Serramanna si racconta: ecco i vincitori del concorso letterario
di 9 Settembre 2015 17:21 Letto 5.432 volte6
«Serramanna non è certamente il luogo migliore del mondo in cui vivere,
ma è certamente il luogo in cui a me piacerebbe vivere».
Paolo Casti, Giocavamo a pallone in strada
Il 6 settembre 2015, nel caratteristico sagrato della chiesa campestre di Santa Maria è stato presentato il libro “Serramanna si racconta” e sono stati premiati i partecipanti e vincitori del concorso letterario Raccontiamo la nostra Storia, avviato nel mese di marzo.
Serramanna si racconta
“Serramanna si racconta” è una raccolta di racconti, ricordi e ricerche giunti alla segreteria del concorso (aperto a tutti), promosso dall’Associazione culturale Il Pungolo, con il fine di valorizzare gli aspetti culturali e sociali della nostra comunità, tramandarne la memoria storica e riflettere sui numerosi cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni.
Tutti i racconti sono quindi ambientati a Serramanna o fanno riferimento a qualche aspetto caratterizzante la nostra comunità.
I vincitori

I 15 racconti in gara (quelli fuori concorso sono stati nove a cui si aggiunge il racconto dello scrittore e antropologo Giulio Angioni, posto nella parte iniziale della raccolta) sono stati giudicati da una giuria di cinque persone presieduta dalla professoressa Maria Giovanna Sanjust, Ordinario di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Cagliari.
Il primo classificato è stato Paolo Casti con “Giocavamo a pallone in strada”, al secondo posto Manuela Orrù con “L’estate del 1975” e al terzo Claretta Frau con “Serramannese per caso”.


Galleria fotografica
Ecco una serie di scatti effettuati da Rossana Limoncino (sua anche la fotografia della copertina del libro), che ringraziamo per la disponibilità.

Dino Caboni 41 12 Settembre 2015 alle 16:02
…Complimenti ! Giusto premiare chi ha raccontato Serramanna, non, i tutti particolari … Ma certamente , nei più importanti come complessità ! Complimenti ancora Paolo !
Paolo Casti 14 Settembre 2015 alle 07:11
Grazie Dino
Alessandro F. 19 Settembre 2015 alle 19:41
Ho letto, quasi, tutto in una volta, il libro “Serramanna si racconta”. Paolo parla dei campi da calcio di noi ragazzini, sparsi qua e la per l’abitato. Dato che noi, piccoli del rione Sa Concia, non potevamo andare oltre la ferrovia, ne avevamo uno dove, ora, c’è l’istituto industriale, in via Svezia. Ricordo che avevamo anche le panchine! Il “trasferimento” fuori casa, avenne una volta iniziato il cantiere, nel “campo” all’interno dell’area della chiesa di Santa Maria. Bei tempi.
E’ sempre un piacere leggere le storie di vita vissuta e non sul nostro paese, Serramanna.