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Caro amico ti scrivo…

di Andrea Mura Letto 2.428 volte0

di Manuela Ortu

Il 4 luglio 2014 mi sono recata al Comune, insieme a mio figlio Fabio di 22 anni, per un incontro col Sindaco Sergio Murgia e l’Assessore ai Servizi Sociali Luana Tocco.IMG-20141218-WA0002

Oggetto del colloquio, da me richiesto un mese prima, erano le difficoltà che Fabio, non vedente, incontra per le strade di Serramanna, nel tentativo di imparare dei percorsi per essere maggiormente autonomo negli spostamenti. Come abbiamo raccontato, poi, nell’articolo di sensibilizzazione pubblicato sul sito Aserramanna , Fabio ha elencato al Sindaco e all’Assessore tutte le criticità presenti nelle nostre strade e i pericoli in cui rischia d’incorrere andando in giro da solo. Oltretutto, molti dei potenziali pericoli lui non li coglie, per ovvii motivi, e spetta a noi vedenti evitargli di proposito alcuni percorsi.

Dopo averci ascoltato con attenzione, Sindaco e Assessore hanno condiviso le nostre preoccupazioni e hanno commentato che purtroppo il problema (qualora non ci avessimo pensato!!!) riguarda una larga parte di cittadini, non solo i disabili, ma anche gli anziani, i bambini e le mamme con i passeggini! Ma, c’è sempre un ma… il Comune non ha soldi, sono già in corso lavori di restauro nelle strade, e poi ci sono le urgenze… la crisi… il Patto di Stabilità…ecc. ecc.

Ho prontamente fatto notare agli Amministratori che molte difficoltà si potrebbero risolvere immediatamente con un intervento mirato della Polizia Municipale, visto che molti ostacoli sono automobili o biciclette parcheggiate su aree pedonali o in divieto di sosta. Per tutto il resto esiste una specifica normativa, nazionale e regionale, che consente l’abbattimento delle barriere architettoniche senza dare fondo alle casse comunali. Giusto per fare un esempio, la L.R. 30 agosto 1991, n. 32 che, all’art. 1, “… dispone interventi diretti ad assicurare a tutti i cittadini, indipendentemente da età, sesso, caratteristiche anatomiche, fisiologiche e senso-percettive, nonché dalle variazioni temporanee o permanenti delle stesse, la massima autonomia per lo svolgimento di ogni attività effettuata nell’ambiente costruito.”  E all’art. 18 “(Sovvenzioni regionali) 1. Per il conseguimento delle finalità previste dall’articolo 1, la regione concede sovvenzioni ai Comuni ed alle Province per l’adeguamento degli edifici …”.IMG-20141218-WA0004

A detta del Sindaco, per quanto riguarda l’intervento della Polizia Municipale, era necessario attendere che si insediasse il nuovo Comandante, che sarebbe stato subito informato; invece, per quanto riguarda i piccoli interventi come sistemare grate mancanti, ecc., si sarebbero potuti eseguire senza tante difficoltà. Per tutto ciò che richiede una progettazione particolareggiata mi sono impegnata a far avere all’Assessore che, come non sempre capita è persona competente in materia, la normativa relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, li ho informati dell’esistenza di associazioni nazionali ed esperti del settore che forniscono supporto alla progettazione, infatti l’art. 4 della suddetta legge recita: “La realizzazione e le modifiche delle strutture e delle costruzioni, … devono perseguire la compatibilità dell’ambiente costruito con la variabilità delle esigenze dei cittadini; a tal fine devono essere adottati criteri progettuali e di controllo rispondenti alle diverse esigenze degli utenti e adattabili ai possibili mutamenti delle esigenze stesse.”  Ho chiesto che venisse informata anche la Commissione per le Pari Opportunità.

Mi è stato risposto: “Certo!  è proprio per questo che abbiamo voluto in questa commissione una persona disabile”. Infine si è parlato anche dell’importanza di attuare un intervento di sensibilizzazione dei cittadini, ed a questo proposito abbiamo detto della nostra intenzione di pubblicare sul sito web aserramanna un articolo informativo corredato da fotografie che evidenziano i punti critici, nonché la pericolosità, di alcuni percorsi. Ci siamo lasciati con l’impegno, da parte degli Amministratori, di attivarsi entro la fine dell’anno, e con la nostra massima disponibilità a collaborare per individuare le difficoltà e trovare le soluzioni più consone.

Il nostro articolo informativo ha registrato, inaspettatamente, oltre 5.000 visualizzazioni, più di 1000 “mi piace” e tantissimi messaggi di incoraggiamento. Purtroppo non abbiamo notato, come speravamo, una maggiore attenzione da parte dei nostri concittadini nei confronti di questo problema.

Intanto, in attesa di essere convocati dagli amministratori, come d’accordo,  “…l’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va”, da una famosa canzone, sempre molto attuale. Infatti, nonostante il tempo trascorso, non è successo nulla di ciò che era stato ipotizzato in quell’incontro di sei mesi fa: nonostante io abbia inviato all’Assessore la normativa vigente (l’avrà letta?), non siamo stati interpellati, e credo che nessun intervento sia stato programmato; il Comandante dei vigili ha preso servizio il primo settembre 2014, ma chi parcheggiava in divieto di sosta continua a farlo indisturbato; e i cosiddetti interventi semplici e immediatamente eseguibili restano ancora solo parole. E’ stata consultata la Commissione per le Pari Opportunità? Credo di poter dire che sono trascorsi sei mesi inutilmente: si sarebbe potuto fare tanto per organizzare i vari interventi da portare avanti,  come ad esempio le azioni di sensibilizzazione,  praticamente a costo zero.IMG-20141223-WA0004

Scarsa sensibilità, o difficoltà ad individuare i problemi che hanno maggiore priorità? Certo, trovare il tempo e le risorse da dedicare alla  progettazione delle aree verdi ha sicuramente impedito di pensare all’eliminazione delle barriere architettoniche, così come mettere mano a certi regolamenti comunali per cancellare le agevolazioni riservate alle famiglie con disabili, ha richiesto un certo impegno che ha sicuramente distolto gli Amministratori da problemi che, evidentemente, non sono considerati prioritari, nonostante loro stessi li abbiano definiti come riguardanti una gran parte di cittadini.

A questi dubbi si aggiunge il sospetto che la risposta alla nostra legittima esigenza fosse implicita nell’intervento che l’Assessore ai Servizi Sociali ha fatto in sede di Consiglio Comunale il 27 novembre 2014, in cui ha dichiarato che, pur avendo eliminato le agevolazioni per i disabili dal regolamento per la TARI, l’Amministrazione Comunale  è molto sensibile ai problemi di questa categoria. Infatti, sta provvedendo ad effettuare interventi per  promuoverne l’autonomia, per esempio ripristinando il marciapiede di fronte alla Caserma dei Carabinieri (!!!) o con l’attuazione della L. 162/98! Sono rimasta allibita nel sentire questa risposta, che a me sembrerebbe “di comodo”. Realizzare interventi ordinari e di ripristino di strade o marciapiedi non vuol dire eliminare le barriere architettoniche, (anzi, bisogna stare attenti a non crearne di nuove!). Così come attuare la L. 162/98 con i fondi regionali non è certo la dimostrazione di una sensibilità particolare da parte dell’Amministrazione Comunale, anche se c’è dietro un grande lavoro degli uffici per mettere a punto i piani personalizzati di sostegno alle famiglie dei disabili.

Spero di sbagliarmi e di avere interpretato male, ma questo silenzio non promette nulla di buono.


 

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