Lettera di Mattia Scalas
di 3 Gennaio 2015 12:13 Letto 4.363 volte1

Si chiude con questo 2014, dopo anni di tesseramento, la mia lunga stagione nei colori della Polisportiva Atletica Serramanna. Dal primo gennaio inizia una nuova avventura con i colori dell’emiliana Atletica Casone Noceto, società Campione d’Italia di Corsa in carica.
Giunti alla fine dell’anno si può fare un bilancio di quello che è stato questo 2014. La mia miglior stagione agonistica di sempre, con buoni riscontri cronometrici (sopratutto nei 5000 metri corsi a Ponzano Veneto a luglio) e buoni piazzamenti ai Campionati Nazionali: la medaglia di bronzo sui 10000 in pista a Ferrara, ma anche i quarti posti di Torino (5000 metri) e Isernia (10km su strada). Il 2014 è stato anche l’anno del mio “debutto” nelle competizioni assolute, partecipando sui 5000 metri ai Campionati Italiani di Rovereto, in quella che possiamo chiamare la “serie A” dell’atletica italiana.
A fine agosto, mentre mi trovavo a Sestriere per un periodo di allenamento, è arrivata anche la prima convocazione in Nazionale. Mezza Maratona di Udine, il 21 settembre. Un esordio da 1h12:41, un po’ al di sotto delle aspettative ma non da buttare considerando l’inesperienza e un po’ di tensione.
Ma questi, per quanto discreti, rimangono solo numeri. Il 2014 è stato un anno di maturazione, un primo punto di arrivo di un lungo percorso di crescita iniziato qui a Serramanna e proseguito a distanza a Torino con il mio tecnico e il supporto continuo, importante e mai invasivo dei dirigenti.
Perché la crescita di un atleta dalle categorie giovanili alla carriera adulta è un amalgama di impegno e talento individuale, supporto famigliare, capacità del tecnico e ambiente societario. Qui a Serramanna, capacità tecniche e impegno della società sono garantiti, e di ottimo livello. Si lavora senza fretta, con una crescita lenta e costante dei carichi di allenamento (l’overtraining in età giovanile rovina ogni anno tanti talenti), affiancata alla partecipazione fin dai primi anni a competizioni in giro per l’isola che accrescono l’esperienza agonistica e la nascita di quei legami con gli altri atleti che danno lo stimolo a proseguire nell’attività. Fermo restando che l’atletica è e sarà sempre uno sport individuale, che costringe a guardarsi in faccia e riconoscere i propri limiti e le proprie debolezze, “senza pietà”.
Per questo consiglio a genitori, ragazzi e adulti di avvicinarsi a questo sport all’interno dell’Atletica Serramanna. Ai genitori consiglio di portare i loro figli al campo: si imparano gesti tecnici fondamentali, un sano repertorio di regole del vivere in compagnia e chissà, si scopre qualche talento da coltivare. Ai ragazzi consiglio di fare Atletica per allargare le proprie vedute. Sì, si suda parecchio, ma si compete da subito almeno a livello regionale. Un bell’allargamento di vedute no?
Ad ultimo, i ringraziamenti per questo lungo percorso. Ringrazio in primis il mio tecnico Daniela Tocco, che continuerà ad allenarmi anche nella stagione 2015. Poi la società e i dirigenti, Gianni Soddu e Angelo per gli innumerevoli chilometri in auto fatti ogni domenica in giro per gare in tutta la Sardegna, i presidenti che si sono sempre impegnati a non farmi mancare il supporto in anni di trasferte: Franco Casti e Fabio Onnis prima, Ignazio Frongia da quest’anno e poi tutti i compagni di corsa di questi anni, Michele Carta, Andrea Mura, Antonio Pillitu e il gruppo master. E infine la famiglia, Angelo in versione genitore, Marina e Andrea, che sanno quanto possa essere “impegnativo” sopportare un atleta in casa.
Ora si pensa al 2015. Casacca nuova e obiettivi ambiziosi. Come bissare la maglia azzurra, stavolta agli Europei Under 23 di Tallinn.
Grazie allo staff di Aserramanna per lo spazio concesso.
Buone feste.
Mattia Scalas

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