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Sergio, serramannese emigrato: Quando l’arte si fonde in più espressioni

di Davide Batzella Letto 20.643 volte2

di Paolo Casti

Sergio

Sergio vive stabilmente in Germania dal 2001, a Veitsbronn, comune tedesco di 6.258 abitanti, in Baviera dove è proprietario di una piccola gelateria nella piazza principale, l’Eiscafe Girasole.

Ricorda, quasi commuovendosi, come ci è finito così lontano dalla sua Serramanna;

«Partii la prima volta in Germania nel lontano 1989, a Febbraio; non che a Serramanna mi mancasse da lavorare, ma le possibilità in un ottica del futuro non era tantissime. In quel periodo lavoravo saltuariamente al pollaio di signor Diana e di signora Bonaria. Cominciai a lavorare da loro che avevo poco più di dodici anni, fino ai diciassette; in seguito ho fatto di tutto, dal manovale ai lavori in campagna, per poi tornare a lavorare al pollaio quando avevo circa ventitré anni. Vi son rimasto fino ai ventisette, poi decisi di partire.

In quel periodo, nel 1988, a Serramanna aprì la gelateria “La Veneta”, e la titolare, aveva regolarmente bisogno delle uova per produrre il gelato e veniva spesso al pollaio. Un giorno mi chiese se avessi voluto andare a lavorare in Germania, nella gelateria gestita da suo fratello. Ci pensai per parecchio tempo, poi decisi di accettare. Arrivai così in pieno inverno in Germania, a Alsdorf, un paese di minatori vicino a Aachen».

Questo fu per Sergio il primo approccio col mondo del gelato. Fino al 1996 faceva le stagioni, da Febbraio a Ottobre. In inverno continuava a fare dei lavoretti saltuari come l’imbianchino e ogni tanto lavorava anche nel pollaio del signor Diana.

Nel 1994 conosce Susanne, che è diventata poi sua moglie; «Abbiamo tre figlie. La grande ha 15 anni e le gemelle 14. La mia figlia maggiore è nata a Forchheim, dove lavoravo in quel periodo, mentre le gemelle Ambra e Luana sono nate a Cagliari; dal 1997 al 2000, abbiamo vissuto a Quartu Sant’Elena, dove lavoravo, come responsabile in una gelateria, “Il giardino di ChezMoi” di Franco Musio. Purtroppo con tre bambine piccole, i soldi non bastavano mai e nel 2001 decisi di tornare in Germania con la famiglia, e Susanne riprese il suo impiego di insegnante».

Sergio al Lavoro (2)

Sergio continuò a lavorare in gelateria come dipendente, fino al 2005, anno in  cui decide di mettere a frutto i suoi anni di esperienza, e mettersi in proprio.

Sergio ai corsi di cucinaDa qualche anno Sergio, in inverno, si diletta ad insegnare nei corsi di cucina sarda, organizzati dal comuni in cui abita, dove fa conoscere “la cucina serramannese”, oltre ad aiutare la moglie nelle faccende domestiche. Ma soprattutto ha scoperto di avere la passione e il talento per le sculture in legno.

«Tutto cominciò per puro caso; al rientro da un fine settimana trascorso fuori con la famiglia, entrando a casa trovai per terra un tronco d’albero (più tardi scoprì essere di prugno), lo sollevai e lo guardai attentamente. Mai prima di allora guardai un pezzo di legno con quello sguardo, anche perché la legna l’avevo sempre messa dentro la stufa per scaldare la casa, ma non quella volta. Guardandolo capii esattamente cosa sarebbe potuto diventare; così intagliai la mia prima scultura, un delfino. Premetto che in casa non avevo nessun attrezzo per lavorare il legno, se non una piccola scure e una vecchia mezzaluna, che trovai nella legnaia. Ora ho all’ attivo circa un centinaio di pezzi realizzati.

Il legno che utilizzo per le mie sculture, mi viene regalato dalla gente del paese; utilizzo tutto ciò che mi viene dato: pino, abete, acero, noce, nocciolo contorto, melo, pero, prugno, susino, cipresso, faggio, betulla tutto, proprio tutto. Nel 2012, ho fatto una piccola mostra nel giardino della mia piccola gelateria, ed ha avuto un successo inaspettato».

Sergio ha un talento innato per l’arte che forse solo la sua modestia e la sua semplicità non gli permettono di ammettere.

Nella cittadina dove vive con la sua famiglia è molto ben voluto e apprezzato, tanto che nella pagina della Land vi è una pagina dedicata a lui e alle sue creazioni (http://www.landkreis-fuerth.de/marktplatz/kreativ-kunst-und-kultur/kuenstler-aus-dem-landkreis/sergio-steri.html). Nel 2013, inoltre, una sua scultura ha avuto l’onore di entrare a far parte della Chiesa del suo paese, e un articolo in merito è stato pubblicato nel giornale locale (http://www.nordbayern.de/region/fuerth/neues-symbol-fur-die-veitskirche-1.3012204?rssPage=UmVnaW9uc2NobGFnemVpbGVu); ha scolpito una nuova croce per la Chiesa di San Vito, su richiesta del prete, WinfriedBuchhold, dopo che la croce processionale in uso è rimasta danneggiata.

Non c’è che dire, Sergio è una persona umile e generosa che porta Serramanna nel cuore e che porta un po’ di Serramanna al di là delle Alpi.

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Commenti (2)

  1. Complimenti e un saluto da Serramanna.

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