Chi è lo Psicologo?
di 29 Gennaio 2016 16:06 Letto 3.951 volte1
Inizia oggi una nuova rubrica di ASerramanna.it incentrata sull’educazione alla psicologia, al benessere, al sostegno e alla salute.
La rubrica verrà curata dal Dott. Cristian Angius, psicologo serramannese.
Nell’articolo di oggi si parlerà della figura dello psicologo, buona lettura!
Chi è lo Psicologo?
di Cristian Angius
Qualche giorno fa un quarantenne di Ravenna (con un attestato di counselor), è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per esercizio abusivo della professione di psicologo. Come è possibile che una persona qualunque possa tranquillamente riuscire a “spacciarsi” come professionista sanitario? Si fa di tutto per tutelare nel migliore dei modi i cittadini ma evidentemente ancora tanto è da fare. La prima cosa che gli utenti dovrebbero conoscere è chi è effettivamente lo psicologo e di cosa esso si occupi.
Ancora moltissime persone hanno un’idea distorta dello psicologo. Diversi sono i luoghi comuni e i pregiudizi che avvolgono questa figura professionale. Ciò magari porta gli utenti a rivolgersi ad altre figure come quella del ravennate counselor o life coach e figure simili. Questi operatori, benché abili in alcuni campi, come quello motivazionale, non hanno le competenze adeguate per affrontare il disagio psichico anche se fuori da contesti clinici.
Attraverso una serie di domande e risposte cercherò di chiarire alcune caratteristiche del nostro lavoro.
Quando nasce la figura dello psicologo? Lo psicologo nasce nel 1989 con la legge 56 che istituì formalmente tale figura. Parliamo quindi di una professione molto recente. Prima di questa data la professione di psicologo esisteva già ma non era disciplinata dal punto di vista legislativo. Questa legge detta i confini e le caratteristiche operative dello psicologo. Esso può fare: prevenzione, diagnosi, abilitazione riabilitazione, sostegno, sperimentazione, ricerca e didattica.
Di cosa si occupa lo psicologo? In linea di massima lo psicologo interviene nelle difficoltà, allo scopo di fornire nuovi strumenti per gestire emotivamente o cognitivamente la situazione. Ma non solo… Può lavorare nell’ambito della crescita personale intervenendo su comunicazione, autostima, intelligenza emotiva, creatività etc. Si può dedicare al benessere psicofisico degli utenti ad esempio come supporto nella gestione dello stress, nella gestione di particolari emozioni come la rabbia o nel controllo del peso. Può lavorare nel settore clinico attraverso interventi sul singolo, sulla famiglia o sui gruppi effettuando valutazioni, perizie, diagnosi, progettando riabilitazioni. Nell’ambito della psicologia del lavoro inoltre può effettuare selezione del personale, gestione delle risorse umane, formazione, marketing, motivazione e così via. Oltre a quelle descritte sono ancora tante le attività che può svolgere lo psicologo, ultimamente stanno nascendo nuovi ambiti di interesse come la psicologia interculturale o quella della religione. Nell’ottica comune continua però a permanere la figura dello psicologo che si occupa di patologia mentale. Continua ad esistere l’equazione psicologo = medico dei pazzi. Oltre ad aver chiarito che lo psicologo non si occupa solo di clinica (non perdiamo tempo sul termine pazzia) esso non è un medico poiché ha effettuato un percorso di studi differente e per tale motivo non può inoltre prescrivere farmaci.
Qual è il percorso di studi necessario per diventare psicologi? Per diventare Psicologo, attualmente, è necessario: aver ottenuto una laurea in psicologia di cinque anni; aver concluso un tirocinio post lauream di almeno un anno presso una struttura convenzionata con l’Università sotto la guida di un tutor psicologo; aver superato un Esame di Stato tutt’altro che semplice; essere, infine, iscritti all’albo dell’Ordine degli Psicologi. Quindi è necessario tenere presente che, per legge, non è psicologo colui che ha “semplicemente” la laurea.
Cos’è l’Ordine degli Psicologi? È l’ente pubblico che promuove la qualità del lavoro dello psicologo e rafforza la cultura professionale attraverso l’applicazione del Codice Deontologico. Sia a livello nazionale sia a livello regionale l’Ordine cura e aggiorna l’Albo (elenco di tutti gli psicologi iscritti, consultabile online) e promuove ogni azione al fine di prevenire l’abuso della professione. Ogni psicologo, infatti, si deve attenere al Codice Deontologico che non è altro che una raccolta di norme (42 articoli) che stabilisce i comportamenti che tutti gli psicologi sono tenuti a rispettare per una buona pratica professionale, ciò consente al cittadino di essere tutelato. Coloro che non rispettano tale codice commettono un illecito e oltre al reato incorrono in sanzioni che vanno dall’avvertimento sino alla cancellazione dall’albo (il che significa non esser più psicologi). Tutto questo non poteva avvenire prima della legge 56.
Chi è lo psicoterapeuta? Lo psicoterapeuta è uno psicologo (o un medico) che ha conseguito un ulteriore diploma di specializzazione, almeno quadriennale, presso una scuola riconosciuta dallo Stato. Lo psicoterapeuta può effettuare psicoterapia e può cioè occuparsi direttamente del lavoro sulla patologia mentale (il “semplice” psicologo non può farlo). Esistono differenti approcci in psicoterapia (psicodinamico, sistemico – relazionale, cognitivo – comportamentale, costruttivista, analisi transazionale, psicoterapia della gestalt, bioenergetica, ecc.) da cui derivano alcune differenze nelle strategie di intervento sulla psicopatologia.
La figura dello psicologo è purtroppo ancora oggi vista con timore, spero che questi chiarimenti abbiano almeno in parte fatto luce sull’infondatezza di tali impressioni. Resto comunque disponibile per qualsiasi ulteriore informazione. Per altre curiosità si possono inoltre visitare il sito dell’Ordine Nazionale http://www.psy.it e il sito dell’Ordine Regionale http://www.psicosardegna.it.
Infine per chi volesse evitare di incorrere in personaggi come il counselor in malafede di Ravenna, a questo indirizzo trovate un motore di ricerca dove verificare la regolarità del professionista al quale pensate di rivolgervi: http://www.psicosardegna.it/cerca.php
Commenti (1)