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Iniziano i festeggiamenti in onore di San Leonardo: dal 6 al 10 novembre 2024

di Davide Batzella Letto 1.218 volte0

Iniziano oggi i festeggiamenti 2024 in onore di San Leonardo, Patrono di Serramanna.

Processione San Leonardo 2015

Come ci informa l’Oratorio di San Leonardo (qua la pagina Facebook), San Leonardo nasce nel cuore della Gallia nel V secolo, figlio di una nobile famiglia e battezzato con re Clodoveo come padrino. Destinato a un futuro di potere, rinuncia a una carriera di prestigio per seguire un percorso di fede, al fianco di San Remigio, arcivescovo di Reims. Con umiltà e compassione, Leonardo sceglie la vita monastica e si dedica alla carità verso i più deboli, guadagnandosi la fama di liberatore di prigionieri e miracoloso guaritore .Ritiratosi come eremita vicino Limoges, fonda una comunità che accoglie poveri, pellegrini e prigionieri, divenendo simbolo di speranza e fede. La sua figura diventa leggendaria in Europa e in Italia, diffondendo un messaggio di misericordia e solidarietà.

Ecco il programma civile e religioso:

Per quanto concerne la nostra chiesa, nel 1639 il padre francescano Salvatore Vidal, nel suo libro “Annales Sardiniae”, definì la Chiesa di San Leonardo “Basilica” (letteralmente “La Casa del Signore”, dal greco basileus, Re/Signore, e da oikos, casa), in quanto costruita sopra una precedente Chiesa che custodiva reliquie (e dunque era la “casa”) di Santi e Martiri cristiani. Fonti autorevoli collocano l’edificazione della struttura principale della Chiesa (navata longitudinale e campanile) nel secolo XVI.

È invece da datarsi nei secoli XVII-XVIII la costruzione della cupola, dell’abside e del transetto (con i due cappelloni laterali). In origine dunque la Chiesa dovette avere una pianta semplice come tutte quelle di influenza Gotico-Catalana, solo in seguito acquisì la forma a croce latina che la caratterizza attualmente. Il campanile, costruito presumibilmente alla fine del XVI secolo ed unico a pianta ottagonale in tutta la Sardegna meridionale, fu ritenuto a lungo il più alto dell’isola. Tale primato fu però perduto nel 1918 quando, a seguito di seri danni causati da una scarica di fulmini, fu parzialmente demolito.

Si procedette alla ricostruzione, non perfettamente fedele all’originale, negli anni cinquanta. Nell’attuale Via Roma, tra la Chiesa di San Leonardo e il Montegranatico, sorgeva la Chiesetta delle Anime del Purgatorio, demolita nel 1925 in seguito ai lavori di ampliamento della strada principale. Era la sede della Confraternita dei cunfradis arrubius (confratelli rossi), che venivano chiamati in questo modo per via della veste rossa che indossavano durante i riti.

Essi si occupavano prevalentemente del culto per le anime dei defunti, con la celebrazione di messe in suffragio. Partecipavano inoltre a S’incontru (l’incontro) del giorno di Pasqua, accompagnando in processione il simulacro di Gesù Cristo sino ad incontrare, nell’attuale Piazza Martiri, quello della Vergine Maria, accompagnata dai cunfradis biancus (confratelli bianchi), ovvero dai membri della Confraternita della Madonna del Rosario, che aveva sede nella Chiesa di San Sebastiano.

Si segnala inoltre la presenza, nelle Cappelle dedicate a Santa Maria (o al Santissimo Sacramento) ed alla Madonna del Rosario, di antiche sepolture. Accanto alla Chiesa ed utilizzato sino al XIX secolo si trovava, chiuso da alte mura in pietra, l’antico Cimitero di Serramanna, su Gimitoriu, a cui si accedeva tramite un portale in stile gotico. Nel sagrato ancora oggi è visibile la sagoma della base di una colonna crucifera, non più esistente.

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