare tigre: molto aggressive, attive anche durante il giorno e resistenti ai comuni veleni. E, più grave, possibile veicolo di agenti patogeni e virus come la febbre del Nilo. Ma si tratta davvero di zanzara tigre? «Sono inconfondibili e il mio compagno, che è veneto e quasi laureato in Biologia, le conosce molto bene», afferma con sicurezza Elisabetta Caria.
IL VETERINARIO La presenza a Serramanna della zanzara tigre è confermata anche da un professionista, Fabrizio Defraia. «Ce ne sono tantissime, ne ho fatto le spese anche io, ma non sono i soli insetti presenti a Serramanna», dice il veterinario che lavora su animali domestici, cani e gatti, spesso vittime, e al tempo stesso veicolo, degli insetti. Da confermare, invece, il nesso tra l’epidemia di lingua blu (colpiti a Serramanna una ventina di ovili) e il diffondersi di insetti fuori stagione.
«Le zanzare presenti a Serramanna sono quelle che si trovano in ogni altra parte: in Comune non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione, né da cittadini né dai vigili urbani», dichiara l’assessore all’Igiene ambientale Giulio Cossu che parla, comunque di «un’annata particolare: il protrarsi del caldo potrebbe far proliferare insetti fastidiosi».
I. Pillosu – L’Unione Sarda del 13/10/2013