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Come essere un buon proprietario per il proprio cane

di Davide Batzella Letto 2.737 volte0

sark e piras

Per la rubrica “Un cane per amico“, vediamo oggi su come si possa essere un buon proprietario per il nostro amico a quattro zampe.

Premetto che un cucciolo non è mai monello o irrispettoso, è semplicemente un cucciolo. Mette in atto determinati comportamenti esclusivamente perché in quel momento gli sembra una buona idea. Non compie determinate azioni per farci dispetti o darci noie.

Detto questo bisogna comprendere che nei loro comportamenti non vi è nulla di personale e di conseguenza bisogna solo adottare soluzioni per ottenere i comportamenti desiderati.

Come iniziare?

Sicuramente punire il cane serve a ben poco, ci si mostrebbe fragili, aggressivi e per niente affidabili. Anche perchè il cucciolo non parlando la nostra lingua non capirebbe il motivo dei cambi di umore e reagirebbe in vari modi a seconda delle esperienze regresse e/o alla razza di appartenenza: reagendo per difensiva, non rispondendo più alle richieste e chiudendosi a riccio. Pensando che il cucciolo sia per le sue, un po’ schizzato o nervoso, molti proprietari sbagliano frequentemente e non valutano che basterebbe solo essere coerenti e capire che davanti hanno un cucciolo spaesato e che li guarda e non capisce il perchè dei loro comportamenti.

Quindi come comportarsi quando avviene un fattaccio?

In primis contare sino a 10 e pensare al perchè il cane ha fatto ciò, annotando magari quali potrebbero esssere le cause e quali rinforzi possono aver alimentato l’azione. Annoteremo anche cosa vorremo che lui facesse.

Esempio: il cucciolo ha fatto la pipì dentro casa; perchè? non usciva da qualche ora. Cosa vorrei che facesse? Vorrei facesse la pipì durante le passeggiate. Soluzione? Aumentiamo le passeggiate. In queste situazioni bisogna essere obiettivi, per educare un cucciolo ci vuole tempo e pratica. Bisogna trovare soluzioni per i problemi e cercare di interpretare tutti i segnali che il cucciolo sicuramente manda, ma che un occhio poco allenato non sa interpretare.

Ovviamente il cucciolo non starà fermo in un angolo ed avrà bisogno di giocare e distrarsi, se no la noia lo renderà piuttosto distruttivo. Comunque sia ciò che dobbiamo tenere in conto è che dovremo cercare di comunicare nel modo corretto con il cucciolo e non potendo usare il linguaggio dovremo impegnarci a mostrare azioni e comportamenti coerenti diventando così la sua guida.

HOBBY, DIVERTIMENTO, MOTIVAZIONI E RICOMPENSE

Un cucciolo a cui viene fatto fare il giusto movimento, divertito, motivato e ricompensato nei momenti giusti sicuramente sarà di facile gestione. Il problema appunto è capire quali siano le modalità di ricompensa, quali siano le giuste motivazioni, se il cucciolo realmente si stia divertendo e quali giochi preferisce fare. Non sempre ciò viene compreso però sicuramente una motivazione di grande interesse è l’attenzione del proprietario che se impugnata nel modo giusto porterà giovamento nel rapporto con il proprio cucciolo.

NON SEMPRE TUTTO ANDRA’ BENE

Spesso capiterà che il cane sembri regredire ma questo come tutte le cose fa parte del gioco della vita. Non esistono esseri perfetti e non pretendiamo la perfezione nemmeno dal nostro cucciolo. Quindi più che dar peso alle piccole sconfitte cerchiamo di trarne spunto e magari trovare differenti stimoli e distrazioni.

ESSERE ASTUTI

Introduciamo il concetto: “fai qualcosa per me, che io faccio qualcosa per te”, in questo modo l’educazione del cucciolo sarà piacevole e collaborativa.

Sarà fondamentale creare un programma di lavoro per evitare comportamenti sgraditi, modificarli e insegnare al cucciolo a stare calmo in modo che anche lui ne abbia giovamento. Una buona educazione viaggerà di pari passo con la formazione di un solido rapporto tra cane e proprietario.

 

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