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Le vacanze: quando il relax è stressante

di Davide Batzella Letto 3.556 volte0

Ecco un nuovo articolo del Dott. Cristian Angius. Buona Lettura!

Le vacanze: quando il relax è stressante

di Cristian Angius

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Arriva il caldo e ci si prepara per le vacanze. Finalmente un periodo di meritato riposo, di pace e tempo per se. Ma è realmente così? Non tutti riescono a trarre giovamento da questo periodo deputato al recupero di energie, anzi la maggior parte delle persone continua ad avvertire malesseri e sintomatologie riconducibili allo stress. Perché si va incontro a questo paradossale fenomeno?

Ricordiamoci prima di tutto cosa si intende per stress. Lo stress è una condizione di attivazione psico-fisica messa in campo dal nostro organismo per rispondere nella maniera più efficace ad eventi e stimoli ambientali. Trattandosi di una risposta del nostro organismo, la soluzione non va ricercata fuori di noi. Creare delle condizioni favorevoli esterne favorisce il rilassamento ma sta a noi decidere in che maniera poi gestire questa relazione “io-ambiente”. Anche la vacanza quindi, antidoto per antonomasia verso le fatiche da lavoro, rischia di passare da rimedio a causa dello stress. Per comprendere meglio come questo può succedere osserviamo le fasi che ci portano al periodo più desiderato di tutto l’anno.

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PRIMA DELLA VACANZA. Il periodo che precede la vacanza è il più stressante in quanto è deputato all’organizzazione del viaggio. La prima cosa da fare, se non lo si è già fatto, e stabilire i giorni in cui partire. Questa scelta non sempre è libera, alcuni dovranno sottostare ad esigenze di lavoro o a disposizioni del proprio superiore e un’ulteriore valutazione andrà fatta in funzione delle ferie del/della partner in modo che possano coincidere. Alcuni (anche se è raro) optano per le vacanze separate, ma dalla letteratura scientifica da me analizzata (i film di Vanzina) deduciamo che questo non conviene poiché il partner casualmente vi raggiungerà nello stesso villaggio beccandovi in situazioni imbarazzanti … Ma torniamo alle cose serie, è importante riuscire a bilanciare periodo, meta, struttura e costi, variabili strettamente interconnesse tra loro. Tutto questo necessita di un forte impegno, considerando che tali decisioni vanno prese in un periodo di intenso lavoro. Il periodo che precede le vacanze infatti diventa più pesante in quanto si cerca in tutti i modi di portare a termine i lavori incompiuti, che creerebbero altrimenti un rientro massacrante.

In questi casi bisogna tenere presenti alcune considerazioni.

  • Ricordiamoci che non è la “quantità” della vacanza che genera ristoro e favorisce il recupero delle energie ma la sua qualità. Non esageriamo con mete al di sopra delle nostre possibilità rispondendo a mode del momento o all’esigenza di creare una vacanza “perfetta”. Inoltre, non per forza è necessario partire per trascorrere delle ferie rigeneratrici.
  • Evitiamo di “idealizzare” la vacanza. Potremmo andare incontro a delusioni. Lasciamo che questo periodo arrivi così com’è, finiremo altrimenti per criticare costantemente tutto ciò che non è andato come previsto, perdendoci ciò che invece è bello e gratificante.
  • I più ossessivi, nel periodo pre-vacanza, tendono a lavorare il doppio per portare a termine l’incompiuto. Impariamo a delegare gli altri e ad aver fiducia in chi porterà avanti il nostro lavoro. Questa preoccupazione altrimenti ci accompagnerà durante la vacanza e se il nostro corpo si troverà disteso sulla sabbia, la nostra mente continuerà a stare seduta nella scrivania dell’ufficio.

DURANTE LA VACANZA. Vediamo alcuni piccoli accorgimenti che possono facilitare il ben meritato relax:

  • Evitiamo, arrivati nel luogo delle ferie, l’ansia di voler vedere tutto, conoscere ogni angolo del posto, tutti i cibi, non lasciamoci trasportare da tutte le attività che la struttura in cui risiediamo ci offre. Potrebbe essere divertente ma non ci si trova li anche per rilassarsi?
  • Se si parte in gruppo, scegliere e mantenere degli spazi propri, ognuno ha le sue esigenze, è importante ascoltare le proprie. Se tra gli amici si sta organizzando una camminata di 10 km per osservare il panorama dalla montagna, è bene non sentirsi obbligati a farlo, tantomeno provare sensi di colpa. Le potenzialità rigenerative delle ferie dipendono da una corretta gestione del tempo e delle attività.
  • Ricordiamoci che la vacanza è per noi e non per dimostrare agli altri quanto è stata bella. Immortaliamo i bei momenti ma viviamoli senza trasformarci in reporter del National Geografic.
  • Sarebbe auspicabile quindi staccare la spina anche dalla tecnologia. Per chi non riuscisse a restare totalmente offline dal mondo dei social network potrebbe dedicarvi giusto una mezzora al giorno o comunque un tempo molto limitato. Meglio evitare l’ansia di condividere e quella di attendere i “mi piace”.

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TERMINE DELLA VACANZA E RIPRESA LAVORATIVA. La nostra mente, affinché possa aiutarci nel prevenire eventi per noi dannosi, oscilla costantemente tra passato e futuro. Questa sua disposizione non sempre è utile e sicuramente non lo è nei momenti in cui il termine della vacanza si avvicina, quando iniziamo a preoccuparci per il lavoro che ci attende. Continuiamo a goderci i giorni restanti, evitando che la mente inizi a generare tristezza per un qualcosa che sta finendo ma che ancora non è terminato.

Come visto in precedenza lo stress si attiva quando deve rispondere ad esigenze esterne soprattutto legate al cambiamento. Per questo motivo è importante tenersi liberi i giorni che seguono il viaggio (anche quelli che lo precedono) in modo tale da non sottoporsi con violenza ad uno stravolgimento della routine.

CONCLUSIONI. Lo stress accumulato durante l’anno, deriva principalmente da un’iperattivazione della mente che inevitabilmente coinvolge la nostra persona in toto. Il metodo ideale per affrontare le vacanze al massimo del relax e quindi quello di evitare di far lavorare la mente a quello stesso ritmo. Il che non significa che dobbiamo trasformarci in trogloditi ma che dobbiamo predisporci alle esperienze un po’ di più con quegli aspetti di noi che tendiamo a dimenticare: il corpo e il cuore. Se ci troviamo sulla spiaggia, lasciamo da parte il passato e il futuro, godiamoci il presente: le sensazioni della sabbia sui piedi nudi, il calore del sole che riscalda la pelle e la brezza che la rinfresca con le sue carezze, osserviamo le diverse tonalità del cielo e del mare che riflette la luce con disegni argentati, sentiamo i profumi della natura, i suoni delle onde e i versi dei gabbiani. Vi state già rilassando? Ed è solo un’immagine, figuriamoci farlo dal vivo! È tutto nostro, li e in quel momento, osserviamo come risuona dentro di noi. Ogni qualvolta ci approcciamo agli eventi in questo modo, le tensioni si sciolgono e siamo sicuri che la vacanza sta svolgendo appieno il suo compito, ci sta facendo riscoprire noi stessi entrando in contatto con tutto ciò che di bello ci circonda: le persone che amiamo e la nostra madre Terra.

Auguro Buone vacanze a tutti!!!

P.S. Buone vacanze anche a coloro che sfortunatamente non possiedono un lavoro e che hanno come tutti diritto ad un periodo di libertà dalle preoccupazioni. Lo stress non ha pregiudizi, colpisce tutti, basta sapere come armarsi 😉

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