Riferimenti
- Presidente: Dott. Enrico Maccioni
- Telefono: –
- Sede: –
- Sito Ufficiale: www.serramannacalcio.it
- Email: [email protected]
- Social: –
- Codice Fiscale: –
Descrizione Attività
Dopo tanti incontri la società GS Serramanna si è fusa con la società D.L.F. Dopo Lavoro Ferroviario (settore giovanile), la nuova denominazione sarà A.S.D Serramanna Calcio, con oltre 150 atleti tesserati: l’obiettivo è quello di valorizzare i giocatori di Serramanna ed avere un serbatoio da cui pescare per costruire l’organico della prima squadra
DUE IN UNA Fusione riuscita a Serramanna fra due delle società locali. A unire le loro forze sono la GS e il Dopolavoro ferroviario. Nasce così l’associazione sportiva dilettantisica Serramanna calcio con la partecipazione al campionato di Promozione.
«In questo periodo di difficoltà economica», esordisce il direttore sportivo del Serramanna e promotore dell’iniziativa, Leo Costa, «è fondamentale creare delle sinergie. Con questa unione, che verrà ratificata il 30 giugno della Federazione, avremo oltre centocinquanta atleti. L’obiettivo è quello di valorizzare i giocatori di Serramanna e avere un serbatoio da cui pescare per costruire l’organico della prima squadra».
LA CONFERMA Per quanto riguarda la panchina dovrebbe essere confermato Riccardo Spini. L’organico? «Abbiamo blindato Usai, Aresu, Leo, Oppes e Sitzia. Giovani emergenti corteggiati da altre società e che siamo riusciti a trattenere. Siamo ora alla ricerca di una punta centrale. Ci farebbe piacere restasse con noi il bomber Umberto Festa. Siamo consapevoli che la concorrenza è spietata per l’ex giocatore di Castiadas e Quartu 2000».
Intanto il pensiero di Costa è ora rivolto all’incontro di mercoledì tra le società di Promozione e la Federazione nella sede della Figc a Cagliari, convocata dal presidente Andrea Delpin. «Nell’occasione, proporremo di aumentare», chiude Costa, «da tre a quattro il numero dei fuoriquota confermando in questa “categoria” i giocatori nati nel 1992.
Bisogna puntare sui ragazzi per farli crescere e per coinvolgere le famiglie nel rilancio del calcio dei dilettanti. I giocatori si fanno in casa. Soprattutto in questo momento di crisi economica per tutti».
da L’Unione Sarda del 18/06/2012 – di Antonio Serreli